Piombino, arriva il primo gas: il rigassificatore è pronto a operare
La nave Golar Tundra, ormeggiata da oltre un mese nel porto, è pronta ad avviare la fase di test, in vista dell’entrata in funzione prevista tra poche settimane
di Silvia Pieraccini
I punti chiave
3' di lettura
La nave rigassificatrice Golar Tundra, ormeggiata da oltre un mese nel porto di Piombino, è pronta ad avviare la fase di test, in vista dell’entrata in funzione prevista tra poche settimane.
Le tappe
Il calendario è pronto. Giovedì 4 maggio arriverà dall’Egitto la prima nave metaniera, che trasporterà un carico di gas allo stato liquido di proprietà dell’Eni pari a 170mila metri cubi. Nella notte fra il 4 e il 5 maggio – nelle ore in cui si ferma il traffico dei traghetti per l’Isola d’Elba, che transitano a poche decine di metri dall’impianto di rigassificazione - la nave metaniera scaricherà il gas nei serbatoi della Golar Tundra, comprata da Snam su indicazione del Governo Draghi per far fronte all’emergenza energetica dell’Italia dopo il taglio delle forniture da parte della Russia.
Le quantità
In un primo momento saranno scaricati 70mila metri cubi, poi la nave metaniera si allontanerà e, se tutto andrà secondo i piani, tornerà nel porto di Piombino dopo una decina di giorni per scaricare il combustibile residuo.
«Siamo pronti a ricevere il gas e ad avviare la fase di commissioning che servirà per la messa a punto dell’impianto e la verifica del corretto funzionamento – spiega Elio Ruggeri, amministratore delegato di Snam Fsru Italia (la divisione che si occupa delle unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione)-. I lavori alla banchina necessari in questa fase sono stati completati e la condotta (lunga 8,8 chilometri, ndr) che trasporterà il gas alla rete nazionale è pronta. Durante la fase di test immetteremo il gas nella rete».
Il secondo scarico di gas, programmato a metà maggio, servirà a concludere i test. Queste operazioni impegneranno un centinaio di addetti, comprese le 40 persone dell’equipaggio che ha portato la Golar Tundra da Singapore a Piombino. A regime, l’impianto di rigassificazione impiegherà una sessantina di persone.
L’avvio
Se non ci saranno intoppi tra poche settimane l’impianto, che nei mesi scorsi è stato al centro di polemiche e contestazioni, e che è tuttora oggetto di un ricorso al Tar presentato dal Comune di Piombino, entrerà in funzione: «Entro la fine di maggio, se tutto andrà come da cronoprogramma, saremo pronti ad avviare l’esercizio commerciale», annuncia Ruggeri. Rispetto alle previsioni formulate all’arrivo della Golar Tundra (che indicavano metà maggio), si tratta solo di qualche giorno in più. La capacità di rigassificazione dell’impianto è di cinque miliardi di metri cubi all’anno.
Per l’entrata in esercizio servirà l’autorizzazione integrata ambientale (Aia), il cui rilascio con decreto del ministero dell’Ambiente è atteso nei prossimi giorni – spiega Snam - dopo che giovedì scorso a Roma si è chiusa la conferenza dei servizi che ha dato il via libera col parere positivo di tutti gli enti partecipanti, eccetto il Comune di Piombino. Il sindaco, Francesco Ferrari, continua la battaglia contro il rigassificatore e, in vista dell’udienza di merito al Tar del Lazio fissata per il 5 luglio prossimo, ha dato incarico ai suoi legali di depositare motivi aggiunti. Tra gli atti contestati c’è anche la proroga al 26 giugno concessa a Snam dal commissario straordinario per il rigassificatore, il presidente della Regione Eugenio Giani, per indicare la collocazione definitiva (che dovrebbe essere offshore) della nave Golar Tundra dopo i tre anni di permanenza nel porto di Piombino: il trasferimento era stato concordato fin dall’inizio per evitare disagi troppo pesanti alla popolazione.
loading...