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Pirelli rinvia l'aggiornamento del Piano e perde quota

Gli investitori vendono i titoli nonostante la trimestrale positiva. L'a.d. Casaluci chiude all'ipotesi di nozze con Brembo

di Stefania Blasioli

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Scivola in rosso Pirelli & C a Piazza Affari all’indomani della diffusione della trimestrale. A oscurare i conti positivi del produttore di pneumatici è l’annuncio di un rinvio all’aggiornamento del piano industriale: la presentazione, che era inizialmente prevista entro la fine dell’anno, è stata posticipata al mese di marzo 2024, quando saranno pubblicati anche i risultati del bilancio 2023. La decisione, spiega la società, arriva «alla luce delle incertezze legate al quadro internazionale». Nonostante ciò, la società ha presentato una trimestrale migliore delle attese, con la guidance sull’anno migliorata: l’utile netto si è attestato a 411 milioni di euro in crescita del 14,4% rispetto allo stesso periodo del 2022, e confermandosi più alto rispetto al consensus degli analisti che sui nove mesi si attendevano utili per circa 377 milioni di euro. I ricavi salgono a 5,16 miliardi (+2,5% e +7,4% la variazione organica escludendo l’effetto cambi pari a -4,9%), mentre il price/mix è al +10,4%.

I risultati, ha spiegato agli analisti il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera, «ci portano a confermare le guidance nella parte alta del range su profittabilità e cassa». Pirelli prevede ora di raggiungere ricavi per il 2023 pari a circa 6,6 miliardi di euro (da 6,5-6,7 miliardi di euro nella precedente stima), mentre l’ebit margin “adjusted” ora è atteso a circa il 15% (da circa il 14,5% e inferiore al 15% nella precedente guidance) «grazie al supporto del price/mix che più che compenserà l’impatto dello scenario esterno», cioè «inflazione e camb»”. Il price/mix è in miglioramento a circa +8%, nella parte alta della precedente indicazione di circa +7/8%.

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Casaluci: ingresso fondo saudita Pif «non è sul tavolo»

Da parte degli analisti restano invariate le stime sul prossimo biennio, così come il target price. Intermonte conferma la view 'neutrale' sul titolo alla luce di «segnali di maggiore pressione sulla domanda». A non piacere al mercato anche le mancate nozze che nei mesi scorsi si erano prefigurate tra Pirelli e il produttore di impianti frenanti Brembo, con gli analisti che hanno sempre valutato la fusione come positiva per Pirelli, anche se con «sinergie industriali limitate». A chiudere la porta l’amministratore delegato di Pirelli, Andrea Casaluci, che in un’intervista al Sole 24 Ore ribadisce che i rapporti «sono ottimi e siamo entrambi protagonisti sulle piste di Formula 1, oltre che sulle auto tecnologicamente più avanzate», ma «non c'è nulla di più». Sempre in tema di azionariato, l’a.d. ha escluso anche un possibile ingresso del saudita Public Investment Fund (Pif) con cui il produttore di pneumatici ha concretizzato una joint venture a fine ottobre per la costruzione di uno stabilimento in Arabia Saudita: il tema, indica Casaluci, «non è sul tavolo».

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