Pirelli (Sodalitas): «Sostenibilità, ora è il momento delle Pmi»
L’imprenditore lombardo traccia la visione e gli obiettivi del suo mandato alla presidenza di Fondazione Sodalitas, dopo Enrico Falck
di Alessia Maccaferri
I punti chiave
3' di lettura
Oltre al nome di battesimo, dal nonno Alberto eredita la visione del fare impresa, un certo understatement - tipico della borghesia milanese -, nonché la fede milanista. E se i tempi non sono gli stessi, il neopresidente di Fondazione Sodalitas vuole comunque giocarsi fino in fondo il ruolo di resposabilità civile, dopo aver vestito i panni di imprenditore nel gruppo di famiglia.
Classe 1954, Alberto Pirelli si laurea alla Washington University di Seattle in ittiologia e acquacoltura: «Ho sempre avuto la passione per l’ambiente, che ho poi coniugato con l’impresa dando vita a una società di consulenza per impianti di allevamento ittici, soprattutto in Africa, nell’ambito della cooperazione». Dopo aver percorso questa strada («volevo dimostrare a me stesso di poter stare in piedi da solo»), approda a quella che lui stesso definisce la «sua seconda vita», in azienda, prima sotto la guida del padre Leopoldo, poi accanto al cognato Marco Tronchetti Provera.
Un ruolo guida per tutta la filiera
Dal 1985 ha ricoperto numerosi incarichi nel gruppo, tra i quali quello di consigliere di amministrazione e di vice presidente di Pirelli. «Con la mia esperienza in tante differenti realtà in giro per il mondo, ho maturato la convinzione che l’impegno delle aziende dal punto di visto sociale e ambientale sia fondamentale, come del resto la redistribuzione di parte degli utili a sostegno delle comunità. Noi in Pirelli siamo sempre stati attenti a questi aspetti» racconta l’imprenditore, oggi business advisor in Pirelli e consigliere di amministrazione di Fondazione Pirelli, che conserva la documentazione sulla storia dell’impresa dalla sua fondazione, nel 1872. «Avendo noi un’azienda più strutturata anche nell’approccio alla sostenibilità, credo sia importante avere un ruolo di trascinamento rispetto ai fornitori, ai clienti, agli stakeholder, alla filiera tutta», aggiunge il neo presidente di Sodalitas che rimarca un ruolo di guida per la fondazione creata nel 1995 da Assolombarda e un gruppo di imprese e volontari.
Le piccole e medie imprese verso gli Esg
Questo ruolo va interpretato soprattutto verso le piccole e medie imprese, che costituiscono l’ossatura produttiva del paese, ma che sono meno strutturate. Per rendere fattivo questo impegno di Sodalitas e sostenere dunque le Pmi nel percorso verso di adozione di paradigmi sostenibili, l’imprenditore milanese, che succede nel mandato a Enrico Falck, delinea tre aree. «In primo luogo sono necessari modelli di riferimento per dare indicazioni sulla situazione attuale e come implementare gli standard Esg (standard Environmental, Social and Governance per individuare la sostenibilità di un’azienda ndr.)», spiega Alberto Pirelli, che cita un’indagine tra 35 grandi associati di Sodalitas - condotta da Sda Bocconi in collaborazione con Enel Foundation e Falck Renewables - che offre uno strumento per gli ambiti Esg e i relativi indicatori di performance. «In secondo luogo - enumera Pirelli - c’è un tema legislativo: è necessario semplificare, così da ridurre gli adempimenti, le procedure, gli oneri». Infine il terzo aspetto chiama in gioco la finanza. «Oggi un terzo degli asset sul mercato sono legati a parametri di sostenibilità. Il Pnrr amplia le possibilità per chi ha caratteristiche Esg definite. Il mondo della finanza oltre a offrire il credito può essere un valido accompagnamento».
Insomma un invito a farsi avanti, rivolto alle Pmi. Imprese che sono depositarie di grande qualità e capacità di innovazione. «Penso soprattutto al life sciences dove le Pmi e le 12mila startup italiane, di cui il 30% in Lombardia, sono straordinario patrimonio da tutelare: con i loro brevetti e le loro tecnologie possono offrire nuove aree di impiego» commenta Pirelli.
Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro
Sullo sviluppo però sovrasta la nube scura dell’occupazione e il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. «Sì è vero, ci sono una serie di problemi strutturali. Ma allo stesso tempo ci sono realtà in crescita come fintech e biotech. O come i tanti consorzi di recupero e riciclaggio che richiedono nuove competenze. Noi come Sodalitas siamo impegnati in 16 regioni, tramite accordi con associazioni imprenditoriali, con programmi per rendere più accessibili questi mondi agli studenti, fornendo loro, per esempio, i fondamentali economico-finanziari da sperimentare in progetti concreti nelle loro aree di interesse».
Pmi, innovazione, giovani: l’intento che muove Pirelli è quella di «restituire alla società quello che la società mi ha dato». Un’etica che ha radici in una generazione, quella del nonno, con lo sguardo lungo sul tempo e che rivive in altri modi: «Fare incontrare il profitto con la sostenibilità richiede una visione di medio-lungo periodo. Non è facile ma abbiamo intrapreso una direzione positiva».
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