Pista da Bob a Cortina, nessuno la costruisce ma riceve la certificazione di sostenibilità
L’impianto è stato valutato positivamente da Envision, il sistema di rating per le opere sostenibili
di Sara Monaci
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Sembra un paradosso: il progetto dello Sliding centre di Cortina, la pista da Bob, skeleton e slittino che nessuno vuole realizzare (soprattutto a causa degli extracosti) per le Olimpiadi invernali 2026, è stato certificato da Envision, il sistema di rating che misura la sostenibilità di un’opera.
Si tratta di una valutazione scientifica da parte di un ente terzo, Icmq, che ha trasmesso lo scorso 29 settembre un “preliminary assessment” del progetto, condotto secondo il protocollo internazionale nato negli Stati Uniti dalla collaborazione tra l’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) e l’Università di Harvard e basato su una griglia di analisi adattabile a qualunque infrastruttura.
Il livello di certificazione, se raggiunto (come nel caso dello Sliding Centre), ha 4 livelli: verified award, silver award, gold award, platinum award. La pista da bob ha raggiunto il grado “silver” e, con limitate migliorie in fase di cantiere, potrebbe raggiungere (si dice del report) durante la realizzazione il livello Gold. Una realizzazione che tuttavia sembra sempre più lontana: la teoria funziona, la pratica no. Sarebbe stato il primo impianto olimpico certificato a livello mondiale.
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