LA FRATTURA INTERNA

Più Europa: è scontro sul congresso, Bonino e Della Vedova lasciano il partito. L’ex ministra: me ne vado a testa alta

La decisione dopo il mancato accordo sul congresso della forza politica, ora le funzioni del segretario passano nelle mani della presidente Simona Viola

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2' di lettura

«Da molti mesi l'assemblea di Più Europa non riesce a trovare un accordo sulle regole per celebrare il prossimo Congresso, che lo Statuto prevede che si svolga ogni due anni. C'è stata, nelle diverse sessioni dell'assemblea degli scorsi mesi, un'escalation di tensione interna che ha portato oggi Emma Bonino ad annunciare in queste condizioni il suo abbandono del partito». Con un intervento su Facebook, Benedetto Della Vedova ha annunciato il suo addio a +Europa insieme a Emma Bonino: «È un'escalation che sento il dovere di interrompere, consentendo che la parola torni ai nostri iscritti il più presto possibile».

Bonino: me ne vado prima che mi facciate fuori voi

Dopo l’annuncio di Della Vedova, è arrivata anche la presa di posizione di Emma Bonino. «Me ne vado a testa alta prima che mi facciate fuori voi», ha detto la parlamentare in un duro intervento nel corso dell’assemblea del partito annunciando il suo addio a “+Europa”. «La vostra cupidigia è senza limiti - ha aggiunto - anche il mio seggio al Senato è a disposizione».

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Ora la reggenza alla presidente Viola

Con le dimissioni di Della Vedova scatta a questo punto la convocazione automatica di un nuovo congresso entro tre mesi. «Il partito è dei suoi iscritti e a loro intendo, allo stato dei fatti, sottoporre di nuovo la mia candidatura per la segreteria - ha spiegato Della Vedova su Fb -. Nel frattempo le funzioni di segretario saranno esercitate dalla presidente Simona Viola, alla quale va il mio ringraziamento per la disponibilità a farsi carico di una situazione così difficile».

Le radici del movimento

Il movimento Più Europa nacque dalla fusione fra i Radicali Italiani e dal movimento Forza Europa e si è presentato con una propria lista elettorale alle elezioni politiche italiane del 2018. Alla consultazione elettorale, come si ricorderà, la lista ottenne il 2,6% dei voti, non sufficiente a superare la soglia di sbarramento del 3% prevista dal Rosatellum per i seggi proporzionali, ma riuscì a conquistare tre seggi uninominali al Parlamento e uno nella ripartizione Europa della circoscrizione Estero.

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