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Più fondi alle scuole del Sud e incentivi per i docenti che restano nelle zone disagiate

Tra le misure previste il rafforzamento dell’offerta educativa nelle scuole meridionali caratterizzate da alta dispersione scolastica.

di Claudio Tucci

2' di lettura

Si rafforza l’offerta educativa nelle scuole del meridione caratterizzate da alta dispersione scolastica, attraverso il potenziamento dell’organico dei docenti delle istituzioni scolastiche statali con maggiore disagio educativo. Si incrementa di 6 milioni di euro il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof), al fine di incentivare la presenza dei docenti nelle zone più disagiate, anche attraverso la valorizzazione dei docenti che permangono nella stessa istituzione scolastica garantendo la continuità didattica. Sono alcune delle novità contenute nel dl di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, esaminato ieri dal Governo

Incentivi per i docenti

In favore dei docenti a tempo indeterminato sono previste misure incentivanti quali l’attribuzione di una quota pari al 50% dell’incremento del Fondo, secondo criteri che tengano conto degli anni di permanenza nella stessa istituzione scolastica e l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo di 10 punti, a conclusione del triennio effettivamente svolto, e ulteriori 2 punti per ogni anno di permanenza dopo il triennio.

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Nuova fattispecie di reato

Si rafforzano i meccanismi di controllo e verifica dell’adempimento dell’obbligo scolastico e si introduce una nuova fattispecie di reato per i casi di elusione. Nell’ipotesi di dispersione assoluta (il minore mai iscritto a scuola nonostante l’ammonimento), si introduce la pena fino a due anni di reclusione; nel caso di abbandono scolastico (il minore che, pur iscritto, faccia un numero di assenze tale da eludere l'obbligo scolastico), la pena prevista è fino ad un anno di reclusione. Inoltre, i soggetti che violano l’obbligo perdono il diritto di percepire l’assegno di inclusione.

Il progetto Agenda Sud

Tutto questo si aggiunge ad Agenda Sud, annunciata nei giorni scorsi dal ministro Valditara in visita a Caivano assieme ad altri colleghi di governo, che prevede un piano complessivo per la riduzione dei divari territoriali e negli apprendimenti. Coinvolge oltre 2mila scuole del Mezzogiorno ed è finanziato con 265,5 milioni di euro. Sono previste diverse attività: si punta, anche, al potenziamento delle competenze di base e trasversali a maggiori attività laboratoriali (sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza e al rispetto, solo per fare qualche esempio), all’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico e al territorio, e al prolungamento del tempo scuola al pomeriggio. Si parte con 245 istituti, che potranno contare su docenti aggiuntivi (4/5 per ogni scuola); formazione specifica; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa.


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