professioni

Più lavoro per gli avvocati

di Giovanni Negri

2' di lettura

Riconoscere dignità costituzionale alla difesa in giudizio. Un maggiore coinvolgimento nei processi decisionali in materia di politiche della giustizia. E poi, ma più specifico: portare fuori dal sistema giurisdizionale le attività di “accertamento” (non quindi quelle decisionali che rimangono al giudice) e affidarle agli avvocati. Per esempio i cosiddetti “procedimenti speciali”: decreti ingiuntivi, convalide di sfratto per morosità, accertamento, indipendentemente dall’esistenza di ragioni di urgenza, dei fatti incerti con acquisizione di dichiarazioni testimoniali di terzi, di consulenze tecniche stragiudiziali e di esibizione stragiudiziale di documenti.

Sono queste alcune delle richieste avanzate dall’Organismo congressuale forense alle forze politiche in una campagna elettorale che tende a rimuovere dall’oggetto del confronto il tema della giustizia. Tutti punti che possono andare a costituire una sorta di “contratto con l’avvocatura” che starà a chi lo vorrà sottoscrivere, e all’avvocatura verificare poi la coerenza successiva con gli impegni presi.

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Avvocati: Ocf, legali in Costituzione e compenso minimo

Intanto la discussione è partita ieri mattina al cinema Adriano di Roma con il faccia tra i rappresentanti dell’Ocf (il coordinatore Antonio Rosa, il segretario Giovanni Malinconico e il tesoriere Sandro Vaccaro) e i politici (Franco Vazio, Pd, Maurizio Gasparri, FI, Daniele Piva, Movimento 5Stelle, Michele Sarno, Fratelli d’Italia, Antonio Marotta, Noi con l’Italia, Cesare Antetomaso, Potere al popolo).

E dal confronto, introdotto da un intervento del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore che ha rivendicato il cambiamento di clima tra politica e avvocatura, sono emerse con evidenza sintonie e differenze.

Con una generale apertura sul versante dell’inserimento nell’articolo 111 della Costituzione del ruolo della difesa tecnica, a tutti i partecipanti è stata consegnata la bozza di disegno di legge messa a punto dal Cnf, e con una generale avversità alla paventata introduzione del rito sommario generalizzato nelle controversie civili e al costante aumento del costo dell’accesso alla giustizia, con lo snodo assai critico del contributo unificato monstre nel giudizio amministrativo.

Maggiori le distanze invece su altri punti come quello della prescrizione o dell’estinzione delle misure di prevenzione sulla falsariga di questo da poco previsto con il nuovo Codice Antimafia.

Come pure resta controversa, ma sollecitata da parte dell’Ocf, una messa a punto della geografia giudiziaria che non stravolga la riforma ma ne riveda alcuni punti critici.

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