OCCUPAZIONE

Più lavoro, Milano ritorna oltre i livelli pre-crisi

di Luca Orlando

Impiegati e lavoratori in zona Porta Nuova (Fotogramma)

3' di lettura

Decisamente oltre la media rispetto all’Italia, ancora all’inseguimento nei confronti dei benchmark europei. Anche nei dati del mercato del lavoro Milano conferma la propria posizione “ibrida”, un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno a seconda del target di riferimento.

L’11esimo rapporto “Il lavoro a Milano”, realizzato da Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Cgil, Cisl e Uil, traccia comunque per il 2016 un quadro in miglioramento, con una crescita degli occupati sul territorio pari all’1,8%, una spinta che proviene in particolare dai numeri dei contratti a tempo indeterminato, visti in aumento dell’1,9% per l’intera Italia, del 2,4% in Lombardia.

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IL CONFRONTO IN ITALIA

Tasso di occupazione

IL CONFRONTO IN ITALIA

Una crescita che per il territorio si traduce in un “sorpasso” rispetto ai livelli pre-crisi: se per Milano l’occupazione attuale è di quasi tre punti al di sopra dei dati 2008, in Italia il gap rispetto a quella soglia è ancora dell’1,4%.

Risultati superiori alla media nazionale che tuttavia non bastano per agganciare la velocità di recupero dei “motori” d’Europa, con le regioni tedesche Bayern e Baden Württemberg ormai davanti al capoluogo lombardo di oltre dieci punti percentuali. Nel tasso di occupazione, Milano (68,4%) si pone dunque esattamente a metà strada tra la media nazionale (57,2%) e le”lepri” tedesche, arrivate al 78%. Milano e la Lombardia chiudono in effetti in crescita il 2016 ma con un dinamismo decisamente inferiore rispetto alla Catalogna, distante cinque punti nel 2013 ma ormai arrivata a ridosso della nostra performance.

Nei confronti delle aree più dinamiche del continente resta ampio anche il gap nei tassi di disoccupazione, che tuttavia arretrano sulla scia della moderata ripresa in atto: nella fascia di età tra 15 e 24 anni il tasso di senza lavoro nel 2016 scende per l’Italia del 5,4%, di quasi sette punti a livello lombardo.

IL CONFRONTO IN EUROPA

Tasso di occupazione

IL CONFRONTO IN EUROPA

«Milano e la Lombardia - dichiara Mauro Chiassarini, vicepresidente di Assolombarda con delega al Lavoro e all'Occupazione - guidano la crescita del mercato del lavoro, registrando nel 2016 un trend favorevole sia per l'aumento dell'occupazione e sia per il calo del tasso di disoccupazione giovanile. Ora occorre che un territorio importante come il nostro recuperi il divario con i motori d'Europa. D'altra parte Milano ha tutte le carte in regola per riuscirci: il Pil di quest'area è già tornato al di sopra del livello pre-crisi ».

Soddisfazione ma anche cautela da parte dei sindacati.

«Ci sono segnali di ripresa occupazionale - commenta il segretario generale Cgil- Camera del Lavoro Metropolitana di Milano Massimo Bonini - cui non corrisponde un'equivalente incremento della ricchezza e dei redditi. Per questo serve un'attenzione particolare per favorire investimenti e innovazione, nonché un programma straordinario di formazione, anche in riferimento all'industria 4.0».

«La situazione nel milanese è migliore che nel resto d'Italia, ha affermato Danilo Galvagni, Segretario Generale Cisl Milano Metropolitana non può essere una consolazione, anche perché i nostri competitors europei viaggiano più velocemente. In realtà, la crisi non ha esaurito i suoi effetti: giovani e over 50 sono quelli che soffrono di più. Per sostenerli nella ricerca di un impiego o di una ricollocazione bisogna puntare sul potenziamento del canale dell'alternanza scuola-lavoro e delle politiche attive per il lavoro»

All’interno del rapporto è presente anche un focus sull’utilizzo degli strumenti di welfare aziendale, rilanciati dalle agevolazioni previste dalla normativa. L’indagine tra gli associati di Assolombarda evidenzia come nel corso del 2016, quasi 3 aziende su 10 (27%) abbiano già adottato iniziative di welfare, un altro 32% pensa di farlo. Tra le misure più diffuse e gradite dai lavoratori figurano buoni pasto, mensa aziendale, assistenza sanitaria e previdenza integrativa, flessibilità oraria e smartworking.

«Il welfare aziendale - spiega il segretario generale Uil Milano e Lombardia Danilo Margaritella - è un'occasione importante di contrattazione aziendale: dobbiamo fare in modo che il tema, ancora posizionato sulle medie e grandi aziende, diventi più capillare e riguardi anche le Pmi, anch'esse tessuto vitale del nostro territorio milanese e lombardo».

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