Sistemi operativi

Più privacy su Android e iPhone: tutto quello che c’è da sapere

Google, con Android, ha dovuto inseguire Apple sul piano della privacy. Ecco le novità introdotte con i nuovi aggiornamenti dei sistemi operativi

di Alessandro Longo

(xyz+ - stock.adobe.com)

4' di lettura

Android versione 12 e iOs versione 15 sono stati una rivoluzione per la privacy. I sistemi operativi degli smartphone ora contengono funzioni per consentire agli utenti un migliore controllo dei propri dati. In particolare Google, con Android, ha dovuto inseguire Apple sul piano della privacy per cercare di anticipare e smorzare l'arrivo di nuove e più pesanti regolamentazioni che potrebbero ledere il suo business pubblicitario.
Alcune novità però richiedono che l'utente le attivi. Migliore privacy sì, insomma, ma solo per gli utenti che ne sono consapevoli. Vediamo quindi come sfruttare le potenzialità dei nuovi sistemi operativi.

Le basi

Cominciamo a prendere confidenza in generale con le novità. In iOS o Android, apriamo impostazioni con un tocco (o a voce) e selezioniamo Privacy. Ci sono menu per limitare il modo in cui ciascuna app accedere a funzioni del telefono (come il microfono, la videocamera, elementi molto rischiosi per la privacy) e al software (come l’elenco dei contatti). Android 12 include una dashboard sulla privacy per mostrare ciò che le app fanno e le scorciatoie per gestire le informazioni che Google raccoglie e memorizza nel proprio account Google. Il nostro cellulare è vecchio, non può avere Android 12? Uno sviluppatore ha creato un'app molto apprezzata che simula la dashboard . Ora vediamo le funzioni più importanti.

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Posizione (localizzazione)

La funzione “localizzazione” consente di individuare la posizione dell'utente su una mappa. Necessario che sia precisa per le app di navigazione o di corsa. Meno per un'app meteo (basta che sappia la nostra città); non si capisce perché un'app di cucina, invece (come succede) abbia bisogno di chiedere al telefono di conoscere la nostra posizione. Non lo fa certo per darci un servizio migliore, ma solo per venderci pubblicità personalizzata. Decidiamo noi a chi dare questa informazione e in quale misura.I controlli dei servizi di localizzazione in iOS 15 permettono appunto di decidere quali app possono usare le informazioni sulla tua posizione fisica. Qui si può anche cancellare il file “luoghi significativi” (Significant Locations) che Apple crea per monitorare la posizione del tuo iPhone, anche se questo potrebbe avere effetti su app come Calendario e Foto. Dall'impostazione Privacy, andiamo su Servizi di localizzazione e poi su Servizi di sistema. Qui, puoi disabilitare o abilitare i servizi di localizzazione e controllare quali app di terze parti possono usare le nostre coordinate o quando hanno il permesso di usare quelle informazioni. Scorri l’elenco fino in fondo e seleziona Servizi di sistema per vedere come l’iPhone usa la nostra posizione, come la raccolta dei “luoghi significativi” (ad esempio l'indirizzo di casa). Lo si può disattivare o cancellare la cronologia.La schermata delle impostazioni di localizzazione in Android 12 mostra invece quali app l'hanno usata e include un collegamento ai controlli delle attività nell'account Google. Possibile gestire o cancellare i dati da lì.Su Android, andiamo nell'impostazione Posizione per vedere quali app hanno il permesso di usarla. Tocca Servizi di posizione per arrivare ad altre impostazioni; qui si può anche gestire l’impostazione della cronologia di localizzazione che registra gli spostamenti. Nelle autorizzazioni delle app si può anche decidere, finemente, se dare a ciascuna app la posizione precisa, approssimativa, o nessuna; se darla in ogni momento o solo quando l'app è usata.

App e annunci

La funzione App Tracking Transparency di Apple avverte quando un’app vuole monitorare la nostra attività online, in genere allo scopo di pubblicità mirata. Nelle Impostazioni di iOS 15, tocchiamo Privacy e poi Tracciamento per arrivare ai controlli.Qui è possibile togliere autorizzazione di tracciamento a specifiche app. Anche, disattivando “Richiesta tracciamento attività” nelle impostazioni della privacy, non visualizzeremo più richieste da parte delle app che desiderano tracciare le attività. Quando questa impostazione è disattivata, tutte le app che richiedono l’autorizzazione al tracciamento saranno trattate come se avessimo toccato “Chiedi all’app di non eseguire il tracciamento”.Analogamente, le impostazioni sulla privacy di Android 12 danno la possibilità di cancellare l’Advertising ID che le app e i siti usano per mostrare annunci personalizzati.In Android 12, aprire le Impostazioni e selezionare Privacy per arrivare a una serie di controlli, tra cui l’opzione Annunci per evitare annunci mirati: si può cancellare o reimpostare il proprio “ID Pubblicità”.

Web

I browser sono stati usati per decenni per tracciarci attraverso i cookie e altro codice che osserva la nostra attività a scopo di marketing e nella pubblicità. Le modalità incognito sono di aiuto limitato contro il tracciamento. Adesso per i browser Safari di Apple e Chrome di Google fanno di meglio. Nelle rispettive impostazioni di “Privacy & Sicurezza”. Si può richiedere qui che i siti non ci traccino, anche se alcuni riusciranno a farlo lo stesso.Su Safari è possibile anche nascondere l'indirizzo IP ai tracker.Alcuni consigliano browser di terze parti come DuckDuckGo e Brave per una migliore privacy, attivandone le funzioni di blocco tracciamento.

Mail

In alcuni messaggi, gli inserzionisti possono utilizzare un “tracking pixel” - una piccola immagine nascosta che riporta al mittente quando si apre il messaggio e si fanno altre operazioni. iOS 15 di Apple si distingue anche perché colpisce questa tecnica di tracciamento. Andiamo nelle impostazioni “Mail” e scegliamo di proteggere l'attività di posta.Nell’app Gmail per Android o iOS, è possibile inoltre impedire il caricamento automatico delle immagini (tutte, incluse quelle di tracking).

Private Relay

Infine un'impostazione privacy d'avanguardia integrata in Os15: Private Relay o Rete Privata. La attiviamo dalle impostazioni iCloud. Permette di cifrare tutto il traffico dati in uscita dal telefono. È inclusa negli abbonamenti iCloud+.Su Android possiamo usare una VPN.


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