Più talenti per salvare gli atenei italiani
Le immatricolazioni tengono rispetto all’anno scorso ma il calo sul 2020/21 è evidente e non basta aver ridotto le tasse. Ok il Pnrr ma serve investire anche su prof e ricercatori
di Michele Meoli e Stefano Paleari
3' di lettura
Gli ultimi dati sugli iscritti alle Università italiane ci parlano di una tenuta, anzi di una leggera crescita (0,3%) rispetto al 2021/22, quando il calo è stato del 3,4% (rispetto alle 312.388 matricole nell’accademico 2020/21). Più che una buona notizia, si tratta di un dato che aiuta a prendere fiato e a riflettere. Guardando l’ultimo biennio, in aggregato, osserviamo infatti una diminuzione, rispetto alla quale due sono gli elementi da segnalare: il fatto che essa sia avvenuta nonostante una ...
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