Manovra: plastic tax scende a 50 centesimi, si riduce l’incasso a 150 milioni nel 2020
Slitta a luglio la tassa come annuciato dal Governo. Tetrapak esentati. Robin tax si applica solo ai concessionari dei trasporti ma sale al 3,5%. Salgono le accise su benzina e gasolio. Credito di imposta alle imprese che investono. Niente stretta sulle spese sanitarie: si potranno continuare a portare in detrazione indipendentemente dal reddito
di Ivan Cimmarusti
4' di lettura
I prodotti monouso in tetrapak saranno esentati dalla tassa sulla plastica. Lo prevede un subemendamento depositato dal governo in commissione Bilancio al Senato che mette nero su bianco lo slittamento a luglio della plastic tax come annunciato dall’esecutivo e che fissa la nuova imposta a 0,50 centesimi al chilo. Secondo le stime contenute nelle tabelle allegate, lo slittamento al 1° luglio del prossimo anno della plastic tax comporta una riduzione di 156,3 milioni di incasso previsto.
Come cambia la manovra : esclusa la stretta sulle spese sanitarie
Cambia ancora la manovra, anche se in commissione al Senato non si è iniziato a votare. Un nuovo pacchetto di modifiche è stato presentato, che recepisce l’intesa della maggioranza raggiunta dopo il vertice fiume di 14 ore di venerdì. Entrerà il decreto Alitalia. Escluso il Milleproroghe: il Governo aveva avanzato la proposta di una cinquantina di proroghe, dalle intercettazioni alla stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione che dovrebbero arrivare invece con il tradizionale decreto di fine anno. Inoltre non ci sarà la stretta sulle spese sanitarie, le quali si potranno continuare a portare in detrazione indipendentemente dal reddito.
«Sulla plastic tax resta l’allarme»
Sulla plastic tax, imprese e sindacati sono unanimi: «Nuove misure, ma resta l’allarme». In una nota firmata da Federazione Gomma Plastica, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec, si precisa che «le notizie sulle nuove misure da applicare agli imballaggi, i cosiddetti Macsi in materie plastiche, non sono affatto rassicuranti». «L’imposta - spiegano - rimane fissata a 0,50 euro al chilo: una somma comunque esorbitante se si considera che le più comuni materie plastiche ne costano 0,80. Invariato anche l’impianto fiscale: un’imposta di consumo, di complicata gestione, gravata da un sistema sanzionatorio rischiosissimo (fino a 10 volte l’imposta non versata) e incontrollabile per eventuali esenzioni (mancano i più elementari criteri di verifica)». Dunque, dicono, «l’allarme tra le 3.000 imprese del settore e i loro 50.000 lavoratori rimane altissimo».
Salvini: «Un disastro»
«Uso le parole di Confindustria, commercianti, piccoli imprenditori, artigiani: un disastro. Non è che rinviando tasse di tre, quattro mesi cambia la sostanza». Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. «Oggi ho incontrato molti imprenditori in Emilia e sono molto, molto preoccupati: non solo non c’è qualcosa per la crescita, ma oltre alle tasse sulla plastica e sullo zucchero è arrivata oggi una tassa sui porti commerciali. Non si va lontani con le tasse».
Sugar tax e microtasse
Come detto, la tassa sulla plastica si fermerà a 50 centesimi al chilo a partire da luglio. L’incasso, dunque, scende da 1,1 miliardi a circa 150 milioni. Stessa cosa per la sugar tax, 10 euro a ettolitro sulle bevande con zuccheri aggiunti. Portava 233 milioni ora poco meno di 60. Resta solo 1 milione di maggiori introiti invece dalla revisione delle tasse sulle auto aziendali, rimodulata in 4 fasce: le auto più ecologiche impatteranno sul reddito per il 25%, le più inquinanti fino al 60%.
Robin tax e Industria 4.0
Robin tax si applica solo ai concessionari dei trasporti ma sale al 3,5%. L’addizionale Ires doveva essere un’altra voce di copertura ma ne è stata ridotta la portata. Sostituisce la stretta sugli ammortamenti dei concessionari autostradali e si applicherà dal 2019 al 2021 solo ai concessionari di autostrade, porti, aeroporti e ferrovie. In arrivo una serie di misure per investimento in beni strumentali, oltre a una revisione degli incentivi fiscali di Industria 4.0. A prevederlo è uno dei sub emendamenti alla manovra. Dal testo della legge di Bilancio verrà cancellata la norma sugli incentivi fiscali all’acquisizione di beni strumentali e per l’economia circolare. Al suo posto viene introdotto un credito d’imposta del 6% - che sostituisce l’ex super ammortamento - per i contribuenti che dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020 effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a imprese del territorio italiano.
Tassa della fortuna al 20%
Stangata sui giochi: gran parte delle nuove risorse arrivano da una ulteriore stretta, per 308 milioni. Dal primo marzo sale al 20% il prelievo sulle vincite oltre i 500, comprese le lotterie istantanee come i Gratta e Vinci. Nel caso delle new slot, le Vlt, il prelievo sale al 20% sopra i 200 euro, e la novità parte dal 15 gennaio. Rivisti anche il Preu e il payout per le varie slot, cioè la percentuale di somme giocate destinate alle vincite.
Bonus facciate e sostegno all’impresa femminile
I fondi per gli investimenti green potranno andare anche alla riduzione della plastica e a sostenere imprenditoria giovanile e femminile. Il bonus facciate viene esteso anche agli alberghi.
Deducibilità Imu al 50% estesa anche alle province di Trento e Bolzano
La deducibilità dell’Imu, al 50%, dal reddito d’impresa e da quello derivante dall’esercizio di arti e professioni, relativa agli immobili strumentali, varrà anche per l’Imi della provincia di Bolzano e l’Imis della provincia di Trento.
Salgono le accise su benzina e gasolio
Salgono le accise su benzina e gasolio, nel 2021, incrementando il gettito di 303 milioni di euro; mentre nel 2022 sono attese maggiori entrate pari a 651 milioni. È quanto prevede un sub emendamento. Nella relazione tecnica, che accompagna la proposta di modifica, si calcola che complessivamente le maggiori entrate attese dall’incremento della tassazione sui carburanti nel 2021 salgono a 1,2 miliardi di euro e nel 2022 a 1,7 miliardi.
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