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Plastica, al via l’hub per il riciclo in open source

A Milano Circool permetterà il recupero della plastica e il riciclo creativo costruendo pannelli e e componenti di arredo urbano

di Alessia Maccaferri

2' di lettura

Un hub per il riciclo della plastica tra economia circolare ed education. Circool nasce dalla collaborazione tra i professionisti IlVespaio e Wau, network di associazioni. L’iniziativa ruota attorno a macchine per triturare i rifiuti in plastica e riciclarli, costruite grazie a Plastic Precious. Il progetto, ideata dall’olandese Dave Hakkens che le ha rese disponibili in modalità open source consente di costruire macchine piccole ed economiche. Due di esse saranno presenti a Fa’ la cosa giusta, La fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili (Milano, 29 aprile-1 maggio).

Circool è un vero e proprio hub del riciclo, nato dalla collaborazione tra We are urban! Milano e Il Vespaio, il team di creativi che si occupano di ecodesign. Uno spazio di oltre cento metri quadri, all’interno del Lido di Milano, interamente dedicato all’economia circolare in cui dare nuova vita agli scarti plastici trasformandoli in oggetti di arredo urbano da mettere a disposizione della città: sedie, tavoli, panchine che potranno essere installati nelle scuole e nelle sedi delle associazioni aderenti o in parchi e luoghi pubblici individuati con il Comune di Milano. Oltre al lato creativo e produttivo non mancheranno incontri e progetti di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali espressamente rivolti ai più piccoli con laboratori e incontri ad hoc. Fondamentale la collaborazione con We are urban! Milano: i volontari dell’associazione si occuperanno regolarmente di ritirare la plastica. Ogni rifiuto verrà lavato, separato per tipologia di plastica e infine tritato con il trituratore.

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Macchine in open source

Il progetto ruota attorno a due piccole macchine che sono un trituratore di plastica e un iniettore. Quest’ultimo consente di scaldare la plastica e iniettarla dentro a uno stampo e ottenere così un oggetto di plastica riciclata. Le macchine sono state costruite sulla base del progetto open source disponibile online messo a punto dal designer olandese Dave Hakkens. «Lui ha avuto un’intuizione - racconta Alessandro Garlandini, cofondatore de IlVespaio, che nata come rete informale si sta trasformando in associazione - Siccome il riciclo della plastica è appannaggio delle grandi aziende e la raccolta è compito dei governi, lui ha voluto di creare macchine economiche, piccole e facili da costruire e anziché brevettarle le ha messe a disposizione di tutto». Così si è creata comunità internazionale che le usa per piccole produzioni o per migliorare l’educazione su questi temi.

Nelle scuole con la sponsorizzazione delle aziende

Dal 2008 ilVespaio, network di professionisti che si occupano di ecodesign e sostenibilità a 360 gradi, porta le macchine ovunque si possa divulgare l’idea del riciclaggio. «Di recente sono aumentate le aziende che sponsorizzano i progetti nelle scuole, non solo le grandi ma anche imprese di piccole dimensioni che sono interessate a supportare questi progetti sui loro territori» aggiunge il designer impegnato anche in progetti di comunicazione di aziende su queste tematiche e di riuso del packaging. Dal 2020 con le macchine di Precious Plastic Il Vespaio organizza percorsi educativi nelle scuole sul riciclo della plastica ed eventi di sensibilizzazione per famiglie, adulti e aziende. Inoltre con le macchine Precious Plastic produce Taca Lì, un giunto in plastica riciclata che consente di collegare tubi per creare allestimenti temporanei circolari.

Riproduzione riservata ©
  • Alessia MaccaferriCaposervizio Nòva 24 - Il Sole 24 Ore

    Luogo: Milano

    Lingue parlate: italiano, inglese

    Argomenti: innovazione sociale, impact investing, filantropia, fundraising, smart cities, turismo digitale, musei digitali, tracciabilità 4.0, smart port

    Premi: Premio Sodalitas (2008), premio Natale Ucsi (2006), European Science Writer Award (2010)

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