Plug-in e smart grid nel piano Mitsubishi per l’innovazione
di Marina Terpolilli
3' di lettura
Pioniera nella tecnologia ibrida plug-in, Mitsubishi, che oggi fa parte dell’Alleanza Renault-Nissan proprio al suo interno vede riconosciuto un ruolo di capofila in questo ambito. Tanto che tutti i prossimi modelli beneficeranno di una versione phev, ma anche dell’innovativo design di cui il Concept Engelberg Tourer è l’esempio più avanzato.
Nella trazione plug-in Mitsubishi ha debuttato nel 2013 con il best seller Outlander, il suo ibrido plug in più venduto al mondo, ora giunto alla quarta generazione. In Italia questo concetto di mobilità fa più fatica a diffondersi, ma altrove ha un grande seguito perché sposa il meglio della mobilità ecosostenibile, quindi quella elettrica, ma senza quel limite dovuto alla difficoltà di accesso ai punti di ricarica, evidente soprattuto nel nostro Paese. L’Engelberg Tourer propone il concetto avanzato del frontale “dynamic shield” di Mitsubishi, le linee di un nuovo scudo dinamico che accompagnerà a vari livelli i prossimi modelli della “casa dei tre diamanti”, con il paraurti che abbraccia tutto il massiccio frontale squadrato estendendo la protezione da entrambi i lati della griglia e verso la piastra paramotore inferiore, esprimendo la robustezza attesa in un suv di carattere.
La logica ibrida asservita all’elettrico Twin Motor full-time 4wd di Mcc, fa sì che oltre ai due motori elettrici uno per asse, sia presente anche un motore benzina da 2.4 litri a ciclo Atkinson che non ha solo la funzione di togliere l’ansia da ricarica, ma funge da generatore ad alto rendimento per ricaricare l’accumulatore durante la marcia e da booster per fornire potenza quando è richiesto dal guidatore. Un concetto che porta sempre a gestire questi tre motori in modo da privilegiare la modalità elettrica, non solo quando ci sia la piena disponibilità delle batterie, che hanno un’autonomia di 70 km secondo il ciclo Wltp.
L’Engelberg Tourer, in ogni caso, non è un mero esercizio di stile, ma arriverà alla forma definiva pronta per la commercializzazione entro un anno e mezzo.
La trazione plug-in è l’essenza di Mitsubishi. All’interno dell’Alleanza la logica è quella di privilegiare i filoni tecnologici che caratterizzano al meglio ogni brand. Mitsubishi è capofila sul plug-in, altri brand fin dall’inizio hanno sviluppato un’eccellenza sull’elettrico. Il vantaggio offerto dall’Alleanza è quello di poter privilegiare le migliori competenze in termini di motorizzazioni, piattaforme e powertrain di ogni brand, svilupparle metterle al servizio di tutti gli altri marchi.
Mitsubishi avrà un phevper ogni gamma, infatti oramai il nuovissimo motore diesel rimane solo sulla Eclipse Cross commercializzata da questo mese, perché in Italia ancora c’è un’importante richiesta. In un prossimo futuro tutti i modelli saranno anche elettrici, la prossima ASX sarà una Bev, ma nel “carniere” di Mitsubishi, sono previste pure versioni full hybrid più semplici del plug-in, per ampliare l’offerta. La tecnologia secondo i responsabili Mitsubishi non deve essere imposta al cliente, il quale invece deve poter scegliere in totale autonomia quella più adatta alle sue esigenze. E l’ibrido sulle auto più piccole, meno costose, favorirà una platea più vasta.
Altra novità per Mitsubishi svelata salone di Ginevra l’Asx, un best seller di grandissimo gradimento in Italia, ora rinnovato in termini di design, poiché assume marcatamente lo stile del marchio adottando il frontale “dynamic shield” e i particolari e riconoscibili fari a led. Inoltre presenta interni originali di qualità, funzionali e curati nei dettagli. Pure l’infotainment è stato totalmente rivisto, ispirato ai dettami del momento e all’interattività con Apple Car Play e Android Auto.
Il costruttore di Tokyo non dimentica il filone dei pick up proponendo un altro best seller, come il pick up L200 al debutto in Europa. Da sempre caposaldo del marchio, viene riproposto da 40 anni sempre più aggiornato e sempre all’avanguardia. È stato concepito secondo i dettami dell’“Engineered Beyond Toug”. Gli elementi dai quali trae forza sono un design che non passa inosservato, che si avvale del frontale “dynamic shield”, coniugato alla proverbiale capacità di trasporto, che ne fa un vero compagno di lavoro per i soli professionisti, come la restrittiva normativa italiana impone che sia, grazie al comfort dell’abitacolo degno di una berlina di lusso, unito ad un sistema di trazione integrale più evoluto e a contenuti di sicurezza e sistemi di assistenza avanzati.
loading...