Pmi innovative, continua la crescita ma dominano le «piccole»
Spettroscopia, biotecnologia e robotica i tre settori che si sono aggiudicati il Premio
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Un’azienda milanese specializzata nell’analisi spettroscopica per il controllo di qualità in produzione, uno spinoff dell’Università di Salerno attivo nella genomica strutturale e una società piemontese che opera nella progettazione e costruzione di robot industriali.
Sono le tre imprese che si sono aggiudicate il Premio Open Innovative Pmi sulla base della loro propensione a innovare integrata con i risultati economici ottenuti, con il riconoscimento di un gettone di 10mila euro in servizi professionali Grant Thornton. Caratteristica comune: tutte le aziende premiate investono almeno il 3% del fatturato in R&D.
I premi all’innovazione
Nella categoria Ricerca e tecnologia è stata premiata Xnext, società milanese che si occupa dello sviluppo e applicazione industriale della tecnologia proprietaria XSpectra, basata sull'analisi spettroscopica dei raggi X, che consente di realizzare ispezioni in tempo reale su manufatti industriali, direttamente sulle linee di produzione, rilevando agenti contaminanti e difetti.
Genomix4Life, che si è aggiudicata la categorie Donne imprenditrici, è uno spinoff dell’Università degli Studi di Salerno che ha come obiettivo prioritario lo sviluppo di nuovi strumenti diagnostici in campo oncologico promuovendo l'innovazione nel campo della genomica funzionale e della bioinformatica, definendo strategie terapeutiche specifiche nell'ambito della medicina di precisione.
Nella categoria Società per azioni si è affermata Osai AS che offre soluzioni basate su sistemi standard o macchine speciali per assemblaggio e test di componenti altamente tecnologici per l'industria dei semiconduttori, l'industria automotive e la manifattura elettronica.
Continua la crescita
In occasione del premio è stato presentato l’Osservatorio Pmi Innovative di Grant Thornton e Università di Pisa, che registra una continua crescita (+38%) delle Pmi innovative iscritte nel 2019 al Registro delle imprese del Mise, con netta prevalenza del comparto dei servizi.
Il 55% delle società monitorate registra un valore della produzione inferiore al milione di euro e tre pmi innovative su quattro rientrano nella categoria microimprese, con un valore inferiore ai due milioni. Una caratteristica confermata anche a livello di fatturato: un’impresa su tre è compresa nella fascia tra uno e cinque milioni di euro, il 38% è al di sotto del milione (il 17% ha un fatturato di meno di 100mila euro).
Per contro tre aziende su quattro registra un Ebitda positivo, con un valore medio pari a 488mila euro.
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