Conferenza di fine anno

Draghi: «Lavoro prosegue chiunque sia premier, io al servizio delle istituzioni»

Riluttanza a estendere il superbonus, perchè oltre ai benefici ha creato distorsioni, frodi e ingiustificati aumenti dei prezzi. Obbligo vaccinale mai escluso

di Nicoletta Cottone

Draghi: «Raggiunti grandi risultati al di là da chi ci sarà al Governo»

7' di lettura

«Sono un uomo, un nonno al servizio delle istituzioni. Decidono le forze politiche. Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni». Lo ha detto il premier Mario Draghi nel corso della conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare, trasmessa in diretta anche sul sito del Sole 24 Ore dall'Auditorium Antonianum di Roma. La domanda sul futuro del premier è stata più volte riproposta dai giornalisti nel corso della conferenza stampa.

É il Parlamento a decidere la vita governo

Il premier ha risposto a molte domande dei giornalisti che volevano sapere se salirà al Quirinale o resterà premier. «Ha fatto bene a ricordare . ha detto rispondendo a una domanda - che questo governo comincia con la chiamata del presidente Mattarella, una chiamata di altissimo ordine che si è tradotto in vicinanza costante all’ azione di governo ma la responsabilità quotidiana sta nel Parlamento così come la prosecuzione sta nel parlamento. É il Parlamento a decidere la vita del governo quest’ anno e sempre».

Loading...

Il premier Mario Draghi alla conferenza stampa di fine anno (Ansa/ Riccardo Antimiani)

Il capo dello Stato non è tanto un notaio, quanto un garante

Draghi ha ricordato che il governo previsto dalla Costituzione è parlamentare. E che «il presidente della Repubblica non è tanto un notaio, quanto un garante». L’esempio del presidente Mattarella «è forse la migliore guida alla interpretazione del ruolo del Capo dello Stato in Costituzione. Ha garantito la unità nazionale con una maggioranza ampia che ha sostenuto e protetto il governo facendo il meglio possibile». A Draghi è stato chiesto se la maggioranza potrebbe essere in grado di trovare un altro nome, alternativo a quello del premier, altrettanto forte per la scelta del prossimo capo dello Stato: «Lo chieda a loro», è stata la risposta secca del premier.

La legislatura vada avanti fino al termine naturale

«É essenziale che la legislatura vada avanti fino al suo termine naturale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, l’attuazione del Pnrr», ha detto con chiarezza il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Raggiunti i 51 obiettivi

«Abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi» del Pnrr - ha detto il capo dello Stato e «in questo momento è in discussione alla Commissione europea la firma dell’accordo operativo che apre il periodo di uno due mesi di interlocuzione prima di accordare la tranche dei prestiti previsti».

Governo pronto a sostenere economia se rallenta

«Il Governo resta pronto a sostenere l’economia - ha detto il premier - in caso di rallentamento, la sfida principale resta far aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo e risolvere le debolezze strutturali a partire dalle disuguaglianze». Il premier ha sottolineato che la campagna di vaccinazione è stata essenziale per rilanciare l’economia: «la crescita a fine anno si assesterà, come detto oltre il 6% dopo un calo pari quasi al 9% lo scorso anno», ha spiegato Draghi. «Prevediamo - ha detto - che il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo scenda già da quest’anno».

Ho in mente i bisogni del paese, uso le mie esperienze per capire le priorità

«Non ho in mente un quadro, ho in mente i bisogni del paese, ho avuto una vita ricca di esperienze e informazioni, cerco di usarle per capire le priorità, aiutato dai provvedimenti della Ue», ha detto Mario Draghi, rispondendo au un giornalista che gli chiede un parallelismo tra l’azione del governo e le correnti artistiche, dal Rinascimento al Futurismo. «L’arte - ha concluso Draghi - mi piace tutta, non ho preferenze».

Il superbonus ha creato anche distorsioni e frodi

Rispondendo a una domanda sul superbonus, il premier ha detto che «è una misura che ha dato molto beneficio, ma ha creato distorsioni e per questo il governo era riluttante a una sua estensione», ha sottolineato il premier Mario Draghi in conferenza stampa. E ha spiegato che poi «il Parlamento ha usato i fondi per l’azione parlamentare che potevano andare anche in altre direzioni, per estenderlo. Ma perchè il governo non voleva? Per le distorsioni, con l’aumento straordinario dei prezzi delle componenti per fare le ristrutturazioni.Il risultato è che oggi un’unità di efficientamento energetico costa molto più di prima. L’altro aspetto è che ha incentivato moltissime frodi». E ha reso noto che proprio questa mattina l’Agenzia delle Entrate gli ha segnalato di aver bloccato 4 miliardi di crediti dati come cedibili per il superbonus.

Obbligo vaccinale mai escluso

Rispondendo alle domande il premier ha sottolineato che «L’obbligo vaccinale non è mai stato escluso». E ha ricordato che i « vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla conferenza stampa di fine anno. «L’arrivo della variante Omicron - ha sottolineato il premier - che dicono più contagiosa ha aperto una nuova fase, domani ci sarà una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base dei dati». Sempre rispondendo a una domanda ha ricordato che «lo stato di emergenza non è un ato di rassegnazione, ma di necessità».

A scuola fondamentale la vaccinazione anche dei bambini

Sul tema della scuola «occorre prendere precauzioni, la prima cosa da fare è uno screening negli istituti, e su questo Figliolo si è messo al lavoro, poi serve il testing e la vaccinazione di tutti, e anche dei bambini oggi», ha detto Draghi rispondendo alle domande dei giornalisti. «Tutto questo è necessario per difendere la normalità raggiunta».

Discutiamo se ridurre la durata del green pass

«Si è scoperto che la seconda dose declina più rapidamente di quanto si pensasse all’inizio, questo porterà domani a discutere se ridurre la durata del green pass. É diventato un po’ enfaticamente uno strumento di libertà», ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

Si valutano mascherina all’aperto e tampone ai vaccinati

Alla cabina di regia domani sui discuterà «ad esempio di mascherine anche all’aperto, oggi son previste in caso di grandi assembramenti», dell’uso«di mascherine Ffp2 , in particolare in certi ambienti chiusi». E «non è esclusa l’applicazione del tampone», perché «c’è un periodo nel green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce e la terza non è ancora stata fatta. In quel periodo è utile il tampone», ha detto il presidente del Consiglio spiegando che si tratta di «sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus».

Non penso si arrivi a nuove chiusure delle imprese

«Sull’inflazione - ha detto Draghi - dipende tutto dalla diffusione dell’epidemia, può essere che non abbia effetto, può essere, ma io non penso ci si arrivi, che si torni in una situazione in cui le imprese devono chiudere” ma in quel caso “diminuisce l’offerta” ma anche la domanda».

Pensioni: impegno a trovare soluzioni per un sistema sostenibile

Sul fronte delle pensioni c’è l’impegno a trovare soluzioni per un sistema sostenibile, ha detto Draghi ricordando le continue riforme che hanno accompagnato negli ultimi trenta anni il sistema pensionistico. «Bisogna dare certezze che il sistema non cambi ogni tre anni», ha sottolineato Draghi. «La precarietà del lavoro è certamente uno dei motivi per cui non si mette su famiglia, è uno dei temi aperti nel confronto con le forze sociali. Abbiamo aperto un tavolo sulle pensioni, ma si parlerà anche di questo», ha detto Draghi.


Spazio, l'Italia lancerà maggiore la costellazione europea dei satelliti

Il premier ha anche parlato dello spazio. «La strategia italiana dello spazio - ha detto - in totale impegna 4,5 miliardi, l’Italia lancerà la maggiore costellazione di satelliti per l’osservazione della terra in orbita bassa, importante per il contrasto ai cambiamenti climatici e per servizi innovativi alle imprese, il nome sarà proposto dai giovani e dalle giovani con un concorso a inizio 2022 e lo faremo scegliere ai nostri astronauti guidati da Samantha Cristoforetti».

Csm, il meccanismo di elezione verrà certamente cambiato

«Più che un problema di credibilità c’è un problema di riforma del Csm che può portare a una sua credibilità diversa», ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi alla conferenza stampa di fine anno. «Il meccanismo di elezione del Csm verrà cambiato certamente. Non credo che riusciremo a farlo nel Cdm di domani».

Bollette, questione urgente: ci sarà sostegno a famiglie

Poi le bollette. «Con i nuovi aumenti la situazione è diventata veramente urgente, serve una risposta tempestiva che non aspetti il prossimo Consiglio europeo» di marzo. Ha ribadito che i grandi produttori di energia dovranno essere chiamati a partecipare «al sostegno di imprese e famiglie» a fronte del forte balzo dei prezzi del gas. «La situazione del prezzo del gas è diventata urgente» nota e bisogna agire senza aspettare il prossimo Consiglio europeo. Nell’ultimo ci sono stati alcuni disaccordi ma «sul fatto di procedere a rapida risposta su aumenti non c'è disaccordo; la Commissione Europea sta lavorando ma dobbiamo lavorare anche a livello nazionale». Draghi ha ricordato che «i grandi produttori di energia stanno facendo profitti fantastici», ma il costo dell'idroelettrico e quello delle rinnovabili «non hanno niente a che vedere con quello del gas eppure viene venduta tutta al prezzo del gas».

Il credito internazionale dell’Italia è merito degli italiani

«Credo che il merito sia soprattutto degli itaiani: responsabiltà e soddisfazione sono categorie collettive non individuali», ha detto il premier Mario Draghi rispondendo a una domanda sul credito internazionale riconosciuto all’Italia in questo periodo. «Questo periodo può essere un moltiplicatore psicologico dell’azione di governo e dell’azione stessa del Pnrr - ha aggiunto -. Moltiplica le capacità di successo del Paese e porta una grande responsabilità perché occorre dimostrare che la fiducia degli altri Paesi europei, mostrata dando all’Italia questi fondi, è stata ben riposta».

Bartoli: «Perseguire con fermezza i responsabili di violenze contro i giornalisti»

Carlo Bartoli, nuovo presidente dell’Ordine dei giornalisti, ha chiesto di perseguire con fermezza i responsabili di violenze, intimidazioni, minacce nei contronti dei giornalisti, ricordando che sono un settore fondamentale per la democrazia. «Ci troviamo ancora una volta nel pieno di una pandemia, nella quale è emersa l’importanza di un’informazione seria e responsabile», ha sottolineato Bartoli, in apertura della conferenza stampa di fine anno del presidente Draghi. Serve un giornalismo in grado di illuminare le zone d’ombra, che aiuti a individuare vecchie e nuove discriminazioni. E ha ricordato le parole guida su questi temi di Papa Francesco e del capo dello Stato Sergio Mattarella. Necessario rivedere le regole del giornalismo, dall’ingresso alla professione all’accesso alle fonti. «Informazione di qualità - ha detto Bartoli - significa lavoro di qualità, non è più possibile assistere allo stanziamento di ingenti risorse solo per accompagnare al prepensionamento i giornalisti, lasciando il lavoro sempre più precario. Dalle imprese che accedono al fondo per l’editoria è essenziale che il governo esiga precise garanzie».

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti