ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùL’Ue e l’Italia

Eurogruppo: Ue auspica ratifica Mes, via libera a terza rata Pnrr

Fra terza e quarta rata, l’Italia dovrebbe ottenere complessivamente 35 miliardi di euro

Le tappe del Pnrr

2' di lettura

Sulla ratifica del Mes “siamo molto consapevoli della sensibilità del tema in Italia e ovviamente rispettiamo pienamente il processo parlamentare, ma auspichiamo una conclusione positiva del processo quanto prima”. Lo ha detto un alto funzionario europeo in vista della riunione dell’ Eurogruppo venerdì a Santiago. Lì si farà un “aggiornamento sullo stato di avanzamento della ratifica”, “dei progressi in Italia dove è in corso un processo parlamentare, il che in quanto tale è incoraggiante. Ci aspettiamo che il ministro delle Finanze ci dia un breve aggiornamento su cosa sta succedendo in Italia e cosa aspettarci nei prossimi mesi”.

Via libera a terza rata Pnrr

Intanto i direttori generali del Tesoro riuniti nel Comitato economico e finanziario hanno dato il via libera alla terza rata da 18,5 miliardi del Pnrr italiano. Dopo questo parere la strada è in discesa e l'erogazione delle risorse dovrebbe arrivare ai primi di ottobre. Il 14 settembre ci sarà invece un passaggio importante per la quarta rata: il Consiglio dovrà approvare la proposta di decisione esecutiva che accoglie formalmente la modifica degli obiettivi: dal giorno dopo l'Italia potrà inoltrare la richiesta di pagamento e far partire l’assessment.

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Le tappe del Pnrr

Ciriani: la quarta rata arriverà entro la fine del 2023

Fra terza e quarta rata, l’Italia dovrebbe ottenere complessivamente 35 miliardi di euro. Lo scorso 28 luglio la Commissione europea ha approvato la valutazione positiva preliminare concernente il conseguimento degli obiettivi della terza rata e ha approvato le proposte di modifiche relative alla IV rata. Ora, la procedura prevede per oggi, lunedì 11 settembre, la riunione del Comitato economico e finanziario (CEF) mentre il 14 settembre il Consiglio Ue si pronuncerà definitivamente sulle modifiche relative alla quarta rata. A questo punto, ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dei rapporti con il parlamento Luca Ciriani, «sarà possibile presentare già a partire dal 20 settembre la richiesta di pagamento della IV rata di 16,5 miliardi di euro, consentendone la sua erogazione entro la fine del 2023».

Il contributo del Fondo di sviluppo e coesione

Il ministro dei rapporti con il Parlamento ha ricordato che il Fondo di sviluppo e coesione «è già stato impiegato dai precedenti Esecutivi per assicurare il cofinanziamento del Pnrr». Nel dettaglio finora sono stati usati 15,6 miliardi di euro del Fsc «per assicurare il cofinanziamento del Pnrr. Quanto al vincolo di destinare l’80% delle risorse Fsc al Mezzogiorno, - ha chiarito ancora Ciriani - si tratta di un obbligo di legge di cui si intende garantire la piena osservanza anche relativamente agli interventi già finanziati dal Pnrr».

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