PNRR per la cultura: 3 miliardi in cinque obiettivi entro il 30 giugno
Procedura nei tempi per efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, riqualificazione di borghi, architettura rurale, giardini e parchi storici, sicurezza sismica e recovery art
di Marilena Pirrelli
3' di lettura
I tempi sono stretti, ma dal ministero della cultura (MiC) guidato da Dario Franceschini, assicurano che i 5 obiettivi previsti saranno portati a compimento entro il 30 giugno. Si va dall’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei al rilancio dei borghi, dall’architettura rurale alla cura di parchi e giardini fino agli spazi per custodire e restaurare le opere d’arte. La Cultura di mette in moto per non perdere quelle preziose risorse, 3 miliardi, contenute nel PNRR con una serie di atti amministrativi necessari che vanno completati entro scadenza. Bandi di gara e di selezioni con una precisa tabella di marcia per arrivare all’affidamento delle risorse sono contenuti nel report consegnato a Palazzo Chigi dove si evidenzia che il percorso, fissato dal cronoprogramma, è nei tempi, vediamo quale le misure e gli interventi previsti.
1) Efficientamento energetico cinema, teatri, musei. Per questa voce ci sono 300 milioni di euro due terzi dei quale andranno a finanziare progetti di efficientamento energetico presentati da cinema e teatri rispondendo ad un bando di gara che è stato pubblicato a dicembre 2021. I restanti 100 milioni di euro verranno invece distribuiti dal MiC ad una serie di musei e luoghi della cultura appositamente selezionati.
2) Un miliardo per i borghi. Il piano punta a riportare vita nei borghi storici italiani, spesso abbandonati. In questo caso è stato previsto un bando (pubblicato a fine dicembre scade a maggio) per distribuire risorse a 229 borghi (1,5 milioni ciascuno) per un totale di 380 milioni di euro. Altri 200 milioni andranno a finanziare il tessuto imprenditoriale con risorse per imprese giovani e start up. Infine, su impulso del ministro Franceschini, altri 420 milioni di euro verranno divisi per 21 regioni italiane (quindi 20 milioni a regione) alle quali è stato chiesto di individuare un borgo oggetto di un intervento esaustivo di rilancio. La scadenza da rispettare entro giugno prevede che si arrivi alla pubblicazione dei necessari decreti per il trasferimento dei fondi a comuni e imprese.
3) Architettura rurale. Anche in questo caso è stato pubblicato un bando per interventi di restauro e di rilancio dell’edilizia rurale storica. Ci sono da distribuire 600 milioni di euro entro il 30 giugno.
4) Giardini e parchi storici. Il bando, pubblicato a fine dicembre, prevede finanziamenti per 190 milioni da destinare a comuni, regioni, province per progetti di restauro e manutenzione di giardini e parchi storici. Altri 110 milioni verranno distribuiti dal ministero ai giardini e ai parchi gestiti dal MiC.
5) Sicurezza sismica e recovery art. Il quinto punto riguarda la messa in sicurezza sismica e il ricovero delle opere d’arte sfollate in seguito a calamità naturali o alla necessità di restaurare gli spazi che di solito le accolgono. In questo caso la dotazione è complessivamente di 800 milioni di euro. Due le linee di intervento: l’individuazione, che verrà completata entro marzo (di concerto con il Fec- Fondo edifici di culto del ministero degli interni) di una lista di chiese, torri e campanili da restaurare; la riconversione di alcune grandi caserme (la Cerimant a Roma e le ex casermette di Camerino vicino a Macerata) e di tre centrali nucleari dismesse: Bosco Marengo (Alessandria) Caorso (Piacenza) Garigliano (Caserta). I grandi edifici riconvertiti serviranno in particolare al ricovero e al restauro delle opere d’arte.
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