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Pnrr, ritardi per oltre metà delle misure ma non per la cultura

Presentata la Relazione semestrale sullo Stato di Attuazione del Pnrr: Obiettivi 2022 centrati, ma oltre la metà delle misure previste sono in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia

di Roberta Capozucca

4' di lettura

La Corte dei Conti ha presentato la sua seconda relazione sullo stato di attuazione del Pnrr e i dati non sono dei migliori. Se, infatti, l'Italia è stato in grado di portare a casa somme importanti, dall'analisi emerge che le cifre effettivamente spese sono a dir poco modeste. Dei 67 miliardi di euro già incassati, a cui si dovrebbero aggiungere i 21,8 miliardi della terza tranche che il Governo ha richiesto il 30 dicembre 2022 sul filo della scadenza, solo 23 miliardi di euro sono stati effettivamente spesi, con un tasso di attuazione finanziaria del 6%. Insomma o si cambia ritmo o si resta a secco.

L'avanzamento della spesa

A fronte del raggiungimento dei 55 obiettivi previsti nel secondo semestre del 2022, di cui 24 riguardavano la Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, il rapporto della Corte dei Conti getta l'allarme sulla capacità di assorbimento delle risorse da parte degli istituti centrali, con particolare attenzione per i Comuni. La traslazione in avanti delle spese originariamente assegnate al triennio 2020-2022, infatti, andrà a pesare sulla capacità di erogazione degli istituti pubblici per tutto il 2023. Con una spesa cumulata di quasi 15 miliardi, il picco di investimenti sarà raggiunto nel biennio 2024-2025 con valori annuali che supereranno i 45 miliardi. Secondo i dati registrati da ReGis, il sistema di monitoraggio e rendicontazione sviluppato dalla Ragioneria di Stato, al 13 febbraio 2023 le unità progettuali censite riguardavano soltanto 148 delle 285 misure che compongono il Pnrr (il 52% del totale) con un tasso di attuazione finanziario pari al 6%. Ad esclusione della Missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, che attesta un rapporto tra spesa sostenuta e totale delle risorse del 16,4%, tutte le altre missioni raggiungono dei tassi ben al di sotto del 10%.

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AVANZAMENTO DELLA SPESA SOSTENUTA A FINE 2022
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E la cultura?

Come noto, la maggior parte degli interventi relativi alla cultura si inserisce nella Missione1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo” - Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” per cui sono stati previsti investimenti pari a 6,68 miliardi di euro. Tra le misure volte a ristrutturare gli asset della filiera si inseriscono l'accessibilità, sia fisica che digitale, la sostenibilità ambientale e la sicurezza del patrimonio culturale. Con riguardo al 2022, il report presentato dalla Corte dei Conti attesta che tutti e 10 i milestone preventivati sono stati raggiunti. Tra essi c'è la riqualificazione dei piccoli borghi per un investimento di 760 milioni di euro a valere su 310 municipalità, la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei, biblioteche e archivi per 300 milioni di euro, gli interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto del Fondo edifici di culto per 240 milioni e il miglioramento dell'efficienza energetica dei musei per un investimento pari a 100 milioni di euro. Alcuni ritardi però ci sono ed infatti il report incita il Ministero della Cultura a deliberare quanti prima i circa 300 milioni di euro stanziati per il Progetto Cinecittà e i 300 milioni relativi agli interventi per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei, biblioteche e archivi. Nello specifico quest'ultimo investimento, che la Corte dei Conti aveva già messo sotto la lente per il mancato rispetto delle tempistiche nella pubblicazione dei bandi ma anche per i criteri di ripartizione dei fondi, continua ad essere in grande ritardo nell'assegnazione delle risorse, facendo sembrare sempre meno probabile che i 150 siti su 617 progetti approvati, che avrebbero dovuto completare i lavori entro il secondo trimestre del 2023 riusciranno a rispettare le tempistiche.
Nell'ambito della stessa linea di investimento, sempre di diretta gestione del Ministero della Cultura, il Collegio della Corte dei Conti raccomanda, inoltre, di avviare quanto prima le attività relative alla Piattaforma AD Arte e alla formazione del personale amministrativo e degli operatori culturali nell'ambito dell'intervento TOOC. Con riferimento agli obiettivi Piano Nazionale Complementare, relativi all'aggiudicazione delle gare per interventi di digitalizzazione nell'ambito Piano Nazionale di Digitalizzazione, si segnala che è stato raggiunto l'obiettivo prefissato, avendo aggiudicato gare corrispondenti a una percentuale di risorse maggiore di quella preventivata del 30%. Suddivisi in 6 categorie di intervento, le gare di digitalizzazione attuate dalla Digital Library in collaborazione con Ales SpA e Invitalia SpA prevedono un investimento complessivo totale di 200 milioni di euro, di cui 130 milioni rappresentano la quota statale e 70 milioni quelli regionali.

Gli obiettivi 2023

Per quanto riguarda gli obiettivi previsti nel primo semestre del 2023, la Missione 1 - Componente 3 dovrà raggiungere 6 milestone dei 12 programmati per il resto dell'anno. Tra di essi c'è il completamento dell'unico obiettivo di rilevanza europea del 2023, ovvero una scadenza direttamente concordata con le istituzioni UE su cui la commissione europea si basa per valutare l'operato del paese, relativo all'intervento “Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)”.
Rispetto agli obiettivi nazionali, invece, i primi sei mesi del 2023 il Ministero della Cultura dovrà concentrarsi sul completare molte delle attività già avviate nel corso del 2022 tra cui: la selezione di 1800 PMI per sviluppare l'attrattiva delle piccole città storiche nell'ambito dell'intervento M1C3-Investimento 2.1. Attrattività dei borghi; l'assegnazione entro il primo trimestre 2023 delle risorse per la rimozione delle barriere fisiche e cognitive dei luoghi della cultura nell'ambito dell'intervento M1C3-Invesitmento 1.2 Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi; l'aggiudicazione di contratti per interventi relativi a musei e luoghi della cultura statale nell'ambito dell'intervento M1C3 - Investimento 1.3 Migliorare l'efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei.

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