Schlein: sul Pnrr siamo in ritardo di mesi. Termovalorizzatore a Roma «scelta già fatta»
«Siamo pronti a sederci intorno a un tavolo. Sul Pnrr abbiamo un atteggiamento di stimolo e collaborazione», rivendica la segretaria del Partito democratico
di Nicola Barone
3' di lettura
Il Pnrr «è una sfida che riguarda l’intero Paese e non possiamo mancare» l’appuntamento». «Siamo preoccupati perché tifiamo per l’Italia e vogliamo che si raggiungano questi obiettivi. Abbiamo già chiesto al ministro Fitto di venire a riferire in aula, lo aspettiamo. Abbiamo l’impressione che si siano persi mesi». Così la segretaria del Partito democratico Elly Schlein nella conferenza stampa al Nazareno. «Abbiamo chiesto al governo di chiarire qual è lo stato di attuazione del Piano e quali sono le modifiche su cui non c’è ancora chiarezza», ha aggiunto. «Credo che dal Pnrr passi la credibilità del nostro Paese e la compattezza dell’Unione europea», prosegue Schlein. In ogni caso «siamo pronti a sederci intorno a un tavolo. Sul Pnrr abbiamo un atteggiamento di stimolo e collaborazione».
Vigileremo sui fondi Sud e occupazione femminile
«Vigileremo sul 40% del Pnrr da destinare al Sud e sulla parte che riguarda l’occupazione femminile. Gli enti locali riscontrano grandi difficoltà perchè non hanno risorse sufficienti. Siamo preoccupati perchè tifiamo per l’Italia e vogliamo che si raggiungano questi obiettivi», afferma la segretaria del Pd Elly Schlein parlando alla sede del Pd, a Roma.
Nelle domande dei giornalisti fanno capolino alcune delle questioni più spinoseù. «Il termovalortizzatore è una scelta che era già stata presa dall’amministrazione di Roma», risponde Elly Schlein. «Questo è successo ben prima che si insediasse questa segreteria. Non era oggetto del nostro programma per le primarie. A noi interessa oggi accompagnare l’amministrazione su tutto ciò che deve venire prima: un progetto di economia circolare. Come diminuire i rifiuti, aumentare la raccolta differenziata. Questa è l’idea. L’amministrazione ha già fatto una scelta». Rimane il punto della dissonanza nel fronte dell’opposizione. «Immagino che voteremo contro agli ordini del giorno sul termovalorizzatore ma ciò non vuol dire che non continueremo a coltivare il dialogo con le opposizioni su una materia più vasta come quella del clima».
Sanità, il governo ascolti grido di allarme
La difesa della sanità pubblica «è un fronte della mobilitazione per il Pd. Ci sono dei tagli che si traducono in riduzione delle prestazioni. Serve un forte intervento del governo su questo, di cui non vediamo traccia nel Def. Assistiamo a una pericolosa regressione, su questo fronte continuiamo ad insistere». Alcune priorità della visione della segretaria del Partito democratico sono assodate. «Ho sentito Fitto dire che non possiamo realizzare le case della comunità, ma l’elemento della prossimità è fondamentale. Dobbiamo riuscire ad avvicinare le risposte ai bisogni di cura. Nelle periferie e nelle aree montane, come contrasto allo spopolamento. Fortunatamente non siamo mobilitati da soli. Da un lato le altre opposizioni sono attive e attente, ma anche il fronte sindacale e le professioni mediche e sanitarie. Mi auguro che il governo sappia ascoltare questo grido di allarme».
No all’abolizione della protezione speciale
In tema di migranti il Pd continuerà a battersi contro l’abolizione della protezione speciale. «Spero che Meloni si sia accorta di aver detto una bugia. Perché la protezione esiste in 18 Paesi e l’Italia non è l’unico. Continueremo a spingere sull’accoglienza diffusa. Anche in sede europea la destra pone le domande in modo sbagliato e contraddittorio. Mentre si discutono pacchetti al Pe, pare che i gruppi dei conservatori e quelli di Salvini stiano mettendo in discussione quei pur timidissimi sostegni all’Italia».
Meloni prenda le distanze da Lollobrigida
«Mi auguro di sentire una presa di distanza molto netta dalla premier e dal resto del governo. Non è uno scivolone, è uno schema». Il commento in questo caso riguarda la “sostituzione etnica” cui ha fatto riferimento il ministro Lollobrigida. «A Lollobrigida dico: non ripeta bestialità di questo tipo, saremmo più felici di occuparci dei problemi del Paese e non del tentativo di ripetere la storia».
Sulle nomine partita di potere senza visione
Archiviato da poco il nodo della governance delle partecipate, il giudizio lascia trapelare una marcata criticità. «Non entro nel merito dei nomi ma quella delle nomine mi è sembrata una partita interna alla maggioranza senza una visione generale su cosa deve essere il Paese. È stata una discussione vuota e di potere, avrei preferito un dibattito più alto. Penso anche agli obiettivi del Pnrr».
A favore della gestazione per altri, confrontiamoci
Infine, questione diritti. «Ho sempre espresso di essere favorevole alla gestazione per altri, ma non abbiamo inserito questo tema nel programma della mozione in cui ci sono diverse sensibilità. Per questo stimolo un confronto nel partito».
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