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Polizze agricole, Francia e Spagna aumentano gli incentivi contro i disastri ambientali

Ecco come i Paesi europei agiscono sulle politiche di agevolazione delle coperture assicurative contro i disastri naturali che stanno minacciando l’agroalimentare

di Giorgio dell'Orefice

Il Governo ha stanziato 100 milioni per fare partire in Emilia Romagna il sistema assicurativo previsto dalla Pac

3' di lettura

Dalle prime stime in Emilia Romagna l’alluvione ha coinvolto 24mila ettari di superfici agricole. Di queste 19mila ettari sono di seminativi, 2.500 di arboree (vigneti e frutteti) e 2.300 in fase di definizione.

Ma al di là delle cifre, ancora provvisorie, rese note da Asnacodi (Associazione nazionale dei consorzi di difesa) l’alluvione in Emilia Romagna è il primo, probante, banco di prova per Agricat, il nuovo fondo gestito da Ismea per promuovere le polizze assicurative in agricoltura e innalzare la percentuale media di imprese assicurate oggi ferma all’11 per cento. Livello non sostenibile in epoca di forti cambiamenti climatici.

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Il nuovo fondo, introdotto dalla riforma della Politica agricola comune (Pac) sarà finanziato con 350 milioni l’anno raccolti con una trattenuta del 3% sugli aiuti diretti. Ma poiché gli aiuti saranno erogati solo a partire da ottobre, il fondo al momento era privo di risorse per operare. Per questo il Governo nei giorni scorsi ha anticipato 100 milioni per far partire il sistema almeno in Emilia Romagna. Di questi 100 milioni 50 saranno destinati a titolo di indennizzo alle produzioni agricole distrutte, 20 alle strutture e agli impianti danneggiati. Ancora da decidere la destinazione dei restanti 30 milioni.

«La principale novità introdotta col nuovo fondo – spiega il direttore di Asnacodi, Andrea Berti – non riguarda l’intervento risarcitorio ma la valutazione del danno, aspetto sul quale si assiste a un cambio culturale. Si sta passando infatti dalle valutazioni periziali finora gestite dalle amministrazioni regionali a un sistema di monitoraggio unico e codificato a livello nazionale che è quello di Agricat. Un meccanismo bastato sulle nuove tecnologie: è infatti con lo studio delle immagini satellitari sormontate dai dati produttivi contenuti nei fascicoli aziendali che è stato possibile effettuare una prima stima delle superfici agricole alluvionate».

Va ricordato che il meccanismo Agricat rappresenta un “entry level” assicurativo che ha lo scopo di promuovere la sottoscrizione di polizze offrendo una prima minima copertura a tutti gli agricoltori percettori di aiuti comunitari.

In Emilia Romagna, gli indennizzi di Agricat interverranno su produzioni che hanno riportato, a seconda delle colture, danni superiori al 30-40% con percentuali di contributo che variano tra il 10 e il 15% dell’indice di costo (inferiore al reale valore della produzione). In sintesi, per un ettaro di terreno a seminativi l’indennizzo sarà pari al 15% dell'indice di costo di 1.400 euro, circa 200 euro. Nel caso invece di una produzione di albicocche che ha un indice di costo molto superiore (14mila euro a ettaro), l’indennizzo, pari al 10%, sarà di 1.400 euro circa.

Ma sulla scorta della siccità prima e di eventi atmosferici estremi, in tutte le principali agricolture mondiali si sta assistendo a un salto di qualità sul tema delle polizze assicurative.

In Italia per l’intero capitolo delle polizze agricole sono stanziati 3,7 miliardi in cinque anni. La fetta principale (2,4 miliardi) arrivano dalla trattenuta sugli aiuti diretti Pac, quindi, sono risorse che già spettano agli agricoltori e che ritornano loro sottoforma di una prima copertura assicurativa “obbligatoria”.

Gli altri Paesi Ue non hanno adottato questa soluzione. In Francia, il Governo ha messo disposizione degli agricoltori per incentivare le polizze 600 milioni di euro con già la clausola, laddove fosse necessario, di elevare il budget a 800 milioni. Risorse a totale carico del bilancio dello Stato.

La Spagna ha già varato un pacchetto di misure per contrastare i danni della siccità con un budget da 636 milioni che saranno erogati sottoforma di aiuti diretti a sostegno dei redditi degli agricoltori danneggiati (soprattutto nei settori della zootecnia e dei seminativi). Contributi che si aggiungeranno agli indennizzi delle polizze. Ma, soprattutto, Madrid ha incrementato fino al massimo consentito dalle regole Ue sugli aiuti di Stato (ovvero il 70%) il peso del contributo pubblico sul costo delle polizze assicurative.

In Europa il principio guida è quello di un sistema di maggiorazione delle compensazioni in caso di emergenza per gli agricoltori già assicurati.

E infine gli Stati Uniti che già nei primi anni 2000 hanno trasformato la loro politica agricola, il Farm Bill, da un sistema di contributi alla produzione e uno basato sulle polizze assicurative. Con la nuova programmazione la dotazione dovrebbe passare da 200 a 438 miliardi di dollari in 5 anni. Negli Usa le polizze assicurative coprono sia i danni da eventi atmosferici che le difficoltà congiunturali. Nel caso cioè in cui i prezzi dei prodotti agricoli scendano sotto un livello prefissato.

Una soluzione alla quale si sta guardando con sempre maggiore interesse a Bruxelles, con uno specifico gruppo di lavoro, soprattutto nella prospettiva di un futuro ingresso nella Ue di un “peso massimo” agricolo quale l'Ucraina.

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