IL SEGRETARIO DI STATO USA A ROMA 

Pompeo: ho chiesto a Conte di fare attenzione sul 5G

Secondo quello che è uno dei più stretti collaboratori di Trump, «il Partito comunista cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza in Italia per i propri scopi strategici, non sono qui per fare partenariati sinceri»

Italia-Usa, Pompeo a Palazzo Chigi per l'incontro con Conte

3' di lettura

«Nella mia discussione con il premier Giuseppe Conte gli ho chiesto di fare attenzione alla privacy dei suoi cittadini» per quanto riguarda la creazione della rete 5G. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Mike Pompeo in una conferenza stampa alla Farnesina con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Il Partito comunista cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza in Italia per i propri scopi strategici, non sono qui per fare partenariati sinceri», ha aggiunto. «Si è svolto in mattinata il colloquio fra il Presidente del Consiglio e il Segretario di Stato americano Pompeo - spiega una nota di Palazzo Chigi - . Al centro dell'agenda la collaborazione bilaterale ed internazionale nel contrasto al Covid-19, le crisi nel Mediterraneo e le relazioni con la Cina.»

Palazzo Chigi: Cina e Mediterraneo tra temi incontro con Pompeo

«Abbiamo ben presenti le preoccupazioni» dei nostri alleati americani - ha detto il responsabile della Farnesina . L'Italia è pienamente conscia di assicurare la sicurezza delle reti 5G. Resta una nostra assoluta priorità e siamo a favore di regole europee comuni». Di Maio ha poi ricordato che Roma ha già adottato una normativa «che potenzia la capacità di monitoraggio» del governo in materia, e ha citato il golden power.

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Di Maio: aperti a possibilità di investimento

Dopo il faccia a faccia con Pompeo, Di Maio ha chiarito che « l'Italia è saldamente ancorata a Usa e Ue a cui ci uniscono interessi e valori comuni della Nato e delle democrazie. Per l'Italia - ha anche aggiunto - ci sono alleati, interlocutori e partner economici. Un Paese come il nostro è aperto a possibilità di investimento, ma mai fuori dai confini» dell'Alleanza Atlantica.

Sulla Libia: contiamo molto sull’influenza Usa

Tra i temi affrontati nel colloquio, quello della Libia. Un tema che riveste un interesse strategico per l’Italia. «Contiamo moltissimo sull'influenza che gli Usa potranno esercitare sugli interlocutori libici e gli attori internazionali per evitare eventuali azioni di sabotaggio» del processo di stabilizzazione in Libia, ha affermato Di Maio, in occasione della conferenza stampa con Pompeo.

I dossier della visita romana di Pompeo

Dall'accordo tra Cina e Vaticano sulle nomine dei vescovi al 5G passando per l'emergenza coronavirus e il Mediterraneo. Sono tanti e complessi i temi sul tavolo della visita a Roma del segretario di Stato Usa, uno dei più stretti collaboratori di Trump, che è nella capitale per 24 ore dense di appuntamenti.

Il colloquio con Gallagher

Prima di raggiungere in mattinata Palazzo Chigi per incontrare Conte, Pompeo ha partecipato al meeting sulla libertà religiosa organizzato a Roma dall'Ambasciata Usa presso la Santa Sede. In questa occasione ha avuto un colloquio con il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher. Pompeo nel colloquio con Gallagher ha chiesto a papa Francesco di dare prova di «coraggio» nel combattere le persecuzioni religiose, in particolare nei confronti della Cina con la quale il Vaticano è sul punto di rinnovare un accordo sulla nomina dei vescovi. «Abbiamo lavorato per migliorare la vita del popolo cinese in tutti questi anni di amministrazione - ha affermato Pompeo durante la conferenza stampa alla Farnesina, rispondendo a una domanda del Washington Post sullo scontro con il Vaticano -. Noi vogliamo che non ci siano violazioni dei diritti umani in quel Paese, ho scritto l'articolo per dare onore alla Chiesa cattolica che ha sempre difeso gli oppressi nel mondo. Tutti gli attori che possono mettere fine a questo regime autoritario del partito comunista cinese devono farlo».

Il segnale lanciato dal Governo alla Casa Bianca

Per quanto riguarda invece il rapporto con l’Italia, nei giorni che hanno preceduto la visita del segretario di Stato Usa il governo aveva inviato un segnale rassicurante alla Casa Bianca dopo una riunione sul 5G a Palazzo Chigi, dichiarando di condividere la «consapevolezza dei potenziali rischi connessi alle nuove tecnologie e la necessità di adottare nuove iniziative che rafforzino il livello di protezione, avendo come primario criterio di riferimento la tutela della sicurezza nazionale», pur ribadendo la necessità di una «strategia di indipendenza tecnologica nell'ambito Ue».

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