Ponte sullo stretto, cantieri al via a giugno 2024. In vigore anche il codice appalti
Gli uffici hanno terminato gli ultimi approfondimenti, sostanzialmente confermando il testo che era stato approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 16 marzo con la formula “salvo intese
I punti chiave
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Il decreto sul ponte dello stretto è stato firmato dal Capo dello Stato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Sostanzialmente confermato il testo che era stato approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso 16 marzo con la formula “salvo intese”. «È una scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale e con forte connotazione green: il Ponte permetterà una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare», spiega il ministero. L’obiettivo è di posare la prima pietra e aprire i cantieri entro l’estate del 2024.
Costo complessivo di 10 miliardi
Il ministero sottolinea come sia «significativo» è l’aspetto economico: il costo per la realizzazione del Ponte e di tutte le opere ferroviarie e stradali di accesso su entrambe le sponde è oggi «stimato in 10 miliardi», sottolinea il Mit, facendo presente che dal 2019 al 2022, il «Reddito di Cittadinanza ha avuto un impatto per le casse dello Stato di 25 miliardi».
«Riduzione dell’inquinamento»
Non solo. il Ponte permetterà «una drastica riduzione dell’inquinamento da Co2 e un calo sensibile degli scarichi in mare».
Verso un dimezzamento della percorrenza Roma Palermo
Con il completamento dell’alta velocità in Calabria e Sicilia e la messa in esercizio del Ponte, si stima “un dimezzamento” dei tempi di percorrenza da Roma a Palermo «oggi pari a 12 ore, di cui un’ora e mezza per il solo traghettamento dei vagoni».
Schema del ponte sospeso
L’attraversamento stabile sullo stretto è stato progettato secondo lo schema del ponte sospeso. Il progetto tecnico attualmente disponibile consiste in circa 8.000 elaborati e prevede una lunghezza della campata centrale tra i 3.200 e i 3.300 metri, a fronte di 3.666 metri di lunghezza complessiva comprensiva delle campate laterali, 60,4 metri larghezza dell’impalcato, 399 metri di altezza delle torri, 2 coppie di cavi per il sistema di sospensione, 5.320 metri di lunghezza complessiva dei cavi.
Sei corsie stradali e e 2 binari ferroviari
L’opera è costituita da 6 corsie stradali, 3 per ciascun senso di marcia (2 + 1 emergenza) e 2 binari ferroviari, per una capacità dell’infrastruttura pari a 6.000 veicoli/ora e 200 treni/giorno. È stata progettata con “una resistenza al sisma pari a 7,1 magnitudo della scala Richter, con un impalcato aerodinamico di “terza generazione” stabile fino a velocità del vento di 270 km/h.
L’assetto societario
In concreto, conclude il Mit, l’operazione-Ponte riparte così: la società Stretto di Messina, in liquidazione, torna in bonis e si trasforma in una società in house. L’assetto societario prevede la partecipazione di Rfi, Anas, delle Regioni Sicilia e Calabria e per una quota non inferiore al 51% di Mef e Mit.
Anche il codice appalti in Gazzetta
Da ricordare che in Gazzetta è stato pubblicato anche il decreto legislativo sul codice appalti, riforma qualificante del Pnrr. L'entrata in vigore del nuovo codice appalti porterà in dote la definitiva messa a regime delle deroghe varate durante la pandemia per accelerare l'assegnazione degli appalti di piccolo e medio importo, innalzando le soglie oltre le quali il codice del 2016 imporrebbe una normale procedura di gara. Il risultato sarà che ben il 98,27% degli affidamenti nel campo dei lavori pubblici potrà essere assegnato, in via fiduciaria o attraverso una procedura negoziata senza bando. Dunque senza una gara ben pubblicizzata e aperta a tutti.
I dati dell’Anac
A fornire i dati di base è l'Anticorruzione.Nella sua ultima relazione annuale l'Anac ha calcolato che nel 2021 le stazioni appaltanti italiane hanno promosso 62.812 procedure per l'assegnazione di lavori pubblici, per un controvalore di 43,4 miliardi di euro. Di queste ben 61.731 procedure (che l'Anac rileva come richiesta perfezionata di Cig, Codice identificativo di gara), pari appunto al 98,27% per un valore di 18,9 miliardi, sono relative a gare di importo inferiore a 5 milioni. Dunque al di sotto della soglia Ue di 5,38 milioni, che è la fascia di importo entro la quale il nuovo codice appalti impone l'affidamento diretto (fino a 150mila euro) e la procedura negoziata senza bando (con 5 o 10 inviti a seconda che le opere da eseguire valgano di meno o di più di un milione)
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