Porto di Marina di Carrara, pronto restyling da 100 milioni
Il progetto di ampliamento prevede un nuovo pontile e più impulso alle crociere. Sommariva (Autorità portuale): «Speriamo di farcela in due anni». Giani: «Accelereremo gli iter»
di Silvia Pieraccini
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Continuano a crescere i traffici di merci nel porto di Marina di Carrara, racchiuso tra la Riviera ligure e la Versilia e da anni in attesa di un ampliamento-riorganizzazione che possa favorirne lo sviluppo, non solo dal punto di vista commerciale-industriale ma anche delle crociere. Ora il Piano regolatore portuale messo a punto dall’Authority del Mar Ligure orientale guidata da Mario Sommariva, destinato a sostituire quello attuale che risale al 1981, è pronto per l’adozione: il Comitato di gestione portuale si riunirà nei prossimi giorni (con tutta probabilità il 3 agosto).
Il progetto prevede un nuovo pontile, il prolungamento della banchina Tagliercio per dare impulso alle crociere e l’avanzamento della banchina Buscariol con l’installazione di un travel lift pubblico. La stima (sommaria) degli interventi si aggira sui 100 milioni di euro, che l’Autorità portuale si dice pronta a sostenere.
L’iter per far partire i lavori è piuttosto lungo: dopo il via libera dell’Autorità portuale servirà quello del Comune di Carrara, della Regione Toscana e del Consiglio superiore dei lavori pubblici; nel frattempo il ministero dell’Ambiente dovrà fare la valutazione ambientale strategica, per concludere con l’approvazione finale del Comitato di gestione portuale. «Speriamo di farcela nel giro di due anni», dichiara al Sole 24 Ore il presidente Sommariva, che confida nella legge abbrevia-tempi del 2021, che prevede un’intesa con Comune e Regione e un parere entro una data certa del Consiglio superiore del lavori pubblici.
L’aspetto più delicato è quello ambientale, e in particolare l’erosione costiera, tanto che l’Authority ha promosso incontri con i Comuni vicini – in testa Massa, Forte dei Marmi e Pietrasanta - per illustrare il nuovo Piano regolatore. L’altro progetto che servirà a rioganizzare e sviluppare il porto di Marina di Carrara è il waterfront, il percorso lungo-porto i cui lavori sono appena cominciati e che sarà pronto tra due anni.
Nel frattempo i traffici continuano a crescere: nel 2022 hanno segnato +60% rispetto al 2021, passando da 3,5 a 5,5 milioni di tonnellate; anche l’impatto economico delle attività portuali sul territorio è salito dai 363 milioni del 2021 (con cinquemila addetti tra diretti e indotto) a oltre 400 milioni (con settemila addetti), come indicato da una analisi dell’Irs-Istituto studi e ricerche della Camera di commercio Toscana Nord-ovest. Marmo, meccanica (in particolare quella di Baker Hughes-Nuovo Pignone) e nautica (trainata dal cantiere The Italian Sea Group) sono i principali settori che hanno alimentato i traffici. Nel primo semestre 2023 il porto di Carrara ha movimentato 2,7 milioni di tonnellate di merce, +72,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
«Il porto è cresciuto fortemente nell’ultimo decennio - afferma il presidente della Camera di commercio, Valter Tamburini - e ha tutte le potenzialità per farlo ancora attraverso il nuovo piano regolatore portuale che razionalizzerebbe le attività, separando quelle commerciali, cantieristiche e le crociere, e valorizzerebbe il rapporto con la città con la costruzione del waterfront».
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è già impegnato a seguire in prima persona l’iter del nuovo Piano regolatore portuale appena sarà adottato, e ad accelerare il via libera. «Le attività marittime stanno acquistando sempre maggiore importanza in Toscana - sostiene Giani - e per questo in settembre organizzeremo una conferenza regionale sul mare». A chi teme che il restyling del porto provochi erosione costiera (alcuni comitati sono già andati in Regione a protestare) e metta a rischio il turismo, Giani ribatte che il contrasto all’erosione costiera è stato inserito tra i progetti-bandiera del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) con lo stanziamento di 96 milioni per gli interventi.
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