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Poste: nel primo trimestre utile +9,4% a 540 milioni

Ricavi in un aumento dell’8,1% a quota 3 miliardi. L’ad Del Fante: risultati solidi, i nostri prodotti proteggono dalle turbolenza

di Laura Serafini

Poste: circa 50 milioni di euro di frodi sventate nel 2022

3' di lettura

Poste Italiane mantiene la rotta verso la crescita nel primo trimestre dell’anno. Tutte le principali voci di bilancio, approvate dal board, sono in crescita. I ricavi sono in aumento dell’8,1 per cento, a quota 3 miliardi. In salita dell’11,2 per cento il risultato operativo, a 767 milioni e, di conseguenza, in salita anche il risultato netto, che segna un progresso del 9,4 per cento, 540 milioni. In crescita anche i costi, con un progresso del 7,1 per cento, a 2,3 miliardi, per effetto delle recenti acquisizioni. Le attività finanziarie investite raggiungono i 579 miliardi.

L’ad Del Fante: i nostri prodotti proteggono dalle turbolenza

«I risultati del primo trimestre sono molto solidi e offrono una visibilità significativa sulla nostra guidance per il 2023, con una solida performance finanziaria e una generazione di redditività da parte di tutte le linee di business continuando a mantenere l'attenzione sui costi. I trend commerciali sono stati favorevoli in tutte le linee di business. I nostri clienti continuano a vedere Poste Italiane come un porto sicuro per i loro risparmi e per la maggior parte delle loro esigenze quotidiane – ha commentato l’ad, Matteo Del Fante -. I nostri prodotti finanziari proteggono i nostri clienti dalla turbolenza dei mercati durante tutto il ciclo economico, con oltre il 90% delle attività finanziarie investite protette dalle turbolenze dei mercati. I volumi del comparto B2C dei nostri pacchi sono aumentati nel contesto di un mercato stabile, mentre i ricavi della corrispondenza sono migliorati grazie alle azioni di repricing e ai servizi a maggior valore aggiunto. Nel segmento dei Servizi finanziari, la dinamica dei tassi di interesse ha favorito l’aumento del margine di interesse ricorrente e al contempo le commissioni di distribuzione del risparmio postale sono in linea con gli obiettivi dell'anno 2023. Questo è stato un trimestre particolarmente intenso per il segmento Servizi assicurativi, per l'effetto dell'adozione dell'IFRS17. Abbiamo conseguito risultati forti in un mercato sfidante, con una raccolta netta positiva di 2,1 miliardi di euro unitamente a un tasso di riscatto inferiore al 4%. Abbiamo inoltre completato l'offerta pubblica di acquisto di Net Insurance per accelerare la crescita dell'attività assicurativa nella protezione. Il segmento Pagamenti e Mobile ha registrato ancora una volta una crescita a due cifre, cogliendo appieno l'aumento dei pagamenti senza contanti in Italia, con un valore del transato in aumento del 18% rispetto all'anno precedente, sostenuto dalla forte crescita dell'e-commerce. L'offerta PosteEnergia è stata accolta molto bene dai nostri clienti, raggiungendo circa 200 mila contratti sottoscritti ad oggi. I solidi risultati dell'inizio dell'anno ci posizionano molto bene per raggiungere i nostri obiettivi per il 2023. Soprattutto, siamo impegnati a ricompensare tutti i nostri stakeholder con una performance sostenibile nel 2023 e in avanti, a iniziare con il saldo del dividendo di 0,44 euro per azione che sarà pagato il 21 giugno».

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La corrispondenza riprende fiato con il reprincing

Nel dettaglio i servizi di corrispondenza segnano una flessione dei ricavi dello 0,9 per cento, a 893 milioni, mentre cresce il risultato operativo del 57,7 per cento, a 88 milioni, e l'utile netto del 31,3%, a 41 milioni. L'aspetto singolare è che i ricavi da corrispondenza crescono di più di quelli dei pacchi: +1,9% contro +0,1%, e questo anche se i volumi della corrispondenza sono scesi del 5% mentre quelli dei pacchi sono aumentati del 17% (quelli consegnati dai portalettere). Nella nota diffusa si spiega che questo fenomeno è legato un repricing dei servizi di corrispondenza. “Il calo dei prodotti a basso margine, come la corrispondenza non registrata, è stato compensato da un aumento dei prodotti a più alto margine come la corrispondenza registrata e i servizi integrati quali le notifiche dei servizi della pubblica amministrazione».

L’aumento dei tassi spinge il margine di interesse (+30%)

Vendita di prodotti di risparmio gestito, di prodotti terzi delle banche, servizi di incasso e interessi attivi tirano la crescita dei servizi finanziari, i cui ricavi segnano un incremento del 7,9%, a 1,4 miliardi, e dell'utile netto, che sale del 9,2% a 187 milioni (+30% il margine di interesse dovuto all'aumento dei tassi di interesse).Bene i servizi assicurativi, con un aumento del 5,5% dei ricavi, a 393 milioni, anche se i ricavi del ramo danni segnano un calo del 41,8%, a 12 milioni. In aumento del 48,2% i ricavi dei servizi di pagamento, a 343 milioni. I contratti di vendita dell'energia sono stati 200mila.

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