“Povere creature!”, genialità e furbizie in un film ricco di suggestioni
Alla Mostra di Venezia è il giorno dell'attesissimo lungometraggio di Yorgos Lanthimos con protagonista Emma Stone
di Andrea Chimento
3' di lettura
Nel bene e nel male il cinema di Yorgos Lanthimos non lascia mai indifferenti e non fa eccezione il suo nuovo lungometraggio, “Povere creature!”, uno dei film più attesi del concorso della Mostra del Cinema di Venezia di quest'anno.
Cinque anni dopo “La favorita”, il regista greco torna in competizione al Lido con un'altra pellicola pronta a far discutere, a scuotere e a dividere gli spettatori.
Protagonista di questa storia ampiamente surreale è Bella Baxter, una giovane donna riportata in vita dal dottor Godwin Baxter, uno scienziato brillante e poco ortodosso. La ragazza vive sotto la protezione del suo “salvatore”, ma è desiderosa di imparare e conoscere il mondo. Attratta dalla mondanità̀ che le manca, fugge con Duncan Wedderburn, un avvocato scaltro e dissoluto, in una travolgente avventura che tocca diverse nazioni. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella cresce salda nel suo proposito di battersi per migliorare il mondo che la circonda.
Prendendo spunto dal romanzo omonimo del 1992 di Alasdair Gray, Lanthimos ha dato vita a una pellicola in cui si riconosce pienamente il suo tocco personale, tanto per le scelte formali quanto per diversi spunti di contenuto.Il controverso autore greco, che lo scorso maggio ha compiuto cinquant'anni, utilizza le sue tipiche scelte visive, efficaci nel distorcere lo sguardo dello spettatore, attraverso movimenti della macchina da presa particolarmente appariscenti e una fotografia piena di cambi di luce (il primo capitolo è in bianco e nero) e colori.
Tony McNamara
Anche la sceneggiatura, scritta da Tony McNamara (già autore del copione de “La favorita”), è ricca di tematiche che rimandano ad altri film di Lanthimos, a partire da quel senso di prigionia che si respirava in “Dogtooth”, pellicola del 2009 e ancora oggi una delle più importanti del regista.
Sensazioni differenti
Anche per i suoi continui cambi di genere e di registro, “Piccole creature!” è un prodotto che genera sensazioni differenti durante la visione. All'inizio il film arriva anche a irritare profondamente, soprattutto a causa di scelte estetiche troppo vistose che risultano spesso furbe e gratuite, mentre col passare dei minuti la narrazione si fa più godibile, divertente e incisiva nel raccontare il graduale percorso di emancipazione compiuto dalla protagonista. È un personaggio scritto davvero molto bene quello di Bella Baxter ed è anche magnificamente interpretato da Emma Stone in uno dei ruoli più importanti della sua carriera e che potrebbe portarla a essere tra le favorite alla conquista della Coppa Volpi.
Grazie anche alla sua prova, “Piccole creature!”, nei cinema dal 25 gennaio, sarà uno dei film che rimarrà di questa Mostra del Cinema di Venezia: non mancano passaggi ridondanti e momenti davvero autocompiaciuti, ma il fascino generale e la profondità concettuale di alcune sequenze lo rendono un prodotto che non si dimenticherà facilmente. Nel bene e nel male.
Una sterminata domenica
All'interno della sezione Orizzonti è invece stato presentato un altro dei titoli italiani in cartellone: “Una sterminata domenica” di Alain Parroni.Protagonisti sono tre ragazzi: Brenda, Alex e Kevin. La prima è incinta, il secondo ha appena compiuto 19 anni e sta per diventare padre, il terzo riempie la città con il suo nome. Ognuno tenta di lasciare il proprio segno nel mondo.È un anticonvenzionale racconto di formazione “Una sterminata domenica”, un film che punta (quasi) tutto sulla scrittura dei tre protagonisti: sempre connessi tra loro, i tre ragazzi si muovono tra la campagna del litorale e la città di Roma all'interno di un lungometraggio in cui il rapporto tra gli esseri umani e l'ambiente è indubbiamente fondamentale.Tra sequenze di grande intensità e momenti più acerbi e prevedibili, è una pellicola che viene mossa da un'urgenza di racconto senza dubbio tangibile ed è ricca di passaggi particolarmente coinvolgenti.
loading...