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Powell e il cerchiobottismo che lascia Wall Street senza bussola

L’attesissimo discorso del presidente della Fed delude chi sperava nella fine dei rialzi dei tassi, ma anche chi auspicava chiarezza.

di Morya Longo

(AFP)

2' di lettura

«Stiamo navigando con le stelle coperte da un cielo nuvoloso». Forse è questa frase, con cui il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha concluso il suo attesissimo discorso a Jackson Hole, che meglio di tutte fa capire perché le Borse abbiano accolto le sue parole con una sbandata: Wall Street ha più volte girato tra il segno più e il segno meno. Perché è vero che Powell ha deluso chi sperava che in qualche modo ventilasse la fine dei rialzi dei tassi: il presidente della banca centrale americana ha detto chiaramente che il costo del denaro potrebbe salire ancora negli Stati Uniti, perché l’inflazione resta troppo alta. Ma è anche vero che Powell ha fatto un discorso vago, senza dare una direzione chiara alla politica della Fed.

Insomma, non ha detto nulla che chiarisse i dubbi che il mercato aveva alla vigilia. Così il mercato ha sbandato, ha perso la bussola. Ha navigato anch’esso in un cielo con le stelle coperte dalle nuvole.

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Le chiusure in Europa parlano da sole e danno il senso della vaghezza del discorso di Powell. Milano è stata l’unica con qualche brio, chiudendo la giornata a +0,49%. Calma piatta invece per Parigi (+0,21%), Francoforte (+0,07%) e Londra (+0,07%). Mentre Wall Street ha reagito con alti e bassi tutto il pomeriggio.

Questo perché, come detto, il mercato è arrivato a questo appuntamento con grandi aspettative. Tutte deluse. Gli ultimi dati sull’inflazione (calata al 3,2%) avevano fatto sperare che la Fed potesse fermare la corsa al rialzo dei tassi, dopo 11 aumenti nel corso degli ultimi 12 meeting. Il mercato sperava che l’attuale livello dei tassi Usa (5-5,25%) potesse rappresentare il picco: magari - si ipotizzava nei giorni scorsi - la Fed avrebbe potuto tenere il costo del denaro su questo livello più a lungo di quanto atteso, senza però alzarlo ulteriormente. Insomma: il mercato sperava nella fine della grande stretta monetaria.

Powell invece ha detto che altri rialzi potrebbero arrivare. Ma più che «falco», al mercato, è parso «cerchiobottista»: la Fed non deve alzare troppo ma neppure alzare troppo poco ha detto. E soprattutto ha detto che navigherà a vista, in base ai dati economici in arrivo. Né caldo né freddo, insomma. E i mercati ne hanno preso atto.

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