Premio Nobel per la fisica ad Agostini, Krausz e L’Huillier per gli attosecondi
Ai tre studiosi il riconoscimento per le ricerche sull’ottica a femtosecondi. Che aprono a nuove tecnologie come microfabbricazione e chirurgia laser
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Il Premio Nobel per la Fisica 2023 va al francese Pierre Agostini dell’Ohio University, Usa), all’ungherese Ferenc Krausz del Max Planck Institut di Monaco di Baviera e alla franco-svedese Anne L’Huillier dell’ Università di Lund in Svezia per i «metodi sperimentali che generano impulsi di luce attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia». Lo ha annunciato la Reale Accademia Svedese delle Scienze a Stoccolma.
Secondo le motivazioni della commissione, i tre scienziati «hanno dimostrato un modo per creare impulsi di luce estremamente brevi che possono essere utilizzati per misurare i processi rapidi in cui gli elettroni si muovono o cambiano energia», fornendo «nuovi strumenti all’umanità per esplorare il mondo degli elettroni all’interno degli atomi e delle molecole. I contributi dei premiati - conclude la commissione - hanno reso possibile l’indagine su processi così rapidi che in precedenza era impossibile seguirli».
Il premio per la medicina, lunedì 2 ottobre, è stato conferito all’ungaro-americana Katalin Karikó e all’americano Drew Weissman per le scoperte che hanno consentito la creazione dei vaccini a mRna decisivi per contrastare la pandemia di Covid 19.
Lo scorso anno il Nobel per la fisica è stato vinto da tre scienziati per aver dimostrato che le mini particelle possono mantenere una connessione tra loro anche quando vengono separate. Gli annunci del Nobel proseguiranno con il premio per la chimica mercoledì 4 ottobre e quello per la letteratura giovedì 5 ottobre. Il premio Nobel per la pace sarà annunciato venerdì 6 ottobre e quello per l’economia lunedì 9 ottobre.
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