Premio Spadolini a Molinari e Pregliasco
A quaranta anni dalla nascita del primo governo laico guidato dal segretario del Pri é stato ricordato il suo impegno lungimirante in un difficile momento storico e le analogie con l'esecutivo Draghi
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Giovanni Spadolini fu “uno studioso colto e attento, che scelse di mettere le sue straordinarie doti umane e professionali al servizio dello Stato: la sua fu una stagione di importanti riforme istituzionali che ancora oggi dimostra la lungimiranza della sua esperienza politica”. Queste le parole con cui il premier Mario Draghi ha voluto ricordare la figura di Giovanni Spadolini, a quaranta anni dalla nascita del primo governo della Repubblica a guida laica, affidato all'allora segretario del Pri. Un governo che rappresentò “una svolta nella storia d'Italia. Nella storia della Repubblica mai un laico aveva guidato il governo”, ha ricordato Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Giovanni Spadolini Nuova Antologia, dopo aver letto le parole di Draghi.
L'impegno lungimirante di Spadolini
Dinanzi a un folto pubblico riunito alla Limonaia del castello Pasquini di Castiglioncello per la consegna del Premio Spadolini, giunto alla XVI edizione, é stato ricordato l'impegno lungimirante di Spadolini per il Paese, chiamato dal presidente della Repubblica Sandro Pertini alla guida del governo in un drammatico momento storico caratterizzato dal terrorismo, dalla P2, dalla crisi economica e internazionale. E si è parlato delle analogia con il governo Draghi, nato in un momento di grave crisi sanitaria ed economica.
Premiati Molinari e Pregliasco
Il premio, che si svolge sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, é andato a Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, “ per l'etica professionale e la capacità di raccontare il mondo, sintesi non comune di saggista, grande inviato e direttore di quotidiani, figura esemplare di giornalista moderno”. Stefano Folli ha ricordato l'atmosfera particolare che Spadolini seppe suscitare nella politica, nella cultura, nel giornalismo. Ha ripercorso la storia professionale di Molinari, il suo ingresso alla Voce repubblicana, la sua capacità da giovane giornalista di intervistare celebrità in tutto il mondo, le sue corrispondenze dall'estero. Il premio speciale é stato assegnato al virologo Fabrizio Pregliasco, “per le doti professionali, l'equilibrio e la dedizione infaticabile al mondo del volontariato, che lo hanno reso protagonista umano e generoso nei mesi drammatici della pandemia”.
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