Il volo per Dubai trasloca da Cagliari a Olbia. Il nodo del soggetto unico per i tre scali sardi
Critiche per la decisione presa dalle due società di gestione degli scali aeroportuali sardi Sogaer e Geasar
di Davide Madeddu
I punti chiave
3' di lettura
Le prenotazioni sono andate sotto le aspettative e il volo per Dubai trasloca da Cagliari a Olbia. La decisione, che ha suscitato parecchie contestazioni e critiche, è stata presa dalle due società di gestione degli scali aeroportuali sardi Sogaer e Geasar proprio in questi giorni.
Si cambia aeroporto
Collegamenti garantiti, quindi, ma con un cambiamento in corsa. «Nonostante gli sforzi compiuti dallo scalo cagliaritano - si legge nella nota congiunta sottoscritta dalle due società di gestione -, il vettore emiratino ha riscontrato un andamento delle prenotazioni non in linea con le aspettative e ha valutato la cancellazione dei voli da e per l’isola». Quindi una ricerca per evitare di cancellare collegamenti e quella che era stata la novità per la summer 2023. «Per non privare i passeggeri in partenza e in arrivo in Sardegna dell’opportunità di sfruttare l’ampio network di Flydubai che, anche in virtù dell’accordo di code sharing con la compagnia Emirates, offre collegamenti con le mete mondiali più ambite - proseguono le due società - si è dunque avviato un tavolo di confronto tra gli aeroporti di Cagliari e di Olbia consentendo di mantenere la Sardegna nel network di Flydubai: il primo collegamento intercontinentale di linea mai operato in Sardegna che sarà disponibile dall’Aeroporto di Olbia e non dallo scalo di Cagliari».
Serve un sistema forte
La soluzione, come sottolineano le due compagnie, fa emergere anche la necessità per il sistema aeroportuale aereo di avere un sistema forte. Argomento che si ricollega alla discussione in corso, relativa proprio all’ipotesi di soggetto unico per i tre aeroporti sardi. «Aver scongiurato il più che concreto rischio di perdere, a vantaggio di altri scali italiani o esteri, la prima rotta intercontinentale di linea dell’isola, e averlo fatto con uno sforzo congiunto dei due principali aeroporti sardi, dimostra in maniera evidente la necessità di coesione all’interno del sistema aeroportuale della Sardegna - proseguono Sogaer e Geasar -. Il contesto attuale del trasporto aereo è connotato da importanti sfide legate alla situazione geopolitica globale e dalla crescente ipercompetitività di scali e vettori. La Sardegna non può, dunque, rimanere vittima di particolarismi e disperdere energie e risorse in azioni individuali con limitate possibilità di successo».
Mettere a sistema i tre scali
Da qui la necessità di trovare soluzioni e costruire quella che è stata definita la rete dei trasporti. « Mettere a sistema le tre realtà aeroportuali sarde e dotarle di una strategia comune appare l’unica soluzione percorribile, l’unico modo per esaltare le caratteristiche specifiche di ogni scalo e del suo territorio in una logica di sistema finalizzata a garantire comunque un vantaggio per tutto il territorio Regionale - concludono le compagnie -. Fronteggiare in maniera efficace la concorrenza di altri scali nazionali e internazionali è una sfida che i tre aeroporti sardi devono necessariamente affrontare uniti».
L’attacco di Federalberghi e Confcommercio
Nello scenario non mancano le polemiche. A prendere posizione, parlando di «scippo al capoluogo sardo» e « schiaffo alla Regione e alla Camera di Commercio di Cagliari-Oristano» sono i presidenti di Confcommercio e Federalberghi del Sud Sardegna Alberto Bertolotti e Fausto Mura. «Perdendo il collegamento con Dubai, la Sardegna tutta perde definitivamente un ponte annuale con gli Emirati - scrivono i due presidenti -. Trasferirlo a Olbia renderà la connessione, inevitabilmente, stagionale ed episodica». Non solo: «Dopo 5 anni di lavoro preparatorio, il volo diretto per Dubai - aggiungono - diventa una chimera, con buona pace del più grande scalo isolano, che serve oltre due terzi della popolazione e che è l'unico scalo strategico della Sardegna».
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