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Due presenze d’eccezione quest’anno al Festival dell’economia di Trento, due giovani leve della Scuola del Comitato centrale del Partito comunista cinese e dell’Accademia nazionale di governance, Xion Jie e Yuan Hui, che dialogheranno con l’ex ministro Giovanni Tria il 25 maggio sui temi della governance nell’economia e nella finanza di Pechino, insieme a Peter Jurgen e Phil Midland.
Tetragona nelle sue certezze, a cominciare da quella che fa leva sulla centralità del Partito, la Cina è alla ricerca di un posto nella geografia della nuova globalizzazione e vuol farlo a modo suo.
Grandi ambizioni e traiettorie riformiste si intrecciano costantemente con l’obiettivo iscritto nella Costituzione già dal 2012 e puntato al 2049, anno del primo centenario della nascita della Repubblica popolare cinese: la costruzione di un moderno Paese socialista prosperoso, forte, democratico, culturalmente avanzato e armonioso.
Il 27 maggio invece a un panel di esperti italiani e cinesi, rappresentanti delle istituzioni, dell’Accademia e del privato, sarà chiesto di immaginare, ognuno nel suo ambito, che Cina sarà quella del 2049.
GIOVEDÌ 25 MAGGIO
La Cina e la nuova globalizzazione
I protagonisti: Yuan Hui e Xion Jie (professori della scuola del Comitato centrale del Partito Comunista cinese, Accademia nazionale di governance), Peter Jungen (Chairman, Peter Jungen Holding GmbH), Phil Midland (president, Ihs International Llc, president Strategic Renaissance 21Isea), Giovanni Tria (Università di Roma Tor Vergata)
SABATO 27 MAGGIO
Che Cina sarà nel 2049
I protagonisti: Li Bin (ministro consigliere per gli affari economici e commerciali dell’Ambasciata cinese in Italia), Mario Boselli (presidente Italy China Council Foundation), Plinio Innocenzi (coordinatore Comitato scientifico Mondo Cinese), Yan Lan (direttore generale China Construction Bank Europe), Giuliano Noci (prorettore Politecnico di Milano) Rita Fatiguso (Il Sole 24 Ore)
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