Presidi, liquidati gli stipendi di settembre con l’incremento della posizione di parte variabile
Valditara: «Abbiamo mantenuto la promessa. Un segnale d'attenzione del ministero per una categoria che svolge un ruolo fondamentale all'interno del sistema scolastico»
di Redazione Scuola
1' di lettura
Il ministero dell'istruzione e del merito, su indicazione del ministro Giuseppe Valditara, all'interno di una preziosa e fattiva collaborazione istituzionale con il Mef, ha lavorato per fare sì che già nel cedolino di settembre (data di inizio del nuovo anno scolastico) fossero accreditati ai dirigenti scolastici gli stipendi con gli aumenti previsti dal Ccni, firmato in via definitiva nel mese di luglio, per l'anno scolastico 2023/2024.
Si tratta di una vera novità in quanto per la prima volta dall'introduzione dell'autonomia scolastica, dopo oltre venti anni di ritardi ed inefficienze, il 70% dei dirigenti scolastici (pari a 4.899 unità) percepirà da oggi la retribuzione allineata all'anno di riferimento, e in gran parte con importi incrementati in misura rilevante, già nel mese di avvio dell'anno scolastico. Il restante 30% dei dirigenti, che hanno avuto un nuovo incarico quest'anno, vedrà l'adeguamento dello stipendio al Ccni a partire dal mese di ottobre.
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