Presunti fondi Lega: appunti sul denaro ottenuto per il silenzio nel bagaglio di Sostegni
Luca Sostegni, il presunto prestanome nel caso Lombardia Film Commission, è stato interrogato dai pm di Milano. Il gip: acquisto immobile da parte di Lombardia Film ha «natura sostanzialmente appropriativa»
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Filtrano alcuni particolari dopo l’interrogatorio-fiume a Luca Sostegni, il presunto prestanome nel caso Lombardia Film Commission sui fondi alla Lega. All’interno dei bagagli di Sostegni i finanzieri hanno trovato, oltre ai biglietti per bus e aereo con cui voleva scappare in Brasile, «un appunto manoscritto» con su scritto: «25.000 (5.000) - mercoledì 15 Euro 7.000 - rimanenza 18.000 - a partire dal 20 settembre ogni 20 gg circa». Sostegni faceva i conti dei soldi ottenuti e da avere in cambio del suo silenzio, si legge nell'ordinanza del gip di Milano Giulio Fanales. Il 9 giugno scorso, lo stesso Sostegni «spiegava telefonicamente» a Michele Scillieri, suo 'dominus', «come non comprendesse la ragione per la quale» Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, commercialisti vicini alla Lega, «preferissero, per risparmiare 'pochi soldi', fare 'scoperchiare il pentolone, che può fargli danni assurdi'», scrive ancora il gip Fanales.
Il gip: acquisto immobile da parte di Lombardia Film ha «natura sostanzialmente appropriativa»
L'operazione che portò la Lombardia Film Commission a comprare a prezzo gonfiato un immobile ha «natura sostanzialmente appropriativa, concretizzando di fatto l'impossessamento» da parte dell'allora presidente Alberto Di Rubba, commercialista e ex revisore contabile della Lega, «e dei suoi sodali, del capitale giacente sul conto della fondazione, vincolato alla destinazione pubblicistica e versato alla società Immobiliare Andromeda», gestita da Michele Scillieri, scrive ancora Fanales.
Sostegni resta in carcere
Nel frattempo, Fanales ha deliberato che Sostegni deve restare in carcere, convalidando il fermo e disponendo la custodia cautelare come richiesto dall'aggiunto Eugenio Fusco e dal pm Stefano Civardi. Sostegni è accusato di peculato, estorsione e l'inchiesta vede indagati anche 3 commercialisti vicini alla Lega.
L’interrogatorio
Luca Sostegni, il presunto prestanome nel caso Lombardia Film Commission, è stato interrogato per almeno quattro ore dai pm di Milano, dopo l'interrogatorio con il gip, e avrebbe fatto ammissioni sui fatti contestati. A quanto si è appreso, i fatti relativi alla presunta estorsione per ottenere denaro in cambio del suo silenzio, li avrebbe qualificati non come estorsivi. «C'è il segreto istruttorio, c'è un'indagine in corso ad ampio respiro», ha risposto l'avvocato Daniela Pulito a chi gli ha chiesto se Sostegni abbia parlato di soldi alla Lega.
«Sono state rese dichiarazioni al gip e ai pm e ha risposto alle domande, noi ci siamo opposti alla richiesta di custodia cautelare della Procura», ha spiegato il legale Pulito fuori dal carcere di San Vittore. Dopo l'interrogatorio col gip di stamani, ha chiarito l'avvocato, i pm «hanno chiesto di interrogarlo». A chi gli ha domandato se Sostegni abbia parlato dei suoi rapporti con i commercialisti vicini alla Lega, il difensore ha chiarito: «C'è un'indagine ad ampio respiro, è normale siano state poste domande». Le è stato domandato anche se i pm abbiano chiesto al presunto prestanome di una sua eventuale conoscenza con Matteo Salvini e il difensore ha replicato: «Non è domanda a cui posso rispondere, se e qualora gli fosse stato chiesto non potrei rispondere». Sostegni, ha aggiunto il legale, «aveva una vita tranquilla in Brasile, è scosso e turbato dalla vicenda».
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