Prezzi delle case, 2023 ancora in crescita ma cresce il divario nord-sud
Secondo Immobiliare.it, l’incremento maggiore è atteso a Genova, ma la più cara resta Milano, dove i valori medi hanno superato, in città, i 5300 euro al mq anche grazie alla nuova metro M4 e ai diversi progetti di rigenerazione urbana
di Davide Madeddu
2' di lettura
La previsione è positiva. E per il 2023 del mercato immobiliare si ipotizza una crescita, in un panorama in cui resta la contrapposizione tra nord e sud e spicca, con la percentuale più alta, la migliore performance di Genova. A tracciare questo scenario è l’analisi, tra 12 principali città della penisola, in cui si prevede l’andamento del prezzo al metro quadro nel prossimo anno, realizzata da Immobiliare.it Insights, la business unit specializzata in studi di mercato di Immobiliare.it.
Genova in testa, Palermo fanalino di coda
Il rialzo maggiore fa spiccare Genova con un più 4,5%, seguito da Bologna con un più 3,9% e Verona con un più 3,2 per cento. Continua anche la crescita e la corsa di Milano per cui si prevede una incremento del 2,9 per cento. Trend sempre positivo ma con dati più bassi anche a Torino dove la crescita viene ipotizzata dell’1,5 per cento. Viaggia con il segno negativo invece Napoli dove la curva andrà a segnare un - 1,5% e Palermo con un
- 1 per cento.
«Le previsioni parlano di un mattone che manterrà la traiettoria dei prezzi in crescita anche per il 2023 – dice Carlo Giordano, board member di Immobiliare.it –. Le grandi città italiane, termometro della salute del mercato immobiliare del nostro Paese, vivranno una crescita dei costi medi abbastanza omogenea, da cui rimane tuttavia escluso il Sud che invece fatica a ritrovare la spinta per uscire da una situazione di stagnazione anche nei suoi grandi centri».
Salgono i prezzi calano le transazioni
Per il manager è inoltre ipotizzabile che l'aumento dei prezzi possa andare di pari passo con una diminuzione delle transazioni. «Se il 2022 è stato un anno eccezionale, con un totale di compravendite che si attesta attorno a 770mila, il prossimo anno si prefigura come più complesso – aggiunge Giordano –. Infatti, sulla quota parte di potenziali acquirenti già di per sé inferiore rispetto al 2022, peseranno anche le forti incertezze economiche del periodo, che contribuiranno a raffreddare l'onda emotiva che ha investito il concetto di acquisto della casa negli ultimi anni».
Quanto ai prezzi, si parte da un minimo di circa 1.200 euro al metro quadrato a Catania per arrivare a oltre 5 mila euro al metro quadro a Milano. Nello specifico il centro meneghino manterrà il suo primato di città più cara, con un prezzo al metro quadro che sfonderà il tetto dei 5.300 euro: un risultato superiore di circa 150 euro al metro quadro rispetto alla situazione attuale. A Genova dove la percentuale di crescita è la più alta, l’aumento si traduce in circa 70 euro al metro quadro, passando quindi da passando da 1.602 a 1.674 euro. A Bologna si supereranno i 3.400 euro a metro quadro, mentre a Napoli il costo a metro quadro passerà da 2.737 euro a metro quadro a 2.696. Costi in calo quindi anche a Palermo dove acquistare potrebbe essere vantaggioso. Il costo passerà da 1.323 euro a 1.310.
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