Case, prezzi in calo solo in Italia nei prossimi due anni
Secondo l’agenzia di rating, le quotazioni in Europa continueranno a crescere nel prossimo biennio, ma a un ritmo minore di quello riscontrato finora. Unica eccezione l’Italia, dove le previsioni sono ancora negative.
di Emiliano Sgambato
2' di lettura
In Europa rallenta la corsa dei prezzi delle case, in Italia non è mai partita. La conferma della difficoltà del mercato residenziale italiano – almeno sul fronte delle quotazioni, mentre su quello delle compravendite il segno è positivo da diversi anni – arriva da un report di Standard and Poor's, che prevede come «i prezzi delle case nel prossimo biennio continuino a crescere seppure a un passo più lento di quello tenuto fino ad ora».
Fanalino di coda è l’Italia che tra i dieci mercati immobiliari coperti dall’agenzia di rating «sarà il solo a sperimentare un calo dei prezzi quest’anno e nel 2020», con cali rispettivamente dello 0,9% e dello 0,4%. Con il segno più che dovrebbe tornare solo dal 2021.
Tra i mercati invece più in salute il report segnala Portogallo (+8% nel 2019) , Olanda (+6,5%), Spagna (+5,5%) e Germania (+5,3%).
Variazione % anno su anno
Quello ribadito da S&P è un calo che segue i segni meno già registrati nell’ultimo decennio – con intensità decrescente e una sostanziale stagnazione che dura ormai da qualche anno, e dove non mancano piazze in controtendenza come ad esempio Milano – con una deprezzamento medio del valore nominale degli immobili che si aggira attorno al 20-25%.
Le rilevazioni Istat (i dati sul secondo trimestre sono attesi per giovedì 26), fanno registrare un calo di oltre il 17% dal 2010 . Ma l’anno in cui inizia la serie storica dell’istituto di statistica, appunto il 2010, è successivo alla crisi immobiliare “post Lehman Brothers”; e successivo, è bene non dimenticarlo quando si parla di trend dei valori immobiliari, al boom che si è registrato in Italia nei primi anni Duemila.
Tornano al report, secondo S&P a frenare il mercato della casa è «l’indebolimento dell’economia», che viene solo parzialmente compensato dalla politica monetaria accomodante della Bce e delle altre banche centrali che dovrebbero mantenere i tassi bassi più a lungo.
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Caso a parte è la Gran Bretagna, con Londra che nell’ultimo decennio ha macinato record di rialzi delle quotazioni: l’incertezza sulla Brexit «sta rallentando l’attività – notano da S&P – e l’espansione dei prezzi delle case», che non dovrebbero crescere quest'anno per poi riprendersi nel prossimo biennio. Tuttavia in caso di 'No-deal' S&P prevede «un calo significativo» di valori.
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