Immobiliare & locazioni

Prima dell’attacco, moltiplicate le ricerche di case in affitto in Italia dall’Ucraina

Tra gennaio e febbraio (nelle settimane precedenti all’invasione), Idealista rileva un incremento di ricerche di locazione in Italia dal Paese del +145% rispetto allo steso periodo del 2021. Quasi +20% le ricerche sul portale di Immobiliare.it

di Laura Cavestri

(FOTOGRAMMA)

3' di lettura

Prima che esplodesse la guerra – quando la tensione era già nell’aria ma se ne ignorava l’effettiva tragica portata – le ricerche di alloggi in affitto in Italia, effettuate dall’Ucraina, sono aumentate in modo significativo – tra i mesi di gennaio e febbraio 2022 – salendo del 145% rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2021 e del 281% in più rispetto al 2020, poche settimane prima dell’inizio della pandemia. A effettuare la rilevazione è Idealista, il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.

«Questo picco delle ricerche – ha spiegato Vincenzo de Tommaso, responsabile dell’Ufficio Studi di Idealista – sembra indicare come molte persone avessero iniziato a pianificare la loro partenza dall’Ucraina ben prima dell’inizio della minaccia russa e mostra l’importanza che avrà anche l'Italia nell’accoglienza dei cittadini ucraini nonostante sia geograficamente lontana dai confini della guerra».

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Le province dove si è concentrata la ricerca secondo Idealista

Le province in cui gli ucraini hanno concentrato maggiormente le loro ricerche di alloggi in affitto sono Roma (17,1%) e Milano (14,4%). Seguono, più staccate, Napoli (5,9%), Firenze (3,2%), Foggia (3%), Venezia (3%), Palermo (2,8%) e Genova (2,4 per cento). La pressione della domanda si distribuisce in maniera piuttosto diffusa sul territorio nazionale, con altre 17 province che rappresentano almeno l’1% delle ricerche totali, in una forbice che va dall’1,8% di Torino e Caserta, all’1% di Padova e Verona.
Gli aumenti delle ricerche di affitto dall’Ucraina accomunano tutti i mercati dell’Europa meridionale dove Idealista è presente. La variazione maggiore rispetto a un anno fa si è verificata in Portogallo, dove l’aumento delle ricerche ha toccato l’855%, mentre in Italia si è “fermata” al 145 per cento. «Se si cumulano invece – ha detto ancora de Tommaso – le ricerche effettuate dagli utenti ucraini nei 3 paesi, il Portogallo rappresenta il 44% del totale, seguito dalla Spagna, con il 35%, e dall’Italia con il 21 per cento».

Gli aumenti anche per Immobiliare.it

Non solo Idealista ha rilevato l’incremento. Anche Immobiliare.it ha rilevato, sul suo portale, nel periodo dal 1 gennaio 2022 al 23 febbraio 2022 un aumento delle ricerche di immobili dall’Ucraina verso l’Italia del 17,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una piccola annotazione in merito: si tratta di un dato globale, che quindi non riguarda solo l’affitto ma tutte le ricerche effettuate sul portale. Le prime tre città su cui si sono concentrate le ricerche degli ucraini in Italia nel periodo considerato sono state Roma (9,3%), Genova (5,6%) e Milano (3,5 per cento). Sul fronte delle sole ricerche di locazione dall’Ucraina, Immobiliare.it ha rilevato la prevalenza di Roma (20,3%), Milano (7,4%) e Novara (3,9 per cento). Questo, ovviamente, non si traduce in un corrispondente aumento di contratti di affitto, ma dà una tendenza delle mete verso cui una quota della popolazione, allarmata dalle avvisaglie di tensione, stava orientando la possibilità di uscire dal Paese (spesso per la presenza di familiari già integrati e attivi nella società italiana o di una comunità di connazionali capace di fare da catalizzatore).

Gli ucraini in Italia

Con 236mila presenze, la comunità ucraina in Italia è la più grande d’Europa. Nel nostro paese è al 4° posto tra le nazionalità degli oltre 5 milioni di stranieri che regolarmente soggiornano nel nostro Paese, dopo quelle di Albania, Marocco e Cina. Una presenza stabile dall’inizio degli anni 2000, tanto che ormai nel 77% dei casi i cittadini ucraini hanno un permesso di soggiorno di lungo periodo, mentre i nuovi ingressi sono soprattutto ricongiungimenti familiari. A differenza delle altre comunità, quella ucraina è costituita in netta maggioranza da donne, che sono circa l’80% degli ucraini presenti in Italia.

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