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Prima frenata sul lavoro, in calo anche i contratti stabili

Il mercato inizia a risentire della frenata economica e delle previsioni incerte per i prossimi mesi

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

Dopo sette mesi di crescita consecutiva arriva la prima frenata del mercato del lavoro, che risenta della congiuntura economica non brillante. A luglio, ha segnalato l’Istat, nella nota mensile con dati provvisori appena diffusa, si sono registrati -73mila occupati, e a calare sono anche i rapporti a tempo indeterminato, -7mila unità. Continua la contrazione dei contratti a termine, oltre 60mila in meno in un mese, e considerando il periodo in considerazione (piena estate, con i servizi a caccia di personale) non è una buona notizia. Così come non è un buon segnale che il segno meno abbia riguardato uomini e donne, dipendenti e autonomi, e abbia coinvolto solamente i 25-49enni, vale a dire la forza centrale del lavoro. Il tasso di occupazione è sceso al 61,3% (-0,2 punti).

Pesano le incertezze

Sono salite le persone in cerca di lavoro (+1,9%, pari a +37mila unità), con il tasso di disoccupazione totale che è arrivato al 7,6% (+0,2 punti ), mentre quello giovanile è sceso al 22,1% (-0,2 punti). In un mese sono cresciuti anche gli inattivi, +14mila unità. Probabilmente c’è stata un po di attivazione in più, ma tutto questo non è sfociato in rapporti di lavoro. Insomma il mercato del lavoro inizia a risentire della frenata economica e delle previsioni incerte per i prossimi mesi.

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Sull’anno numeri positivi

Nel confronto più ampio la fotografia è comunque positiva. Confrontando il trimestre maggio-luglio 2023 con quello precedente (febbraio-aprile 2023) l’Istat ha registrato un aumento del livello di occupazione pari allo 0,5%, per un totale di 119mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -64mila unità) e degli inattivi (-0,5%, pari a -69mila unità). Il numero di occupati a luglio 2023 ha superato quello di luglio 2022 dell’1,6% (+362mila unità). L’aumento ha coinvolto uomini, donne e tutte le classi d'età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa. Rispetto a luglio 2022 sono diminuiti sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,8%, pari a -76mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,9%).


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