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Bucci, Lagalla e Biondi (centrodestra) vincono a Genova, Palermo e L’Aquila. Tommasi in testa a Verona

La coalizione Pd -M5S vince al primo turno a Lodi, Padova e Taranto

di Andrea Gagliardi

Aggiornato il 14 giugno 2022, ore 10.19

Amministrative, chi vince e chi perde

3' di lettura

Sindaci di centrodestra a Genova, Palermo e L’Aquila già al primo turno. Ballottaggi a Verona (Tommasi-Sboarina) e Parma con il centrosinistra in vantaggio e a Catanzaro con avanti il centrodestra. 13 ballottaggi nelle 26 città capoluogo al voto (in vantaggio in 5 casi il centrodestra, in 7 il centrosinistra e in 1 in candidato civico), 9 i candidati di centrodestra eletti al primo turno, (a cui si può aggiungere Messina, doveha vinto il candidato di una lista civica che fa riferimento al centrodestra), 3 quelli di centrosinistra. Cambiano colore Belluno (da civica al centrodestra), Lodi e Taranto (dal centrodestra al centrosinistra). Il Pd è la lista più votata con il 17,2%, davanti a Fratelli d’Italia al 10,3%, che supera la Lega ferma al 6,7% e Forza Italia al 4,6%. Spicca in negativo il dato del M5s, che raccoglie solo il 2,1%. È la fotografia del voto di domenica 12 giugno alle elezioni amministrative in 971 Comuni.

Centrodestra vince al I turno a Genova, Palermo, L'Aquila

A Genova il sindaco uscente Marco Bucci, sostenuto dal centrodestra e da Iv, vince al primo turno con il 55,5%. Lo sfidante Ariel Dello Strologo, avvocato e presidente della comunità ebraica della città, appoggiato dal “campo largo” di centrosinistra (dal Pd al M5s), si ferma al 38,1%. A Palermo in base alla legge elettorale basta superare il 40% per evitare il ballottaggio. Qui l'ex rettore ed ex assessore regionale Roberto Lagalla (Lega, FdI e Fi) - a spoglio ancora in corso è al 48%%. Vince anche lui al primo turno. Franco Miceli, presidente dell'ordine degli architetti, sostenuto da Pd e M5s si ferma al 29,3%. Vittoria al primo turno per il centrodestra anche a l'Aquila dove il primo cittadino uscente Pierluigi Biondi (Fratelli d'Italia) arriva al 54,4%. Al secondo poesto Americo Di Benedetto consigliere regionale abruzzese della lista Legnini Presidente, a capo di tre liste civiche di area centrosinistra con il 23,8%, La candidata del Pd Stefania Pezzopane (appoggiata dal Pd è terza con il 20,6%

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Vittoria al primo turno per il centrodestra anche a La Spezia con Pierluigi Peracchini (53,5%), a Pistoia con Alessandro Tomasi (51,5%), ad Asti con Maurizio Rasero (55,7%), a Rieti con Daniele Sinibaldi (52,2%), a Belluno con Oscar De Pellegrin (50,7%) e a Oristano con Massimiliano Sanna (54,2%).

Centrosinistra vince al I turno a Lodi, Taranto Padova

Il centrosinistra allargato al Movimento 5 Stelle riconquista Lodi strappandola alla Lega. Al primo turno Andrea Furegato, 25 anni appena, batte la sindaca uscente Sara Casanova con il 59% dei consensi. Vittoria al primo turno anche a Taranto per l’ex sindaco Rinaldo Melucci, sostenuto da tutto il centrosinistra, che raccoglie il 60,6% dei voti. Al secondo posto si attesta Vincenzo Musillo, candidato del centrodestra, con il 29,8% dei voti. Padova si conferma roccaforte del centrosinistra in Veneto. Il sindaco uscente Sergio Giordani fa il bis in scioltezza (58,4%), riconfermandosi al primo turno e lasciando a diverse lunghezze di distanza l’avversario del centrodestra, Francesco Peghin (33,5%)

Ballottaggi: centrosinistra in vantaggio a Verona e a Parma

Si va al ballottaggio a Verona tra l’ex calciatore Damiano Tommasi e il sindaco uscente Federico Sboarina. Tommasi, sostenuto dal centrosinistra, è al 39,8%, Sboarina (Fdi e Lega), è al 32,7/%. Più indietro Flavio Tosi (Forza Italia e Iv) al 23,9%. A Parma, invece, Michele Guerra (delfino di Federico Pizzarotti) sostenuto anche dal Pd (che ha siglato un'alleanza con “Effetto Parma”, il movimento civico fondato da Pizzarotti dopo la sua uscita dal M5s) parte in vantaggio con il 44,2% per il ballottaggio con l'ex sindaco di centrodestra Pietro Vignali (sostenuto da Fi e Lega ma non da Fdi) fermo attorno al 21,2%. A Catanzaro Valerio Donato (appoggiato da Forza Italia e Lega, ma non da Fdi) è invece in vantaggio (43,8%) su Nicola Fiorita (31,9%) alla guida di una coalizione larga di centrosinistra che va dal Pd a De Magistris ai 5 Stelle a Leu.

Si va al ballottaggio anche a Monza, Barletta, Frosinone, Gorizia (in vantaggio il candidato di centrodestra), Alessandria, Piacenza, Lucca, Como, Cuneo (in vantaggio il candidato di centrosinistra, Viterbo (in vantaggio il candidato civico)

In partenza 16 capoluoghi centrodestra e 4 centrosinistra

Il primo turno delle amministrative ha riguardato 971 comuni, di cui 829 con popolazione pari o inferiore a 15mila abitanti e 142 sopra i 15mila abitanti. In questi ultimi il sistema elettorale prevede il ballottaggio nel caso in cui nessun candidato superi il 50% dei voti al primo turno. In particolare, sono chiamati al voto 22 capoluoghi di provincia e 4 di regione. Tra i capoluoghi, 16 avevano una amministrazione uscente di centrodestra (Alessandria, Asti, Catanzaro, Como, Frosinone, Genova, Gorizia, L’Aquila, La Spezia, Lodi, Monza, Oristano, Piacenza, Pistoia, Rieti e Verona), 4 di centrosinistra (Cuneo, Lucca, Padova e Palermo), 2 sono governati da coalizioni civiche (Belluno e Parma), mentre 4 sono quelli commissariati (Barletta e Taranto dopo un voto di sfiducia, Messina e Viterbo a causa delle dimissioni del sindaco).

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