Netanyahu, «ogni membro di Hamas è un uomo morto». Turchia tratta per gli ostaggi. I terroristi: «Liberata una donna e due bimbi»
I punti chiave
Hamas, liberata una donna e due bambini
Una donna israeliana e i suoi due figli tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza sono stati liberati, si legge in un comunicato diffuso dal braccio armato degli islamisti. “Una colona israeliana e i suoi due figli sono stati rilasciati dopo essere stati detenuti durante gli scontri”, hanno detto in un comunicato le Brigate Ezzedine al-Qassam.
Biden, Hamas è il male puro
“Hamas è il male puro, non sono solo terroristi”. Lo ha detto Joe Biden ad un incontro con i leader delle comunità ebraiche alla Casa Bianca. L’attacco contro Israele “non è stato solo odio è stata crudeltà”, ha sottolineato il presidente americano ricordando che la strage di oltre 1.000 israeliani è stata la peggiore per il popolo ebraico dall’Olocausto.
Netanyahu, ’ogni membro di Hamas è un uomo morto’
“Ogni membro di Hamas è un uomo morto”. Lo ha dichiarato durante un discorso al Paese il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, spiegando che nell’attacco di sabato il gruppo terroristico palestinese ha decapitato e bruciato vive delle persone e violentato delle donne. Netanyahu ha quindi definito “fondamentale” il sostegno degli Stati Uniti per la lotta di Israele.
Hamas, Kamala Harris: ’terrorismo estremo’
Un “atto di terrorismo estremo”. Sono le parole usate dalla vicepresidente Kamala Harris nel suo primo commento pubblico sull’attacco a Israele. “Non c’è neanche bisogno di dirlo, sono indignata da quanto è accaduto. Un estremo atto di terrorismo che va condannato in termini chiari. Non c’è giustificazione per il terrorismo”, ha detto Harris. (ANSA).
Manifestazione pro-palestinese a Manchester, 4 arresti
Quattro persone sono state arrestate per disturbo della quiete pubblica durante una manifestazione pro-palestinese a Manchester. La polizia della città britannica ha riferito che i sospettati sono stati presi in custodia perché le loro azioni “avevano il potenziale di causare disordini in un evento altrimenti pacifico”. “Non sono stati arrestati per aver sostenuto la Palestina”, hanno chiarito le forze dell’ordine, secondo quanto riferito Sky News. La polizia ha aggiunto di comprendere che “i membri delle comunità di Manchester sono devastati dal conflitto in corso in Medio Oriente e che le persone hanno il diritto di esprimere il proprio sostegno sia a Israele che alla Palestina”.
Zelensky vuole recarsi in visita in Israele
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrebbe espresso l’intenzione di recarsi in visita in Israele per mostrare solidarietà al governo di Tel Aviv, mentre si avvicina l’inizio dell’operazione di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito Axios, citando funzionari ucraini e israeliani, secondo i quali l’ufficio di Zelensky avrebbe inviato una richiesta ufficiale all’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, chiedendo di coordinare una visita. Le fonti hanno precisato che le discussioni sarebbero ancora a livello preliminare e che non sarebbe stata ancora ipotizzata una data per la visita.
Ministra Interno Gb, ’sventolare bandiera palestinese può essere illegale’
Sventolare una bandiera palestinese per le strade del Regno Unito “potrebbe non essere legale” se viene fatto per mostrare sostegno ad atti di terrorismo. Lo ha indicato la ministra dell’Interno britannica, Suella Braverman, in una lettera inviata ai capi della polizia di Inghilterra e Galles nella quale ha esortato gli agenti a usare “tutta la forza della legge” contro le manifestazioni di sostegno a Hamas dopo il suo attacco senza precedenti contro Israele. “In un momento in cui i terroristi di Hamas massacrano civili e prendono in ostaggio i più vulnerabili (compresi anziani, donne e bambini), possiamo tutti riconoscere l’effetto straziante che l’esposizione dei loro loghi e bandiere può avere sulle comunità”, ha scritto Braverman.
Terzo cittadino italiano disperso era al rave
Il terzo cittadino italiano dispero si trovava al rave di Reim, nel sud di Israele, non lontano dalla Striscia di Gaza, attaccato dall’organizzazione militare palestinese.
Si tratta di Nir Forti. Il titolare della Farnesina ha fatto sapere che la notizia è arrivata al ministero su segnalazione dei genitori. “Ho parlato con la famiglia e ho garantito loro la massima assistenza”, ha rimarcato.
Usa, lavoriamo a corridoi da Gaza per civili
Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato che gli Stati Uniti stanno lavorando “attivamente” con Israele ed Egitto per creare dei corridoi che assicurino l’uscita di civili da Gaza. Lo riporta The Times of Israel. “Sosteniamo il passaggio sicuro dei civili. I civili non sono responsabili di ciò che ha fatto Hamas. Non hanno fatto nulla di male e noi continuiamo a sostenere il loro passaggio sicuro”, ha detto Kirby.
Zaki: poca attenzione sui palestinesi uccisi per anni
“Non posso essere a favore di nessuna uccisione di civili. Per altro verso sento che non stiamo puntando l’attenzione sull’alto numero di palestinesi uccisi per anni e bombardati negli ultimi giorni a ogni ora. Nessuno vi sta prestando attenzione. Dovremmo essere concentrati sui civili di entrambe le parti. Un mio caro amico è un docente di un’università palestinese e ha perso dieci familiari”. Lo afferma Patrick Zaki, intervistato dal Tg1 a proposito degli attacchi di Hamas in Israele. “Quando guardiamo cosa sta accadendo - aggiunge - non dobbiamo dimenticare il contesto, cosa è accaduto negli ultimi anni e come si è arrivati a questo punto”.
Usa: al momento nessuna prova su coinvolgimento diretto dell’Iran
“Riconosciamo che c’è complicità vista la relazione di lunga data fra Iran e Hamas, ma non abbiamo visto ancora nessuna prova” del coinvolgimento diretto di Teheran nell’attacco a Israele. Lo afferma il portavoce del consiglio della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
Fazzolari: «Timore attentati? Allerta alta, ma governo subito attivo»
“Dal primo momento Meloni e i ministri competenti si sono attivati, hanno avuto un incontro con la nostra intelligence e rafforzato tutti i sistemi di sicurezza nei posti sensibili. L’allerta è alta, non abbiamo segnali di preoccupazione maggiore dei giorni passati ma non per questo il governo non si è immediatamente attivato”. Lo puntualizza il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, nella puntata di Porta a Porta che verrà trasmessa questa sera.
Usa: «Non sappiamo né le condizioni né dove sono gli ostaggi»
“Non sappiamo dove sono e in che condizione sono gli ostaggi” presi da Hamas. Lo afferma il portavoce del consiglio della Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, sottolineando che sugli ostaggi gli Stati Uniti stanno parlando con Israele e altri alleati nella regione, come il Qatar.
Sospetta infiltrazione terroristi a Sderot, residenti nei rifugi
Residente nei rifugi a Sderot a causa di una presunta infiltrazione di terroristi nella città nel sud di Israele. Lo scrivono i media israeliani, che parlano di colpi d’arma da fuoco a Sderot, dove si è recato in visita il presidente Isaac Herzog.
Milano, manifestazione con bandiere israeliana e iraniana
A Milano è in corso una manifestazione pro Israele sugli scontri nella striscia di Gaza. Tra le bandiere presenti davanti al Castello Sforzesco svetta anche quella iraniana. Si tratta della bandiera con il leone d’oro, utilizzata in Iran prima della rivoluzione.
Stoltenberg (Nato): mi aspetto risposta proporzionata da Israele
“Israele ha il diritto di difendersi da questo tipo di attacchi. Quindi mi aspetto anche che, ovviamente, le risposte israeliane saranno proporzionate. E’ importante fare tutto il possibile per prevenire la perdita di vite civili innocenti”. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine del primo giorno di ministeriale Difesa dell’Alleanza. “Penso anche che un messaggio importante è che qualsiasi nazione o organizzazione ostile a Israele non dovrebbe cercare di sfruttare la situazione”, ha aggiunto.
Onu chiede accesso umanitario senza ostacoli a Gaza
“Occorre consentire l’ingresso a Gaza di beni essenziali salvavita tra cui carburante, cibo e acqua. Abbiamo bisogno di un accesso umanitario rapido e senza ostacoli adesso”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Il personale delle Nazioni Unite sta lavorando 24 ore su 24 per sostenere la popolazione di Gaza e mi rammarico profondamente che alcuni dei miei colleghi abbiano già pagato il prezzo più alto”, ha aggiunto, sottolineando che circa 220.000 palestinesi si stanno ora rifugiando in 92 strutture dell’Unrwa in tutta Gaza.
Stoltenberg (Nato): «Non abbiamo il lusso di scegliere: aiuti a Kiev e Israele»
“Continuiamo a sostenere l’Ucraina affinché l’Ucraina prevalga. E questo è stato il messaggio di tutti gli alleati dall’inizio della guerra. Ovviamente, noi alleati della Nato abbiamo la capacità e la forza per affrontare diverse sfide allo stesso tempo. Non possiamo permetterci il lusso di scegliere solo una sfida. Quindi anche gli alleati della Nato hanno la capacità di affrontare la situazione in Medio Oriente, e come sapete, diversi alleati della Nato hanno fornito supporto di intelligence di tutti i tipi per Israele”. Lo ha detto il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa al termine del primo giorno di ministeriale Difesa dell’Alleanza.
Caritas di Gerusalemme: «Abbiamo paura di ritorsioni estremisti»
“Noi cristiani abbiamo paura della guerra ma abbiamo paura anche di ritorsioni da parte delle frange più estremiste islamiche ed ebraiche. Negli ultimi giorni abbiamo subìto diverse intimidazioni, offese e quindi abbiamo paura”. Lo afferma il direttore della Caritas di Gerusalemme, Anton Asfar, in un’intervista a Tv2000 sottolineando che “nessuno si avventura ad uscire di casa da solo. Questi fanatici sono armati, girano armati per Gerusalemme”. “La gente a Gaza - racconta Asfar - ha molta paura. Dalle informazioni che abbiamo il cibo scarseggia, l’acqua inizia ad essere sempre meno. Internet e i telefoni funzionano a singhiozzo. Spesso i nostri colleghi di Gaza sono irraggiungibili per ore. Non è consentito far entrare a Gaza aiuti umanitari, neppure acqua e cibo”. “In questo momento - sottolinea Asfar - ci sono circa 100 operatori umanitari di Caritas che si trovano a Gaza, molti di loro sono sfollati in diverse aree della Striscia di Gaza. Alcuni familiari dello staff di Caritas sono rimasti uccisi, le loro case distrutte a causa dei bombardamenti”.
“Da sabato mattina, Caritas Gerusalemme - denuncia il direttore - ha dovuto sospendere tutte le sue attività, anche quelle sanitarie che sono quelle indispensabili. Le condizioni di sicurezza non ce lo consentono, è troppo pericoloso”. “La libertà di circolazione in tutta la Palestina - prosegue Asfar - è stata fortemente ridotta dall’esercito israeliano, non si può né entrare e né uscire dai territori occupati. Solo per farvi un esempio, Betlemme è totalmente isolata. Io vivo a Gerusalemme ma i miei bambini vanno a scuola a Betlemme che dista circa 9 km. Quando hanno chiuso le frontiere, sabato, non sapevamo come riprendere i nostri figli. Io e mia moglie eravamo disperati. Ci siamo riusciti soltanto domenica sera perché mia moglie di nascosto, in modo illegale, a piedi è riuscita ad entrare a Betlemme per portare a casa i nostri bambini di 10 e 12 anni”. “Temiamo che sarà una guerra lunga - conclude Asfar a Tv2000 - non credo che si risolverà nell’arco di pochi giorni. Anche qui a Gerusalemme sentiamo le esplosioni, le sirene suonano di continuo, la città è vuota c’è poca gente in giro”.
Portavoce Netanyahu conferma: «Bambini decapitati a Kfar Aza»
Neonati e bambini piccoli sono stati trovati “decapitati” a Kfar Aza, nel sud di Israele, dopo gli attacchi di Hamas al kibbutz dove vivevano. A confermare la notizia - come riportato dalla Cnn - Tal Heinrich, portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. In mattinata l’esercito israeliano aveva detto di non avere conferme in merito alla notizia riportata ieri dalla tv israeliana i24. Anche Hamas ha parlato di “accuse inventate” e promosse “da alcuni media occidentali, che adottano in modo non professionale la narrativa sionista piena di bugie e calunnie contro il nostro popolo palestinese e la sua resistenza”.
Farnesina: in volo altro aereo con italiani rimpatriati da Israele
Continua il rientro degli italiani bloccati in Israele dall’inizio della guerra con Hamas, coordinato dalla Farnesina tramite l’Unità di crisi: è in volo un altro aereo Neos, il cui arrivo in Italia è previsto oggi. Mentre alcuni Paesi hanno fatto ricorso solo a vettori civili e altri solo ad aerei militari, l’Italia è stata l’unico Stato a unire le due forze, mettendo in campo un totale di sette collegamenti aerei per riportare a casa 900 tra turisti e pellegrini bloccati, sottolinea la Farnesina, secondo cui è stato fondamentale l’apporto del ministero della Difesa, con il Comando di Vertice Interforze e l’Aeronautica Militare, che hanno costruito in velocità una complessa operazione di emergenza per prelevare 400 persone. Determinante poi la cooperazione con la compagnia Neos, già protagonista dei voli di rientro durante la pandemia, che ancora una volta si è resa disponibile per offrire vettori a prezzi calmierati. Grazie all’alta professionalità dei tecnici ed equipaggi ed alla conoscenza operativa del contesto, Neos è riuscita a rispettare tutti i criteri di sicurezza stabiliti dalle normative aeree ed assicurative, garantendo un servizio tempestivo e a buon prezzo. “È stata un’operazione inedita - commentano fonti della Farnesina - che ha messo in evidenza i vantaggi della cooperazione tra pubblico e privato in situazioni d’emergenza. Gli altri Paesi ci stanno chiedendo come abbiamo fatto”.
Croce Rossa: «5 nostri membri uccisi a Gaza e Israele»
Cinque membri dello staff della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc - acronimo in inglese), tra cui quattro paramedici, sono stati uccisi nella guerra tra Hamas e Israele. “L’Ifrc è sconvolta nel confermare la morte di cinque membri della nostra rete a causa delle ostilità armate in Israele e nella Striscia di Gaza”, si legge in una nota della Croce Rossa.
Israele: «Dal Libano droni armati, popolazione del nord entri nei rifugi»
Ai residenti di ampie zone del nord di Israele è stato intimato di entrare immediatamente nei rifugi. Lo ha fatto sapere il Comando interno di Israele che parla di una possibile infiltrazione di un drone. I media locali parlano invece di infiltrazioni multiple di droni o deltaplani con uomini armati nel territorio israeliano dal Libano.
Ue: «A Kfar Aza crimine di guerra, non sarà impunito»
“Le parole non possono descrivere gli orrori dei resoconti che ci arrivano dal sud di Israele, come” nel kibbutz di “Kfar Aza. L’uccisione intenzionale di civili disarmati costituisce un crimine di guerra. Gli autori saranno ritenuti responsabili. Non può esserci impunità”. Lo scrive su X l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell.
Nablus, 3 giovani uccisi in scontri con soldati e coloni
Tre giovani palestinesi sono stati colpiti a morte e altri 11 feriti durante scontri verificatisi oggi fra gli abitanti del villaggio di Qusra (presso Nablus, in Cisgiordania) e un gruppo di coloni ebrei armati che era accompagnato dall’esercito. La notizia, riferita dalla agenzia di stampa palestinese ufficiale non ha ancora confema in Israele. Secondo la Wafa sia i soldati sia i coloni hanno fatto ricorso al fuoco. Due degli uccisi avevano 17 anni. Il ministero della sanita’ palestinese ha riferito che dall’inizio della guerra a Gaza 26 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania in scontri con l’esercito.
Al Arabiya: Hamas si impegna a non maltrattare ostaggi stranieri
“L’Egitto ha ricevuto da Hamas l’impegno a non maltrattare ostaggi stranieri o con doppia nazionalità”. Lo riferisce sul suo profilo del social network ’X’ l’emittente Al Arabiya citando alcune fonti informate. Il Cairo - si legge ancora- avrebbe “preso in carico la gestione del dossier” che riguarda i cittadini stranieri attualmente prigionieri di Hamas nella Striscia di Gaza e “l’intesa” riguardo alla loro liberazione.
Cremlino: «La visita in Russia di Abu Mazen avrà luogo presto»
La visita del presidente palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas) in Russia è stata concordata e avrà luogo «in un futuro abbastanza prossimo». Lo ha detto ai giornalisti il consigliere del Cremlino Yury Ushakov. Lo riporta la Tass. «Sì, è prevista la visita di Abbas. Non posso ancora dire la data esatta, ma in un futuro abbastanza prossimo», ha precisato la stessa fonte.
Oxfam, assedio a Gaza punizione per civili che non hanno colpe
«La decisione di attuare un ’assedio totale’ da parte del Governo israeliano, che si somma al blocco in corso, costituisce una punizione collettiva nei confronti di una popolazione civile, che non ha alcuna responsabilità per quanto successo». Lo afferma Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia. «È un atto illegale secondo il diritto internazionale e rischia di alimentare ulteriormente questa crisi», aggiunge, «siamo inorriditi da quanto sta accadendo ed è accaduto negli ultimi giorni». «La violenza non apre mai la strada per la Pace», continua, «per questo chiediamo al Governo italiano e alla comunità internazionale di utilizzare tutti gli strumenti diplomatici disponibili per arrivare a un immediato cessate il fuoco».
Oxfam lancia l’allarme per l’assedio su Gaza che rischia di trasformarsi in una catastrofe umanitaria, lasciando senza cibo, acqua, elettricità e carburante centinaia di migliaia di civili allo stremo, dopo 16 anni di blocco. La situazione ha costretto Oxfam a sospendere tutte le attività di aiuto umanitario e di sviluppo nella Striscia. «La spirale di guerra, seguita da tregue temporanee e promesse di aiuti per tamponare l’emergenza deve interrompersi», conclude Pezzati, «la comunità internazionale deve affrontare al più presto le cause alla base dell’ingiustizia e della violenza che vengono perpetrate sotto l’occupazione».
Valastro (Cri), proteggere personale impegnato in soccorsi
Un’altra vittima per la Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) oggi a Gaza, si tratta di un paramedico che si trovava a bordo di un’ambulanza. Sale a cinque il bilancio totale, tra operatori e Volontari, dei deceduti, quattro per la PRCS e uno per la Stella di David Rossa.
«Questa notizia, come tutte le notizie che giungono dalla Striscia di Gaza e da Israele, ci riempie di dolore», commenta in una nota Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana. «Da parte della Croce Rossa Italiana c’è non solo la vicinanza alle nostre Consorelle in questa fase terribile di violenze ma il forte appello che rinnoviamo anche dall’Italia a tutte le parti coinvolte nel conflitto è quello di proteggere tutti coloro che sono coinvolti nei soccorsi e nell’aiuto umanitario, tutelando la vita dei civili», conclude.
Israele, il governo di emergenza non affronterà la riforma della giustizia
Il governo di emergenza che si formerà in Israele dopo l’accordo raggiunto fra il premier Benjamin Netanyahu e il leader del partito di Unità Nazionale, Benny Gantz, «non affronterà questioni che non siano legate alla gestione della guerra» e quindi non si occuperà della riforma della giustizia. I due leader - spiega il Times of Israel - hanno lasciato una porta aperta anche al leader dell’opposizione Yair Lapid, che ha rifiutato di entrare nel governo fino a quando al suo interno ci saranno i partiti di estrema destra che hanno governato fino ad oggi con Netanyahu.
Macron, vertice con i segretari di partito giovedì sulla situazione in Medio Oriente
Il presidente francese, Emmanuel Macron, intende riunire i capi di tutti i partiti politici della Francia giovedì all’Eliseo, per fare il punto della situazione dopo l’attacco di Hamas contro Israele: è quanto riferisce la presidenza francese. In particolare, Macron ha deciso di riunire i segretari di tutti i partiti politici rappresentati in Parlamento per fare il punto della situazione «in seguito agli atti terroristi perpetrati in Israele», riferisce l’Eliseo. L’incontro, previsto alle ore dodici di giovedì, vedrà riuniti anche i presidenti dell’Assemblea Nazionale, del Senato e del Consiglio economico e sociale.
Detenuti palestinesi al buio, tolta elettricità in carceri Israele
Sono al buio le celle dove sono detenuti i palestinesi in Israele. Lo ha deciso il capo dell’autorità penitenziaria israeliana, Katy Perry, che ha dato istruzioni alle carceri che detengono terroristi palestinesi di tagliare l’elettricità a tutti i prigionieri di sicurezza. E questo dopo averli messi in isolamento e confinati nelle loro celle in seguito all’attacco sferrato sabato da Hamas. Citato dal sito di Ynet, Perry ha spiegato che ogni accesso ai media o ai mezzi di comunicazione deve essere bloccato per impedire che qualcuno dei palestinesi detenuti fornisca indicazioni o istruzioni per attività terroristiche.
Anp, tre palestinesi uccisi da coloni in Cisgiordania
Tre palestinesi sarebbero stati uccisi da coloni israeliani nel villaggio di Qusra, vicino Nablus, in Cisgiordania. Lo afferma il ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese. Un video diffuso dai media palestinesi mostra apparentemente alcuni coloni con il volto coperto, alcuni dei quali armati, mentre si sentono colpi d’arma da fuoco.
Al Sisi: la comunità internazionale sostenga la tregua
«Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha sottolineato l’importanza di fermare gli spargimenti di sangue, proteggere i civili e impedire che vengano presi di mira». Lo riporta su X la rete satellitare al Arabiya. «Sisi ha poi invitato l’Europa e la comunità internazionale a sostenere la tregua, i negoziati e la cessazione dell’escalation a Gaza», aggiunge al Arabiya.
Media, «Egitto propone una tregua per gli aiuti a Gaza»
«L’Egitto ha discusso i piani con gli Stati Uniti e altri paesi per fornire aiuti umanitari attraverso il confine con la Striscia di Gaza con un cessate il fuoco limitato». Lo hanno riferito oggi due fonti di sicurezza egiziane secondo quanto riferisce la Reuters sul suo sito. «Gli aiuti passeranno attraverso il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e la penisola egiziana del Sinai», hanno precisato le fonti, parlando a condizione di anonimato.
Tajani, sosterremo gli sforzi dell’Egitto per liberare gli ostaggi
«Ho ribadito la durissima condanna del governo italiano» per gli attacchi di Hamas e ho trovato «orecchie attente contro il terrorismo anche da parte dei vertici egiziani. L’Egitto ha un ruolo importante per la de-escalation e sosterremo tutte le iniziative per potrà svolgere per una soluzione positiva degli ostaggi», tra cui probabilmente due cittadini italo-israeliani . Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con il collega egiziano Sameh Shoukry al Cairo.
Parigi, molti bimbi francesi probabilmente rapiti da Hamas
«Diversi» bambini francesi sono stati «probabilmente rapiti» da Hamas. Lo ha dichiarato oggi la prima ministra francese, Elisabeth Borne. Borne ha annunciato che il bilancio in medio Oriente è «ancora una volta aumentato>, con 10 francesi morti e 18 che risultano dispersi, tra cui «diversi bambini, probabilmente rapiti» da Hamas. «Voglio avere una parola speciale per i nostri dieci connazionali deceduti e per i 18 di cui non abbiamo notizie», ha affermato il capo del governo durante l’interrogazione governativa al Senato. «Siamo in costante contatto con le famiglie», ha aggiunto, rivolgendo «tutti i suoi pensieri alla comunità francese in Israele, che vive nell’angoscia».
Accordo Netanyahu-Gantz, governo di unità nazionale
Israele ha un governo di emergenza nazionale. L’accordo è stato raggiunto tra il premier Benyamin Netanyahu e uno dei leader dell’opposizione, Benny Gantz. Secondo fonti del Likud, citate da Hareetz, il premier Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e Gantz, capo di Stato maggiore ed ex ministro della Difesa, faranno parte del gabinetto di guerra ristretto che il leader dell’opposizione ha chiesto di creare. Gadi Eizenkot, ex capo dello stato maggiore e membro del partito di Gantz, insieme al ministro degli Affari Strategici vi prenderanno parte come osservatori.
Secondo l’accordo per il governo di emergenza, cinque i membri del Partito Nazionale di Gantz saranno aggiunti al più ampio gabinetto di sicurezza che opera sotto ogni governo: oltre a Gantz, ex capo di stato maggiore, e Eisenkot, vi sarà Gideon Sa’ar ed altri due ancora da decidere. Un posto nel gabinetto di guerra è stato lasciato al leader dell’opposizione, Yair Lapid, che si è rifiutato di entrare nel governo se vi rimarranno i partiti di estrema destra Otzma Yehudit e Sionismo Religioso. Sempre sulla base dell’accordo, non verrà fatta avanzare nessuna legge della Knesset o risoluzione del governo che non sia collegata alla gestione della guerra.
Cooperante italiana; «A Gaza ospedali al collasso, siamo impotenti»
«Non si contano gli sfollati. Gli ospedali sono al collasso e stando ai rapporti dell’ufficio Onu gli sfollati sono almeno 264mila e almeno 4.250 i feriti. Intanto sale il numero delle vittime, nel silenzio della Comunità Internazionale e tra qualche ora sarà ancora più difficile restare in contatto con chi è a Gaza. Siamo impotenti». Così una cooperante della ong Cospe, che si trova a Ramallah in Cisgiordania, riferisce sulla situazione nei Territori palestinesi. «Le persone non possono uscire di casa, non hanno elettricità, acqua e medicine. Alcuni colleghi speravano nel passaggio in Egitto ma il valico di Rafah è stato bombardato ieri mattina e Israele minaccia di attaccare l’Egitto qualora consentissero il passaggio di beni di prima necessità - spiega- C’è estrema preoccupazione per la popolazione, per colleghi e amici, con alcuni siamo in contatto quotidiano, alcuni rispondono ‘still alive’, ma con altri abbiamo perso i contatti due giorni fa. Abbiamo anche avuto conferma che alcuni beneficiari dei nostri interventi sono rimasti uccisi durante gli attacchi». Quanto alla reazione israeliana dopo gli attacchi di Hamas, la cooperante dice: «Le persone con cui siamo in contatto riferiscono dell’utilizzo di bombe al fosforo, abbandonano le loro case per dirigersi in scuole gestite dall’agenzia delle Nazioni Unite Unrwa, sovraffollate, che non sono neanche rifugi sicuri».
Fonti Usa: «Egitto vuole corridoi per cibo e medicine ma non vuole fare entrare i civili»
Nei negoziati che gli Stati Uniti stanno conducendo, con Egitto e Israele ed altri Paesi, per aprire corridoi umanitari da Gaza, il Cairo ha detto di voler usare i corridoi per far arrivare nella Striscia cibo e medicine ma di non voler aprire i confini nella direzione opposta per accogliere i civili palestinesi in fuga della guerra. Lo riferisce la Cnn, citando una fonte dell’amministrazione Usa che conferma che questi colloqui sono in corso. Intanto, il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, intervistato dalla Cnn, ha spiegato «che è importante che i cittadini americani che sono Gaza possano uscire e questa è una questione a cui stiamo lavorando». «Lo stiamo facendo in modo riservato, come gran parte delle nostre azioni diplomatiche - ha aggiunto - non è produttivo parlare di queste cose pubblicamente, ma ci stiamo lavorando».
Bombardata Tel Aviv, nessun ferito
Non risultano feriti nel bombardamento che ha coinvolto la zona di Tel Aviv, capitale di Israele. Lo riporta il The Times of Israel. Il gruppo di soccorso di Magen David Adom afferma che non ci sono notizie di feriti dopo il grande attacco missilistico che ha coinvolto la zona di Tel Aviv e la regione della pianura della Giudea. La capitale resta in allerta.
Putin: «Non capisco perché portaerei Usa verso Israele»
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di «non capire» perché gli Usa sta dispiegando portaerei vicino alla costa di Israele. Lo riferisce l’agenzia Tass. Gli Usa «vogliono bombardare il Libano?», ha detto ancora Putin. «O semplicemente - ha aggiunto - hanno deciso di spaventare qualcuno? Ma là c’è gente che non ha più paura di niente. Non si può risolvere il problema in questo modo, bisogna cercare soluzioni di compromesso».
Il presidente russo ha anche affermato che «l’espansione della zona di conflitto israelo-palestinese» potrebbe portare a «gravi conseguenze» e che «è necessario ridurre al minimo le perdite tra i civili».
«Ciò che sta accadendo è terribile. Dobbiamo sforzarci di minimizzare o ridurre a zero, al minimo, le perdite tra la popolazione civile - tra donne, bambini, anziani», le sue parole citate da Interfax. «Se gli uomini decidono di combattere tra loro, lasciamoli fare ma lasciamo stare le donne e i bambini. Questo vale per entrambe le parti», ha sottolineato. «Non è noto se sarà possibile calmare la situazione nel prossimo futuro, ma dobbiamo lottare per questo, perché l’espansione della zona di conflitto può portare a gravi conseguenze, anche nel settore energetico», ha concluso Putin.
Per approfondire: USA intensificano presenza militare in Medio Oriente con arrivo portaerei Gerald R. Ford
Incontro Netanyahu-Gantz, vicini a governo di unità nazionale
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il leader del partito di Unità Nazionale Benny Gantz stanno finalizzando i dettagli di un accordo per formare un «governo nazionale di emergenza» dopo l’attacco di Hamas. Lo riferiscono i media israeliani. Netanyahu e Gantz si sono incontrati oggi a Tel Aviv per discutere del funzionamento di questo nuovo esecutivo. Gantz - viene spiegato - ha chiesto la creazione di un piccolo gabinetto di guerra con un piccolo numero di ministri che avrebbero il potere di prendere decisioni sulla direzione della guerra, ma Netanyahu avrebbe insistito sul fatto di voler avere l’ultima parola.
Ambasciatrice Anp, «Rischio devastazione totale, l’Italia aiuti il popolo di Gaza»
«Il governo italiano si preoccupi di noi» e faccia «pressione sull’intera comunità internazionale perché il popolo palestinese riceva la protezione di cui ha bisogno, come richiesto espressamente dal diritto internazionale di cui l’Italia è paladina». Lo ha dichiarato l’ambasciatrice palestinese in Italia, Abeer Odeh, ringraziando «Papa Francesco che si è detto giustamente preoccupato per l’assedio inflitto a una popolazione innocente» della Striscia di Gaza da Israele in rappresaglia per l’attacco sferrato da Hamas.
«Non è la prima volta che Israele bombarda Gaza, ma stavolta sembra davvero puntare alla sua distruzione totale», afferma. Odeh accusa poi Israele di aver «dichiarato guerra al popolo palestinese, dando nuovo impulso al terrorismo di Stato contro un popolo che sta occupando e perseguitando brutalmente da decenni». L’ambasciatrice cita «in particolare la popolazione di Gaza, intrappolata nella sua prigione a cielo aperto ormai da 16 anni» e che «sta vivendo il peggiore degli incubi». Nelle prossime ore, «con l’ingresso delle truppe israeliane» nell’enclave palestinese «la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente fino alla devastazione totale».
Gaza senza corrente
L’unica centrale elettrica di Gaza è rimasta senza carburante, costringendola a chiudere dopo che Israele ha interrotto le forniture. Per alimentare le strutture del territorio restano solo i generatori delle singole strutture.
I blackout sono arrivati dopo che Israele ha deciso di bloccare le spedizioni di carburante nella Striscia di Gaza come parte di quello che il governo israeliano ha definito un «assedio completo» del territorio.
Biden vede i leader della comunità ebraica alla Casa Bianca
Joe Biden incontrerà i leader della comunità ebraica nel pomeriggio alla Casa Bianca. Il presidente esprimerà il sostegno americano a Israele e gli sforzi per combattere l’antisemitismo. L’appuntamento è stato organizzato dal Second Gentleman Doug Emhoff, il marito della vicepresidente Kamala Harris, e Biden non doveva inizialmente partecipare. Alla luce dell’attacco a Israele, però, il presidente ha deciso di intervenire.
Abdallah di Giordania, unica via è la soluzione a due Stati
«Non ci può essere sicurezza, pace e stabilità senza una giusta e completa pace che può passare solo attraverso la soluzione a due stati». Lo ha detto re Abdallah inaugurando ad Amman il Parlamento giordano. Il monarca - citato dalla Petra - ha ribadito che il popolo palestinese deve ottenere uno stato indipendente e sovrano entro i confini del 1967 con Gerusalemme est capitale.
Mezzaluna Rossa, quartier generale colpito in un raid israeliano a Gaza
I caccia israeliani hanno colpito il quartier generale della Mezzaluna Rossa palestinese nella parte settentrionale della Striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stata la stessa organizzazione, precisando che l’attacco non ha provocato feriti. L’esercito israeliano sta compiendo verifiche per accertare l’accaduto.
Bbc, 17 britannici morti o dispersi in Israele inclusi bambini
- Si contano 17 cittadini con passaporto britannico morti o dispersi in Israele dopo gli attacchi di Hamas e fra di loro risultano anche bambini. E’ quanto riporta la Bbc dopo che nei giorni scorsi era stato indicato un numero superiore a 10 persone in un primo bilancio provvisorio. Fra le vittime risulta il ventenne Nathanel Young, che studiava nel nord di Londra prima di trasferirsi in Israele per prestare servizio militare, e Bernard Cowan, un nonno scozzese vissuto a lungo a Glasgow per poi stabilirsi in Israele con la sua famiglia. Tra le persone scomparse figurano Jake Marlowe, che lavorava come addetto alla sicurezza nel rave party finito sotto attacco, e Daniel Darlington, la cui famiglia crede che sia stato ucciso
Onu, 9 membri del nostro staff uccisi nei raid su Gaza
“Nove membri del nostro personale sono stati uccisi negli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza da sabato”. Lo ha reso noto Unrwa, l’agenzia Onu che si occupa dei rifugiati palestinesi, sul suo profilo X. “La protezione dei civili è fondamentale, anche in tempi di conflitto. I civili dovrebbero essere protetti in conformità con le leggi di guerra”, sottolinea Unrwa.
Hezbollah rivendica il lancio di missili su Israele
Il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha rivendicato il lancio di missili oggi contro Israele come rappresaglia per l’uccisione di tre dei suoi membri all’inizio della settimana. Hezbollah ha “preso di mira una posizione sionista... di fronte al villaggio di Dhayra, con missili guidati”, in una “risposta ferma agli attacchi sionisti... che hanno portato al martirio di alcuni fratelli”, ha dichiarato il gruppo in un comunicato.
Tajani, impedire che il conflitto si allarghi al Libano
“La missione al Cairo parte dallo sforzo diplomatico dell’Italia per favorire il ritorno della pace in Medio Oriente e Israele. Stamane ho incontrato il segretario generale della Lega Araba al quale ho ribadito la ferma condanna per l’attacco terroristico di Hamas. Per l’Italia, Hamas è responsabile di ciò che sta accadendo. Ma ho chiesto anche di fare tutto il possibile per una de escalation e per circoscrivere il conflitto e impedire che si allarghi al Libano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo aver incontrato il Segretario Generale Ahmed Abdoul Gheit al Cairo.
Esercito, noi responsabili, non abbiamo prevenuto Hamas
“Come esercito, siamo tutti responsabili per non aver prevenuto quello che è successo. Siamo tutti responsabili e io sono responsabile”: lo ha detto il generale Omer Tishler capo di staff dell’aviazione militare israeliana, affermando che l’invasione di Hamas che ha sorpreso Israele sarà indagata. Tishler ha aggiunto che il metodo di Hamas di nascondere i suoi membri tra i civili “non è più accettabile”, “non prendiamo di mira i civili”, ha sottolineato Tishler, “c’è un obiettivo specifico per ogni attacco.
Erdogan accusa, da Israele uso sproporzionato della forza
“Gli attacchi sproporzionati e infondati di Israele su Gaza potrebbero portarla verso una posizione sgradita agli occhi del pubblico a livello globale”. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un discorso al gruppo parlamentare del suo partito Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt. “Condurre un conflitto in questo modo non è una guerra ma un massacro”, ha detto Erdogan riguardo ai bombardamenti israeliani su Gaza. Invitando entrambe le parti a usare contegno, il presidente turco ha detto che Ankara si oppone “equamente all’uccisione dei civili in Israele e ai bombardamenti su Gaza”.
Hezbollah, abbiamo inflitto perdite umane a Israele
Gli Hezbollah libanesi filo-iraniani affermano di aver inflitto “un gran numero” di perdite umane (feriti e morti) all’esercito israeliano in seguito agli attacchi stamani. Tramite un comunicato diffuso dai suoi media, Hezbollah aggiunge che questi colpi, lanciati da Dhaira, sono “in risposta all’assassinio” di tre membri del partito sciita lunedì sera. “La Resistenza Islamica (Hezbollah) sarà ferma nella sua risposta agli attacchi israeliani che colpiscono il nostro Paese e la sicurezza del nostro popolo, soprattutto quando questi attacchi provocano la perdita di martiri”, si legge nel comunicato.
Tajani, salvataggio italo-israeliani priorità assoluta
Al segretario generale della Lega araba “ho chiesto la priorità assoluta di salvare la vita degli ostaggi in mano ad Hamas e ho insistito sui due cittadini italiani con doppio passaporto che probabilmente sono tra gli ostaggi. Stamani ho parlato con il figlio e ho confermato che il governo italiano sta facendo di tutto per liberare i due cittadini probabilmente ostaggi di cui non abbiamo notizie”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo aver incontrato il Segretario Generale Ahmed Abdoul Gheit al Cairo.
Esercito Israele, colpiamo Gaza su ’scala senza precedenti’
Mentre continuano a risuonare le sirene di allarme nel sud di Israele per il lancio di razzi, Israele sta colpendo nella Striscia su “scala senza precedenti”. lo ha detto il generale Omer Tishler capo di staff dell’aviazione militare israeliana. “Stiamo attaccando la Striscia” con questa modalità “perché quello che accade qui è qualcosa che non è mai accaduto prima. C’e’ un nemico che tira razzi e attacca la popolazione civile”.
Esercito, finora almeno 169 soldati israeliani uccisi
Almeno 169 soldati israeliani sono stati uccisi nei combattimenti contro Hamas, quattro giorni dopo il massiccio attacco lanciato dal movimento islamico palestinese contro Israele: lo ha reso noto oggi l’esercito israeliano. “Abbiamo informato le famiglie di 169 soldati israeliani caduti”, ha detto ai giornalisti il portavoce dell’esercito, Daniel Hagari, aggiungendo che sono state contattate anche le famiglie di 60 persone rapite e portate a Gaza
Von der Leyen, da Hamas atto di guerra, rivedremo fondi Ue
“Il nostro sostegno umanitario al popolo palestinese non è in discussione. Ma è importante rivedere attentamente la nostra assistenza finanziaria alla Palestina. I finanziamenti dell’Ue non sono mai andati e non andranno mai a Hamas o a qualsiasi entità terroristica”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen , in occasione del minuto di silenzio celebrato dal collegio dei commissari Ue in onore delle vittime degli attentati terroristici in Israele. Quello perpetrato da Hamas “all’alba dello Shabbat” è “terrorismo” e “un atto di guerra”, ha evidenziato von der Leyen.
Esercito israeliano, attaccata Università islamica a Gaza
- L’esercito israeliano ha reso noto di aver attaccato l’Università islamica a Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l’ateneo “era usato come centro di addestramento per operativi militari dell’intelligence e per lo sviluppo della produzione di armi”.
Gaza, alle 14 stop all’ultima centrale elettrica
Gaza resterà senza corrente elettrica intorno alle 14:00 ora locale (le 13:00 in Italia): lo ha detto Jalal Ismail, dell’Autorità per l’energia di Gaza, come riporta Sky News. “La centrale elettrica smetterà di funzionare completamente oggi alle 14:00 a causa dell’esaurimento della quantità di carburante necessaria per farla funzionare”, ha dichiarato Ismail. In precedenza, il presidente dell’Autorità palestinese per l’energia, Thafer Melhem, aveva ipotizzato che la Striscia avesse ancora tra le 10 e le 12 ore di elettricità.
Il Papa, gli ostaggi israeliani siano subito rilasciati
“Continuo a seguire con dolore e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina. Tante persone uccise, altre ferite. Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto, e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati”. Così il Papa in un appello al termine dell’udienza generale.
Israele, almeno 60 i rapiti a Gaza
Israele ritiene che nelle mani di Hamas a Gaza ci siano almeno 60 israeliani, militari e civili. ’’Abbiamo aggiornato per ora 60 famiglie di rapiti’’ ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Ha aggiunto che l’esercito ha preparato un centralino da cui i parenti dei rapiti possono ricevere aggiornamenti e a cui possono essere dirette nuove testimonianze.
Uccisa la famiglia di Deif, mente dell’attacco di Hamas
Fonti palestinesi hanno affermato che gli attacchi israeliani hanno distrutto a Gaza la casa della cosiddetta mente degli attacchi di Hamas a Israele, Mohammed Deif, uccidendo il fratello e membri della sua famiglia, compresi il figlio e la nipote. Lo riferisce Ynet. Dello stratega dell’assalto non si hanno però notizie. Altri parenti di Deif sarebbero intrappolati tra le rovine dell’edificio, nel sud della Striscia di Gaza
Ministro Israele, «armi ai civili, temo rivolta araba»
’’La guerra dimostra che occorre distribuire armi ai cittadini’’: lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir. Riferendosi ai disordini del maggio 2021 in cui estese violenze si svilupparono in città israeliane a popolazione mista ebraica ed araba, Ben Gvir ha detto di aver dato istruzione al capo della polizia di prepararsi ad affrontare una nuova insurrezione. ’’Penso che essa sia imminente’’, ha affermato. Ben Gvir parlava con la stampa a Sderot, una cittadina vicina alla striscia di Gaza. ’’Ho dato ordine che da oggi tutti qua possano girare armati’’, ha aggiunto.
Esercito, lancio di razzi dalla Siria verso Israele
- L’esercito israeliano ha individuato una serie di lanci dalla Siria verso il territorio israeliano. Lo ha detto il portavoce militare specificando che “una parte di questi lanci sono passati nel territorio israeliano e, con tutta probabilità sono caduti in aree aperte”. Secondo i media, i razzi lanciati dalla Siria sono stati 5 e ora l’esercito sta attaccando le postazioni da dove sono partiti i lanci in Siria.
Esercito, Hamas voleva conquistare terreni
L’ampiezza dell’attacco lanciato sabato da Hamas ’’dimostra che essi non progettavano un attentato seguito da un ritiro, ma volevano conquistare terreno. L’attività della nostra aviazione ci ha restituito il controllo della situazione’’. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, precisando: ’’Finora abbiamo contato 1.000 cadaveri di terroristi e centinaia di altri sono rimasti lungo la barriera di separazione”.
Esercito, 18 i miliziani di Hamas uccisi ieri
L’esercito israeliano ha ucciso nella giornata di ieri 18 miliziani palestinesi. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari spiegando che erano “terroristi che non erano riusciti a rientrare a Gaza e che continuavano a nascondersi in posti vicino il confine”. Hagari ha anche sottolineato che è stato “distrutto il sistema di rilevamento aereo di Hamas”.
Esercito, 450 gli obiettivi di Hamas colpiti nella notte
L’esercito israeliano continua a colpire nella Striscia: nell’ultima notte sono stati centrati 450 obiettivi di Hamas e delle altre fazioni palestinesi. Solo a Beit Hanoun - ha detto il portavoce militare - nel nord della Striscia sono stati 80 gli obiettivi colpiti, comprese due banche usate da Hamas, un tunnel e due centri operativi.
Esercito, schierati 300 mila soldati a confine Gaza
L’esercito israeliano afferma che circa 300.000 soldati sono attualmente di stanza vicino alla Striscia di Gaza per la guerra contro Hamas . “Quello che stiamo facendo in queste zone vicine alla Striscia è che abbiamo inviato e schierato la nostra fanteria, i nostri soldati corazzati, il nostro corpo di artiglieria e molti altri soldati delle riserve: 300.000 in tutto”, ha spiegato oggi in un video pubblicato su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. “E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani”, ha aggiunto il tenente colonnello dell’Idf.
Israele, ’almeno 1.200 morti, la maggior parte erano civili
- E’ salito ad almeno 1.200 morti e oltre 2.700 feriti il bilancio delle vittime in Israele dell’attacco lanciato sabato scorso da Hamas. Lo ha confermato il portavoce delle forze israeliane (Idf), Jonathan Conricus, parlando di un bilancio “impressionante” e “inimmaginabile”. La “stragrande maggioranza” delle vittime erano civili, ha sottolineato. “Purtroppo - ha aggiunto - qualcosa mi dice che questi numeri non sono definitivi”.
Gaza: Nbc, Usa lavorano a corridoio per far fuggire civili
L’amministrazione Biden si sta coordinando con altri paesi per un creare un corridoio che consenta ai civili di Gaza e agli americani che vogliono scappare dalla guerra di farlo. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali il corridoio sarebbe a sud di Gaza e condurrebbe in Egitto