Primo Maggio, lavoro sinonimo di dignità e i sindacati chiedono più sicurezza
Dopo due anni di Pandemia la festa dei lavoratori torna in piazza tra Assisi e il concertone di Roma. Istituzioni e sindacati chiedono indipendenza e sicurezza nei luoghi di lavoro
I punti chiave
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La festa del lavoratori dopo due anni di pandemia torna in piazza. Lo slogan dei sindacati che si ritrovano in piazza San Francesco ad Assisi è «Al lavoro per la pace». Al centro della manifestazione che vedrà i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil intervenire in tarda mattinata ci sono i temi della pace, del lavoro e della crescita del Paese , ma soprattutto dei salari intaccati pesantemente dall’inflazione, delle pensioni, della lotta all precarietà e della sicurezza. I sindacati chiedono di fermare la guerra nel cuore dell’Europa, con un appello alla comunità internazionale e all’Onu per favorire il negoziato tra la Russia e l’Ucraina.
Casellati, lavoro sinonimo di dignità
Per il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in questo primo maggio «ha un valore particolare ricordare quanto il lavoro sia per gli individui sinonimo di dignità, indipendenza, sicurezza. Oggi che cominciamo a sperimentare l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia, pensiamo a quanto l’emergenza sanitaria ci sia costata anche da questo punto di vista».
Nella nota diramata da Palazzo Madama la seconda carica dello Stato sottolinea come «Il Covid ha cancellato 1,2 milioni di posti di lavoro, e solo adesso, lentamente, iniziamo a recuperare; e riponiamo grande fiducia nei fondi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha tra i suoi obiettivi quello di riformare le politiche attive del lavoro e di incrementare l’occupazione dei soggetti più vulnerabili, come donne e giovani. Proprio alle donne va oggi un mio particolare pensiero: tra esse si registra il maggior numero di vittime di incidenti mortali sul lavoro, che sono in aumento così come gli infortuni. E penso anche alla parità salariale, ancora da conquistare, benché la Costituzione riconosca alle donne gli stessi diritti e le stesse retribuzioni che spettano agli uomini».
E nel concludere la Casellati auspico «una sinergia sempre maggiore tra Istituzioni, imprese e mondo formativo per rendere l’Italia un Paese più efficiente, innovativo e sostenibile nella piena tutela dei diritti di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori».
Istituzioni, sindacati e lavoratori per ripartire
«Gli ultimi 24 mesi, con la pandemia prima e con la crisi internazionale adesso, hanno reso la vita difficile sia ai datori di lavoro che ai dipendenti», ha sottolineato il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Federico D’Incà. «Questa giornata non è una celebrazione, ma un faro acceso nella tempesta, che ci serve a non dimenticare i problemi di milioni di persone. Ma non ci sono solo crisi: oggi voglio dedicare il mio primo maggio a due realtà produttive fondamentali per il bellunese». Due realtà che hanno rischiato di vivere una situazione drammatica.
«Grazie al lavoro sinergico di istituzioni, sindacati, lavoratori e dell’intera comunità - ha aggiunto il ministro - oggi queste aziende sono state salvate e rilanciate, dando così una certezza ai dipendenti degli stabilimenti, che da anni si impegnano, giorno dopo giorno, nel proprio lavoro, mantenendo attivi settori produttivi fondamentali per l’intero territorio».
Landini, fermare una guerra assurda
Per i sindacati, come detto, occorre subito lavorare per la pace. A ribadirlo a chiare lettere è il segretario dell Cgil, Maurizio Landini, arrivando in piazza ad Assisi: «Il messaggio di questo primo maggio è innanzitutto fermare questa guerra assurda voluta da Putin e impedire che diventi una guerra mondiale». Sul piano dell’occupazione per Landini resta prioritario «affermare la centralità del lavoro e dei diritti e una politica che superi la precarietà».
Sbarra, stop alla scia di 1.300 morti sul lavoro
Un forte appello sulla sicurezza nei luoghi di lavoro arriva da Assisi da parte del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che chiede all’Esecutivo di fermare questa «lunga scia di sangue. Chiediamo al Governo di mettere in cima alle priorità un grande piano che azzeri questa conta vergognosa». - Per Sbarra occorre sostenere «la centralità del lavoro. Lavoro dignitoso, di qualità, contrattualizzato. Ma soprattutto lavoro sicuro. Sono oltre 1.300 le vittime ogni anno nelle nostre fabbriche, nei campi, sui cantieri».
I Cinque stelle e il salario minimo
«Dobbiamo correre: prima della fine della legislatura dobbiamo varare il salario minimo. Sono contenta che il ministro Orlando sia sulle posizioni del Movimento 5Stelle, ma ci vuole un correttivo: una soglia salariale al di sotto della quale non sia mai possibile andare. Mi auguro che il Primo Maggio del 2022 sia l’ultimo in Italia senza una legge sul salario minimo». A dirlo è Nunzia Catalfo, senatrice del M5S ed ex ministra del Lavoro, in un’intervista a Repubblica.
Calenda, sul lavoro fatti non retorica
A chiedere un intervento sul salario minimo è anche il leader di Azione, Carlo Calenda. Con un Twitter sul Primo maggio Calenda scrive «Salario minimo, meno reddito di cittadinanza e obbligo lavori socialmente utili, taglio Irpef su giovani per evitare emigrazione, trasparenza su parità salariale, politiche attive con agenzie private, fondi Its via da Miur, salario produttività, via cooperative finte. Fatti non retorica».
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