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Processo Fifa, Blatter e Platini scagionati dalle accuse di corruzione

L’ex presidente della Fifa e la leggenda del calcio francese sono stati entrambi scagionati dalle accuse di corruzione da un tribunale svizzero

Platini e Blatter sul banco degli imputati a Bellinzona

2' di lettura

L’ex presidente della Fifa Sepp Blatter e la leggenda del calcio francese Michel Platini sono stati entrambi scagionati dalle accuse di corruzione da un tribunale svizzero.
Blatter, che ha guidato la Fifa per 17 anni, è stato scagionato dall’accusa di frode dal Tribunale penale federale di Bellinzona. Anche Platini, ex capitano e allenatore della nazionale francese, è stato assolto dalla medesima accusa.

I due, un tempo tra le figure più potenti del calcio mondiale, hanno sempre negato le accuse a loro carico.

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I pubblici ministeri avevano accusato Blatter e Platini di aver illegalmente disposto che la Fifa pagasse all’ex campione francese due milioni di franchi svizzeri nel 2011. Queste accuse posero fine al regno di Blatter come presidente della Fifa e distrussero le speranze di Platini di succedergli.

Blatter, ora 86enne, ha sostenuto che il pagamento di due milioni di franchi facesse seguito a un “gentlemen’s agreement” tra i due quando aveva chiesto a Platini di essere il suo consulente tecnico nel 1998. Platini, 67 anni, ha lavorato come consulente della Fifa tra il 1998 e il 2002 con uno stipendio annuo di 300.000 franchi svizzeri, il massimo che la Federcalcio mondiale poteva permettersi a causa di problemi finanziari che l’organizzazione aveva all’epoca, ha detto Blatter alla corte. Il resto del milione di stipendio annuo di Platini doveva essere saldato in un secondo momento, ha proseguito l’ex presidente.

Quando Blatter approvò il pagamento, stava facendo campagna per la sua rielezione contro Mohamed bin Hammam del Qatar. Platini, allora presidente dell’UEFA, era visto come influente sui membri europei che potevano determinare il voto.

Il pagamento era emerso a seguito di un’enorme indagine avviata dal Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti su corruzione, frode e riciclaggio di denaro presso la Fifa nel 2015. Platini, che perse l’incarico come presidente della Uefa, ha sempre affermato che la vicenda è stata un tentativo deliberato di contrastare la sua corsa alla presidenza della Fifa nel 2015. L’ex segretario generale di Platini alla UEFA, Gianni Infantino, vinse poi le elezioni per diventare presidente della Fifa nel 2016.

Dopo la sua assoluzione, Michel Platini in una nota stampa ha sottolineato di aver «vinto una prima partita» e che intende continuare la sua «lotta all’ingiustizia». E ha aggiunto che nel caso trattato dal Tribunale federale di Bellinzona «ci sono i colpevoli che non si sono presentati durante il processo. Contate su di me, ci ritroveremo. Credetemi, è molto difficile superare i 65 anni allo status di paria, soprattutto quando tutto ciò ti cade addosso in modo totalmente ingiusto» ha concluso.

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