L’assemblea di Confindustria

Produzione e vaccini: ecco la riscossa di Bergamo

Mille imprenditori alla nuova sede di Km Rosso. Scaglia: segnati dal lutto ma consapevoli delle nostre capacità. Noi qui grazie a chi si è vaccinato.

di Luca Orlando

3' di lettura

L’obbligo di green pass, come gesto coraggioso del Governo da apprezzare e sostenere. I vaccini, come unica strada per raggiungere l’interesse collettivo di un Paese aperto e funzionante. Stefano Scaglia parte da qui, dalla lotta all’emergenza Covid, nel luogo simbolo della sofferenza prima, della riscossa poi. Perchè proprio qui, a Bergamo, epicentro della crisi, territorio che in termini di vite ha pagato il prezzo più alto al virus, ci si può rendere conto meglio che altrove della distanza abissale tra il prima e il dopo. Tra il mondo del lockdown e dei bollettini di guerra negli ospedali e la situazione attuale (con il 92% di vaccinati in provincia, ben oltre la media nazionale) , dove tra le tante libertà riconquistate vi è anche quella di potersi riunire, con centinaia di imprenditori a partecipare di persona all’assemblea annuale di Confindustria Bergamo, occasione più volte rimandata per inaugurare la nuova sede dell’associazione presso il parco scientifico e tecnologico Kilometro Rosso.

«Usciamo da questa prova segnati dal lutto - scandisce il presidente dell’associazione - ma anche consapevoli della nostra capacità. E se siamo qui - aggiunge - lo dobbiamo a tutti coloro che hanno deciso di vaccinarsi».

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Nessun dubbio sulla rotta da seguire e un plauso all’azione di Governo, dunque, nella consapevolezza di un’emergenza tutt’altro che superata, condannando così senza appello le violenze recenti e criticando anche i «sottili distinguo di alcuni» che in modo poco responsabile parzialmente giustificano tali atti.

Conflitti visibili anche a livello di Stati - spiega - con un numero crescente di governi e partiti che in modo miope e populista minano le istituzioni multilaterali. Rispetto all’Europa - ribadisce Scaglia citando l’ultimo esempio della Polonia, - «va combattuto atteggiamento di chi ne auspica la distruzione senza portare idee alternative».

Nel giorno dell’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro Scaglia ribadisce il plauso all’iniziativa del Governo. Perché se disagi e complicazioni organizzative sono innegabili, «da imprenditori sappiamo andare oltre lo svantaggio di oggi guardando al ritorno di domani. Il vaccino è l’unico modo per il raggiungimento dell’interesse collettivo».

Tesi condivise dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che chiude i lavori dell’assemblea. Se il primo giorno di Green Pass obbligatorio sul lavoro si è svolto nelle aziende senza troppe complessità, spiega, è perché «ha prevalso il grande senso di responsabilità del Paese». «Chi soffia sul fuoco della protesta - aggiunge - si è dimenticato dei 133mila morti di questo paese? Conta così poco per loro la vita?».

Avanti con questo schema, dunque, con le imprese ad avere l'onere di essere «la prima linea contro cui mirerà chi vuole portare il caos», senza cedere alle richieste di pagamento dei tamponi per i non vaccinati. «Non si tratta di risparmiare - chiarisce - ma di avere in testa il modello di società che vogliamo, un modello solidale. Questa è una battaglia di civiltà per il nostro Paese e per i nostri figli»

Crescita a rischio

Anche se nel complesso le imprese di Bergamo sono in più casi già oltre i livelli pre-Covid, il momento attuale resta complesso. Perché se la risalita delle provincia è senza precedenti, con una produzione industriale a ridosso del record e il massimo di sempre in termini di export, il trend delle ultime settimane è invece frenato, qui come altrove, dalle tensioni nelle forniture, dall’impennata dei noli marittimi, dalla corsa dei listini delle materie prime, tutti elementi che mettono a rischio continuità e forza della ripresa.

Fase delicata e incerta nel passaggio da un equilibrio ad un altro, con epocali transizioni da attraversare, sia in termini tecnologici che energetici. Quadro che chiede al Paese, così come alle imprese, la capacità di evolvere, termine utilizzato non a caso come titolo dell’evento di Bergamo. Percorso studiato dall’associazione anche attraverso gruppi di lavoro e interviste, da cui sono emerse linee guida chiare.

Come la necessità di ripensare le catene di fornitura oppure la necessaria accelerazione dei processi di digitalizzazione .

La stessa associazione evolve, in un percorso fatto di nuove attività di orientamento, investimenti in laboratori anche in partnership con l’Istituto italiano di Tecnologia, creazione di nuovi corsi presso gli Its.

Percorso fatto di passi in avanti ma anche di ripensamenti, come accaduto per la progettata e poi accantonata fusione con Confindustria Lecco e Sondrio, che pure ha rappresentato un’occasione di crescita, in un confronto «partecipato e approfondito su temi alti e strategici».

Evoluzione che vede un punto di sintesi nella nuova sede dell’associazione presso Kilometro Rosso, 10mila metri quadri complessivi realizzati con le più sfidanti certificazioni green, un fabbisogno energetico abbattuto di quasi il 90% rispetto alla sede precedente, all’interno di un sito che già ospita 70 aziende e 2mila addetti.

Uno dei luoghi in cui l’innovazione non si racconta, piuttosto si pratica.

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