fiere

Profumeria artistica protagonista a Esxence tra birra, cristalli e tè rari

di Annalisa Betti

5' di lettura

Nell'ultima edizione di Esxence, la fiera interamente dedicata alla profumeria di nicchia, sono state presentate molte nuove creazioni sia nel settore fragranze sia per lo skincare. I marchi di cosmesi indie (indipendenti, non legati ai ben più noti colossi) sono una realtà ormai consolidata e, soprattutto, meritano attenzione: «Ogni anno, grazie a un attento lavoro di ricerca e selezione, siamo in grado di offrire al pubblico solo le eccellenze della produzione della profumeria d'autore ed Esxence è la manifestazione di riferimento a livello mondiale» ha affermato Maurizio Cavezzali, co-fondatore di Esxence e presidente di Equipe International.

Prima di introdurre le singole novità, due parole sulle macrotendenze. Ci troviamo davanti a uno scenario estremamente sfaccettato, ma possiamo individuare due filoni opposti: il primo consiste nell'opulenza portata ai massimi livelli. In una parola: lusso, dentro (ingredienti rari, materie prime ricercate) e fuori (flaconi come sculture, vetri lavorati). Il secondo sposa invece il concetto di minimalismo, con un ‘back to basics' che nasce, forse, da questo sovraccarico globale a cui siamo quotidianamente sottoposti.

Loading...

I nuovi profumi di nicchia
Sono tante, tantissime, qualcuno dice troppe, le fragranze in arrivo. Questa edizione di Esxence ha ospitato 221 marchi espositori (+19% rispetto al 2018) Per noi, le più interessanti e insolite sono quelle che nascono da un'ispirazione particolare, che hanno alle spalle un concetto o una storia inusuale o che sono racchiuse in flaconi curiosi. O ancora, che sono opera di un creatore che non ha certo bisogno di presentazioni, come Jean Claude Ellena: IL naso ha firmato, per Perris Monte Carlo, i nuovi Rose de Mai e Jasmin de Pays, che inaugurano la collezione ‘Les parfums de Grasse'.

A Esxence tra rossetti con cristalli e fragranze a base di tè rari

Photogallery19 foto

Visualizza

Lancio importante anche per The House of Oud – ThoO, il gourmand adulto Keep Glazed, nato dall'estro creativo di Andrea Casotti, ispirato dalle opere della pastry chef Ksenia Penkina. Il risultato è firmato dal profumiere Cristian Calabrò ed è come un cocktail estivo, sorridente e solare, che sa di mango, cocco, glassa di limone e zenzero e promette di essere il nuovo oggetto del desiderio non soltanto per chi ama i gourmand.

A proposito di oggetti del desiderio, se ci fosse stato il premio per il brand più ridondante, l'avrebbe vinto senz'altro The Spirit of Dubai, che unisce fragranze evocative e intense a flaconi sormontati da sculture o gemme. Se ne desiderate una, il budget parte da 315 euro, ma alla modica cifra di 135 euro potete già avere la lozione corpo.

Chi ama l'insolito apprezzerà l'idea de I Profumi del Marmo, ovvero creare un profumo solido sfruttando proprio la polvere finissima di marmo e farne una collezione di sei vasetti, ognuno decorato con una moneta color oro, coniata dall'antica zecca di Lucca e dal collegio dei monetieri Toscano che racconta la storia di Pinocchio.

Parlando di insolito e di racconti, è naturale arrivare a Gabriella Chieffo e al suo 1,2,3, Stella! che è il nuovo capitolo della sua storia olfattiva, intimistica e densa di ricordi. Qui, il concetto chiave è l'equilibrio, a cominciare dalla composizione, in cui prevalgono il gelsomino e il cacao amaro, abbracciati come in un Tao e attorniati da note marine e muschiate.

Non un ricordo, ma una vera fiaba è OlaUna di Coquillete Paris: una nuvola che si innamorò di una duna e che, per farla diventare un'oasi, la annaffiò di pioggia; ma in questo modo la nuvola svanì e l'unico ricordo dell'amore è tuttora la rigogliosa oasi nel deserto. OlaUna è sognante, speziato e spirituale.

Anche Francesca Dell'Oro esplora, con There's a Place, i luoghi dell'anima, e ne rappresenta una stanza speciale, segreta, intima. Una rosa pulsante, morbida come una nuvola e delicatamente speziata, zen e passionale allo stesso tempo.
Parfums M. Micallef osa un'esplicita ode all'illecito con Désir Toxic, che nel bouquet ha note di cannabis. Questa, prendete nota, è una tendenza che con tutta probabilità invaderà il mondo dei profumi.

A proposito di audacia olfattiva, è interessante anche Perverso di Baruti, che unisce ‘tutto ciò che è proibito o fa male': alcol (rhum), cioccolato, tabacco. Poco si sa, invece, degli ingredienti usati dal giovane brand italiano Homoelegans per formulare Like a Jewel, dedicata a Freddie Mercury: una fragranza unisex, che inaugura un nuovo genere, lo Sparkling Glam.

Se, infine, siete inguaribili romantici, vi piacerà Map of the Heart, giovane brand che esplora i sette concetti che fanno battere il cuore: libertà, oscurità, passione, pace, valore, amore ed estasi – e ne ha realizzato i profumi. Concepiti in Australia e realizzati in Francia, hanno flaconi a forma di cuore umano.
Back to basics

Ma per qualcuno, come abbiamo accennato, vale la regola del less is more: ad esempio, per Miller et Bertaux, che con la fragranza menta y menta non ha soltanto rinunciato alle maiuscole, ma a tutto ciò che non comunica purezza e semplicità. È rimasta la menta, quella marocchina, usata per preparare il tè.
Della cerimonia del tè, State Of Mind ha invece fatto l'ispirazione per le sue dieci fragranze: le varianti Oolong, Darjeeling, Yunnan, Roibos, Assam, solo per citarne alcune, sono parte integrante delle piramidi olfattive. E il modo migliore per apprezzare questi profumi è, ça va sans dire, indossarli e gustare il tè corrispondente.

Interessante il giovane brand statunitense Élisire – Elixirs of Desire: i suoi profumi hanno il denominatore comune della luminosità sia per le note sia per i flaconi. Tant'è che una delle creazioni più recenti, Desired, ha una veste lineare e completamente dorata, mentre il bouquet è assolutamente irresistibile: ambra, vaniglia, legni orientali e un accento di pelle.

Se invece volete sapere l'esatta composizione dei profumi, scegliete Perfume Sucks e i suoi flaconi, così trasparenti e ribelli che riportano tutti gli ingredienti, dal primo all'ultimo, proprio come i cosmetici fanno con l'INCI.

La nuova bellezza tra lusso e semplicità
Se i rossetti di House of Sillage interpretano lo sfarzo con decine di Swarovski sulla custodia e polvere di diamante nella formula, Alyson Oldoini nobilita i concetti di pulizia e il momento del bucato con le fragranze Marsiglia Musk e Bucato Royale. Imperdibili per chi ama i profumi che trasmettono purezza, che richiamano alla mente l'immagine di una camicia bianca e che diventano accessorio indispensabile di uno stile perfetto. Il lusso, qui, passa anche attraverso i flaconi, con rivestimenti in galvanica di platino.

Perfezione e pulizia sono i concetti di Eau de Ki, un elisir di bellezza dell'azienda giapponese Sankodo per la cura della pelle che contiene soltanto dodici ingredienti. Nel mondo è un cult, in giappone esiste da ottant'anni, da noi arriva in questi giorni. Ma già possiamo beneficiare delle virtù della birra grazie a Collesi, già nota per la sua produzione artigianale, che ha avuto la brillante idea di produrre una linea cosmetica antietà e rivitalizzante proprio a base di birra, ma ad altissima tecnologia e in collaborazione con l'Università di Camerino.

L'incidenza della profumeria di nicchia
A livello mondiale, l'incidenza della profumeria artistica sul mercato della profumeria alcolica, nel suo complesso, si aggira intorno al 10%. In Italia, nel 2017, il volume di fatturato della profumeria d'autore ha superato i 250 milioni di euro, corrispondente al 12% di revenue della profumeria alcolica e al 2,5% del beauty business italiano.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti