Progettare secondo i canoni della bio-architettura e dell’efficienza energetica
Una casa da costruire da zero su tre livelli, e su una superficie edificabile di 235 mq. Ai progettisti di GoPillar sono richieste soluzioni ampliamente creative a una sola condizione: attenersi al massimo ai canoni della sostenibilità
di Simone Canini*
I punti chiave
3' di lettura
Pensare alla propria abitazione, affidandole un nome? Ognuno di noi fantastica sulla villa dei sogni, ipotizzando forme e materiali. Persino i nomi possono fare la differenza. Ma come potrebbero reagire gli architetti ad una proposta così dettagliata? La richiesta del cliente – inoltrata a GoPillar e alla sua piattaforma di architetti e interior designer – era fondata sul costruire una casa più confortevole e grande che si basasse sui canoni della bio-architettura e dell’efficenza energetica.
La casa si chiamerà Villa Madamas (acronimo delle iniziali dei nomi dei membri della famiglia dei clienti); essi non pongono alcun limite alla creatività, purché le soluzioni siano compatibili anche con un’architettura in legno. Le preferenze del cliente sono verso uno stile moderno, con rifiniture esterne in pietra che richiamino lo stile tipico toscano. La casa sarà costruita da zero e la struttura si dovrà sviluppare su tre livelli, ovvero:piano terra, primo piano e interrato. La superficie edificabile è in totale di 235 mq.
L’approccio generale in questo progetto è considerare sia le esigenze del cliente sia proporre idee architettoniche innovative al fine di creare uno spazio abitativo adeguato, bello ed accogliente.
Gli accessi pedonali e veicolari al sito sono progettati in modo che non vi siano interferenze tra di loro; ognuno dei percorsi ha la sua atmosfera speciale.
Gli architetti hanno cercato di esaltare il senso di invito all’ingresso dell’edificio.
Inoltre, nel processo di progettazione per mettere in relazione gli spazi tra loro, si è cercato di collocare gli spazi maggiormente in relazione diretta con il fronte sud, per avere la massima percentuale di luce solare.
In questa versione, l’edificio viene concepito come un volume compatto, in modo da limitare le dispersioni termiche.
La tecnica costruttiva risponde ai requisiti della bioarchitettura, con la struttura in legno (a telaio o pannelli) ed un rivestimento isolante a cappotto. La finitura esterna è invece pensata come realizzabile con lastre sottili di “geo pietra”, materiale più leggero ma simile alla pietra naturale, ed incollabile al cappotto.
Gli ambienti interni sono rivolti verso il paesaggio circostante, sia al piano terra che al piano primo. Al piano terra le grandi aperture che si affacciano sulle colline sono riparate da un portico profondo due metri e al piano superiore da una loggia della medesima profondità.
L’edificio appare con un aspetto contemporaneo con riferimenti alla tradizione locale.
La copertura viene proposta a due falde, di cui una rivolta verso sud, per cui idonea all’installazione di pannelli fotovoltaici e pannelli per la produzione di acqua calda sanitaria.
Per quanto riguarda la sistemazione esterna, viene previsto un ingresso principale a quota - 3,40 dal quale, attraverso rampe con lieve pendenza, si giungerà alla quota del piano terra, posta a - 2,80. L’ingresso dell’abitazione è collocato sotto al portico mentre quello dello studio è situato sul lato ovest, garantendo la perfetta indipendenza tra abitazione e attività lavorativa.
Sul declivio presente nel lato posteriore del lotto sarà realizzato un giardino terrazzato che, con il suo andamento a gradoni, contribuirà a consolidare il terreno.
Sempre sul lato nord è pensata la realizzazione di una corte ipogea (utilizzabile anche come palestra all’aperto), che porterà luce ed aria agli ambienti del piano interrato, nella quale sarà possibile interrare la vasca di raccolta delle acque piovane.
Il lavoro dell’architetto è visivamente suggestivo, basti guardare la tipologia di render presentati, vicinissimi ad un disegno a mano libera.
Questo amplifica la definizione concettuale dell’idea di Busnelli, che interpreta le richieste predisponendo un fronte accentuato in pietra, definito da un profilo bianco che, in rilievo, disegna il perimetro del prospetto, dotato di una sezione trasparente che introduce ai lati della costruzione, più vivi ed intervallati da copiose bucature all’interno della muratura.
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