Pronta a scalare Kalatà, impresa sociale che valorizza i beni culturali
La Fondazione Social Venture Gda ha investito 200mila euro in equity per sostenere l’impatto culturale e sociale dell’impresa piemontese
di Alessia Maccaferri
2' di lettura
Hanno iniziato nel Cuneese con l’accesso alla cupola ellittica più grande nel mondo, quella del santuario di Vicoforte. Con un investimento per la messa in sicurezza degli antichi camminamenti del capolavoro del Barocco piemontese hanno dato il via a Magnificat: un sistema di visite guidate per 80mila visitatori, incassando oltre 530mila euro. Ora l’impresa culturale Kalatà è pronta a scalare grazie all’investimento in equity di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.
Kalatà srl impresa sociale- selezionata nel 2018 per il percorso di accelerazione Foundamenta di SocialFare - prende in carico il patrimonio culturale meno conosciuto e lo rimette a valore. «Di fatto applichiamo la finanza di progetto alla valorizzazione del patrimonio culturale» spiega Nicola Facciotto, musicologo, ceo dell’impresa culturale.
I beni culturali diventano sostenibili economicamente
Il processo si basa su una concessione pluriennale al termine della quale Kalatà restituisce all’ente propritario il bene, incluse le migliorie. Dal canto suo Kalatà ritorna nell’investimento grazie agli eventi e realizza marginalità. I beni culturali diventano così sostenibili dal punto di vista economico.
In fase di scaling
Il 4 maggio apre il percorso al Sacro Monte di Varallo dove i visitatori saranno guidati in una sorta di pellegrinaggio laico tra arte, natura e spiritualità. Tra la fine di marzo e gli inizi di aprile si inaugurerà un percorso storico alla Basilica di Santa Maria delle Vigne a Genova. Ora la società, che sinora ha goduto di capitali di investitori privati, può scalare: la Fondazione Social Venture Giodano Dell’Amore, investitore e advisor “impact”, ha investito 200mila in equity, per sostenere l'impatto sociale e culturale dell’iniziativa. I nuovi capitali andranno «sia al rafforzamento del team in termini qualitativi e quantitativi - spiega Facciotto - sia a nuovi interventi sul patrimonio artistico nazionale”.
Il nuovo investitore
“Abbiamo riposto la nostra fiducia in Kalatà, per la sua capacità di introdurre un modello e un approccio innovativi all'interno di un settore – quello della fruizione dei beni culturali – che talvolta fatica a risultare attraente per pubblici ampi. Sostenendo la crescita dell'impresa, insieme agli attuali soci, favoriamo la conservazione del patrimonio artistico del nostro Paese, dando nuova linfa a opere artistiche e siti storici, talvolta, poco valorizzati. In tal senso, Kalatà risponde pienamente ai requisiti di investibilità della nostra fondazione: intenzionalità e misurabilità dell'impatto conseguito e addizionalità del nostro intervento che si colloca al di fuori delle aree di maggiore interesse per gli investitori tradizionali oltre, naturalmente, alla sostenibilità economica dell'iniziativa” ha dichiarato Marco Gerevini, consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Gda.
Alba capitale della cultura di impresa
Kalatà ha tra l’altro curato la candatura di Alba scelta da Confindustria come “Capitale italiana della cultura d'impresa 2020”, superando, fra le candidature, quelle di grandi centri come Torino, Ivrea e Biella, Brescia, Bergamo, Padova e Treviso, Firenze, Pisa, Fabriano, Bari e Taranto.
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