Pronte le multe per 2 milioni di no vax over 50: partite le prime 600mila lettere
Tra loro anche 800mila guariti dal Covid a cui spetterà rispondere alle Asl per evitare la multa da 100 euro
di Marzio Bartoloni
I punti chiave
3' di lettura
È entrata a regime l’invio da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione delle cartelle esattoriali con la sanzione da 100 euro per i cittadini over 50 no-vax che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Il ministero della Salute ha infatti inviato gli elenchi delle persone che non si sono sottoposte al vaccino - si tratterebbe di una platea di circa 1,8 milioni di over 50 - e, dopo la verifica, vengono inviate le cartelle tramite Poste. Al momento sarebbero in via di spedizione un primo lotto di circa 600mila avvisi. Ma dei 1,8 milioni di no vax over 50 circa 800mila sono guariti dal Covid: spetterà a loro rispondere alle Asl, con una procedura non proprio agevole, per evitare la multa da 100 euro.
Gli avvisi in arrivo
Il decreto legge 1/2022 ha introdotto l’obbligo vaccinale per chi ha compiuto 50 anni o li avrà entro il prossimo 15 giugno, data in cui le disposizioni cesseranno di essere in vigore. La sanzione di 100 euro scatta infatti per chi, entro quella data, non è vaccinato oppure ha eseguito soltanto la prima dose o la seconda senza il richiamo nei termini previsti. A notificare la sanzione è appunto l'agenzia delle Entrate, mentre a irrogarla sarà il ministero della Salute. Prima dell'avviso di addebito, il no vax riceverà una comunicazione di avvio del procedimento: si tratta appunto delle 600mila lettere in partenza in questi giorni. Appena ricevuta potrà decidere di pagare, ovviamente. Oppure avrà dieci giorni di tempo, a pena di decadenza, per inviare all'azienda sanitaria locale competente per territorio eventuali esenzioni o altre ragioni che hanno causato il differimento del vaccino: è il caso di chi ha avuto il Covid.
La procedura non agevole per evitare la multa
Entro gli stessi 10 giorni dal ricevimento dell’avviso oltre ad avvertire l’Asl il destinatario della possibile “multa” dovrà inviare una comunicazione all’agenzia delle Entrate in cui riferirà di aver mandato le proprie giustificazioni all’azienda sanitaria per non essersi vaccianto. Entro altri successivi 10 giorni sarà sempre la Asl a dover comunicare alle Entrate se la sanzione va irrogata oppure no, in quest'ultimo caso chiudendo il procedimento.Se l'azienda sanitaria considererà inidonee le ragioni esposte dall'interessato, l'iter andrà avanti. Entro i successivi 180 giorni le Entrate notificheranno via Pec o raccomandata a/r all'interessato un avviso di addebito che avrà valore di titolo esecutivo. Quindi chi paga solo dopo questa seconda notifica e non già dopo la prima si dovrebbe veder addebitate anche le spese per quest’ultima. Il destinatario avrà comunque 60 giorni di tempo per pagare oppure 30 giorni per presentare ricorso davanti al Giudice di pace.
Tra i no vax anche 800mila contagiati dal Covid
Come detto sono circa 2 milioni gli italiani over 50 che non si sono vaccinati e che rischiano dunque la multa. Ma il conteggio include anche i no vax che nei mesi scorsi sono stati contagiati dal Covid e per questo motivo non si sono vaccinati. Secondo i dati a disposizione del ministero della Salute sono poco meno di 800mila gli over 50 guariti in questi mesi dal Covid e dunque l’elenco dei destinatari della multa si dovrebbe assottigliare a quasi 1,2 milioni (1.177.000 per l’esattezza). Il problema però è che toccherà a i no vax contagiati e guariti dal Covid far partire la procedura di “ricorso” all’avviso ricevuto entro 10 giorni segnalando alla propria azienda sanitaria di non essere più sottoposto all’obbligo vaccinale per provare ad evitare così la multa da 100 euro.
loading...