MOBILITà CONDIVISA

Auto, proprietà addio: i millennials vogliono solo il car sharing

Secondo il Rapporto Aniasa 2019 il fenomeno cresce in Italia: il fenomeno è in crescita. Il numero di iscritti ha sfiorato quota 1,8 milioni. Positivo anche il dato dei chilometri percorsi

di Giulia Paganoni

Google Maps segnalera' servizi di sharing auto e bici

3' di lettura

Le auto cambiano e anche la mobilità mostra un nuovo appeal. Non si tratta di possedere il veicolo ma di poterlo usare nei giorni e negli orari in cui serve. Tra queste modalità, nel territorio nazionale una delle più diffuse è quella del car sharing, niente proprietà di auto ma un servizio di accesso al mezzo attraverso un'app scaricata sullo smartphone da cui si prenota e si paga il servizio.

Stando ai dati del Rapporto Aniasa 2019 sulla portata del car sharing in Italia, nel 2018 si è confermato il trend di crescita del fenomeno, in particolare per quanto riguarda il numero di iscritti che ha sfiorato quota 1,8 milioni. Positivo anche il numero di chilometri percorsi. Mentre negativo è il numero degli utenti attivi (almeno un noleggio negli ultimi sei mesi) che rispetto al 2017 ha registrato una contrazione del 20%. Un dato negativo ma che in realtà ha un sapore dolce in quanto rispetta lo stabilizzarsi su base solida i clienti che fanno ricorso a tali servizi di mobilità.

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Sono ormai numerose le aziende che mettono a disposizione questo genere di servizio e sono localizzate perlopiù nei grandi centri in quanto alternativa ai classici e non sempre funzionali servizi di trasporto pubblico locale. Da qui una logica di trasporto integrato che consente di implementare la sinergia tra pubblico e privato nel settore della mobilità urbana. La maggior parte degli utenti di questa tipologia di servizi sono persone di sesso maschile (63%) anche se viene evidenziato un progressivo aumento delle richieste delle donne passato dal 34% del 2016 al 37% del 2018.

Per quanto riguarda le fasce di età, sono i millennials, persone di età compresa tra i 26 e 35 anni (30%), i più attivi in questo genere si servizi seguiti dalla fascia di età dei neo patentati, la cosiddetta Generazione Z (26%). A ruota anche le fasce di età 36-45 anni (21%) e 46-55 anni (15 per cento). Coloro che hanno mostrano meno interesse verso questi servizi sono gli utenti da 55 anni in su di età, cosa molto ovvia dato che l'abitudine in questa fascia di età è quella di acquistare l'automobile. Interessante è anche notare i giorni e gli orari di maggior utilizzo del servizio. Per esempio, nei giorni feriali c'è una maggior richiesta con percentuali tra il 14 e il 15% che scende al 13% nella giornata di domenica.

Analizzando poi le fasce orarie di utilizzo viene evidenziato come dalle 16 alle 21 ci sia il maggior picco di richieste con il 31% seguito dal mattino dalle 7 alle 12 con il 20%. Molto vicino la fascia oraria 12-16 con il 19%. Mentre resta più tranquillo dalle 21 alle 24 (16%) e dalle 24 alle 7 (14%). Dati, questi, che evidenziano quanto questa tipologia di servizio sia di interesse per pendolari e lavoratori di grandi città per raggiungere la propria destinazione, magari situata in zone poco servite dai mezzi di trasporto pubblico. Gli orari di maggior richiesta, infatti, coincidono con gli orari di punta del mattino, quando si viaggia verso il posto di lavoro, e all'uscita.

Le principali zone di utilizzo sono le grandi aree metropolitane del nord Italia, in primis Milano seguita dalla capitale, Roma, con rispettivamente 3.100 e 2.100 unità. Numeri importanti si registrano anche nelle città di Torino e Firenze.

Ma quanto vengono utilizzate le auto a noleggio? In media la durata è diminuita del 4% passando da 29 a 28 minuti ma a fronte di una distanza media percorsa aumentata sempre del 4%, passando quindi da 6,6 km a 6,8 chilometri. Alla luce di questi dati, il comparto può rappresentare anche un buon banco di prova per gli utenti che vogliono tesare i veicoli elettrici dato che l'autonomia è abbastanza per le percorrenze cittadine.

La grandezza del fenomeno richiede anche un adeguamento a livello legislativo disciplinando le forme di mobilità possibili dalle innovazioni tecnologiche. Tra le difficoltà che si stanno affrontando anche i nuovi schemi assicurativi.

Tra i principali attori troviamo anche le case automobilistiche, come il Gruppo Bmw con il servizio DriveNow, Daimler con Car2Go, Fca con Enjoy a dimostrazione che anche i costruttori stanno entrando nella logica dell'accesso alla mobilità e offrendo quindi servizi di noleggio a breve termine. Si tratta quindi di un nuovo business che va ad affiancare l'ormai tradizionale della vendita di beni, le auto.

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