Industria

Prysmian vara la maxi nave da 180 milioni per posare i cavi

Il gruppo, che raccoglie l’eredità della Pirelli Cavi, è il più grande produttore al mondo di cavi di alta tensione, ed è fortissimo anche nella fibra ottica

di Jacopo Giliberto

Energia: a Pozzuoli presentata la 'Leonardo Da Vinci', la nave posacavi più grande al mondo

2' di lettura

Tra qualche giorno Gianluca Altamura, 49 anni, napoletano di Napoli, comandante, ormeggerà la nave Leonardo da Vinci al pontile Prysmian di Arco Felice, nella baia di Pozzuoli, e arrotolerà in due enormi rocchetti il cavo elettrico lungo 120 chilometri. Poi, prora verso il Mare del Nord, dove la nave Leonardo da Vinci, la più grande posacavi del mondo, collegherà con 700 chilometri di elettrodotto sottomarino in altissima tensione l’Inghilterra con la Danimarca, il Viking Link, per consentire all’energia eolica prodotta in alto mare di fluire verso i consumatori.

Ogni nave ha un odore inconfondibile di nave, un odore fatto di salsedine, sentina, sala macchine, sudore. La nave Leonardo da Vinci della Prysmian no, non ha ancora acquisito l’odore del lavoro. Completata l’estate scorsa nei cantieri norvegesi Vard (Fincantieri) con un investimento che sfiora i 180 milioni, la nave lunga 171 metri ha subìto l’effetto virale del Covid, e solamente adesso ha potuto essere presentata con la cerimonia di un battesimo a Pozzuoli. Padroni di casa l'amministratore delegato della Prysmian, Valerio Battista, il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolìa, e il presidente della Campania, Vincenzo De Luca. Ma i veri padroni di casa sono i tre comandanti che si alternano ogni tre mesi sul ponte comando, cioè oltre al comandante Altamura anche Alfredo Amitrano, 44 anni, Sorrento, e Alessandro Ubaldini, 44 anni, un omone di Trieste.

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Produzione e posa

Il gruppo Prysmian, che raccoglie l’eredità della Pirelli Cavi, è il più grande produttore al mondo di cavi di alta tensione, ed è fortissimo anche nella fibra ottica. Per questo motivo ha una flotta di cinque mezzi navali, dalla colossale Leonardo da Vinci alla posacavi Giulio Verne che aveva il primato mondiale precedente, la Cable Enterprise fino all’Ulisse (per i fondali di pochi metri) e al pontone posacavi Barbarossa (per i bassifondi lagunari). Producono i cavi e li posano.

Dice Valerio Battista, fiorentino di Figline: «Il nostro piano di investimenti mette in moto circa un miliardo entro il 2024, principalmente finalizzati allo sviluppo di business a sostegno della transizione energetica. Lo sviluppo della rete elettrica transeuropea ricopre un ruolo strategico sia per la decarbonizzazione e transizione verso fonti rinnovabili sia per migliorare l’autonomia energetica europea, un’urgenza tornata di attualità con il conflitto Russia-Ucraina».

2021 fuori taglia

Il 2021 è stato per la Prysmian un anno fuori taglia, dove i 12 miliardi di fatturato hanno visto arrivare contratti per quasi 5 degli 8 miliardi di euro nel mercato mondiale dei cavi per alta tensione ma, tolte le rincorse dei committenti, nel “business as usual” l’azienda di Milano Bicocca ha una quota «di circa il 35-40% nel mercato dei cavi alta tensione sottomarini e terrestri», specifica Battista.

Un investimento di oltre 80 milioni è destinato allo stabilimento di Arco Felice (Napoli), per il quale è stata appena acquisita l’area Sofar adiacente. In Finlandia, a Pikkala, è destinato un investimento di oltre 100 milioni; un altro potenziamento produttivo a Gron in Francia. Altri impianti produttivi sono a Nordenham in Germania, Drammen in Norvegia, e gli insediamenti in Campania. Con una spesa di altri 200 milioni il gruppo sta costruendo il primo stabilimento di cavi alta tensione sottomarini in Massachusetts negli Usa.

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