Psichiatri in campo, sportello di ascolto per medici e infermieri contro il «burnout»
Da Spi, Emergenza Sorrisi e Tim un’iniziativa di sostegno a distanza per arginare il disagio. Boom del consumo di ansiolitici
di Nicola Barone
2' di lettura
Ansia, frustrazioni, disturbi del sonno motivati dai lutti multipli e senso di colpa per non aver fatto quanto necessario per salvare vite. Si fa sentire l’urto meno manifesto dell’emergenza da SARS-CoV-2 su almeno una metà degli operatori sanitari, medici e infermieri, impiegati in prima linea. Secondo i dati iniziali della Società italiana di psichiatria, questa percentuale sale al 70% quanto alla preoccupazione di contrarre l’infezione e all'85% per l'angoscia di essere veicolo a danno dei propri cari. Un carico emozionale che rischia di arrivare «al burnout, cioè alla sindrome da esaurimento», spiegano Enrico Zanalda e Massimo di Giannantonio, rispettivamente presidente attuale e incoming della Spi.
Un Numero Verde per il sostegno a distanza
È questo il quadro che fa da sfondo all’iniziativa di Emergenza Sorrisi, Società italiana di psichiatria e Tim che hanno insieme aperto uno sportello di ascolto e sostegno a distanza per arginare il disagio. Il Numero Verde 800.042.999 è attivo dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19, a rispondere saranno gli esperti della Spi sotto la supervisione degli psichiatri Zalanda e di Giannantonio che coordinano il progetto. «Questo virus è il virus della lontananza e del distacco, per questo abbiamo raccolto la loro richiesta di aiuto e pensato di offrire un servizio di supporto per ricordare loro che non sono soli nell'affrontare una situazione di stress elevatissimo» spiega il presidente di Emergenza Sorrisi Fabio Abenavoli.
In aumento il consumo di ansiolitici
Dall'inizio della pandemia la sofferenza psicologica morde e un suo indicatore indiretto è l'incremento di almeno il 30% del consumo di ansiolitici. «È bene ricordare che chiedere aiuto non è un segnale di debolezza ma di forza», tengono a sottolineare i due psichiatri presentando lo sportello per medici e infermieri. I segni dell’emergenza sulla popolazione italiana nel complesso si faranno sentire nelle fasi successive al lockdown e a lungo. Alcuni studi sull'esperienza cinese (ancora meno su quelle italiane, per questo si tenta di fare un intervento preventivo) hanno indicato che Covid-19 e spinte all'isolamento e al distanziamento sociale sono elementi che possono spingere al suicidio i soggetti fragili o con problematiche pregresse.
Picco di telefonate al numero anti violenza
Intanto si hanno già riscontri di un aumento dei casi di violenza domestica. I dati del numero antiviolenza e antistalking e dell'app 1522 rilevano una crescita importante delle telefonate e dei contatti per segnalare episodi di violenza dentro casa e chiedere aiuto. Ad aprile le chiamate sono state 1.039 contro le 397 dello stesso periodo del 2019.
Per approfondire:
loading...