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La Camera Usa destituisce lo speaker, è la prima volta

Putin potrebbe accennare alla sua candidatura come presidente alle elezioni del 2024 al forum che si terrà a novembre. Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8 è stata registrata poco prima delle 4, ora italiana, in Papua Nuova Guinea. Per la dirigente della Ong Premio Nobel per la Pace Oleksandra Matviychuk, bisogna fermare Vladimir Putin o l’intero sistema di sicurezza euro-atlantico sarà a rischio.

A Kiev Zelensky incontra Tajani: grazie per solidarietà
  • La Camera destituisce lo speaker, prima volta negli Usa

    La Camera ha approvato la mozione per destituire lo speaker repubblicano Kevin McCarthy, facendo precipitare il Capitol nel caos e nell’incertezza. E’ la prima volta nella storia Usa. A proporre la mozione il deputato del suo partito Matt Gaetz, un fedelissimo di Donald Trump ed esponente di una fronda parlamentare alla Camera legata al tycoon.

    La votazione si è conclusa con 216 voti a favore e 210 no. Otto repubblicani hanno votato contro McCarthy. Quest’ultimo ha indicato come suo sostituto provvisorio sino all’elezione di un nuovo speaker il repubblicano Patrick McHenry della North Carolina. L’elezione non sarà certo facile e rischia di paralizzare il Congresso proprio quando deve negoziare la prossima legge di spesa.

  • Ucraina: Casa Bianca, «Biden ha confermato sostegno in call con alleati»

    “Il presidente Biden ha riconfermato l’impegno degli Stati Uniti a sostenere l’Ucraina fino a quando sarà necessario mentre difende la sua sovranità e integrità territoriale e gli altri leader hanno condiviso l’impegno”. E’ quanto ha reso noto la Casa Bianca sui contenuti della call con alleati e partner, cui ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per “coordinare il sostegno in corso al popolo dell’Ucraina mentre difende la sua libertà e indipendenza di fronte alla brutale invasione della Russia”. “I leader - si legge- hanno discusso gli sforzi per fornire all’Ucraina le munizioni e sistemi di armamenti di cui ha bisogno per difendere il suo territorio contro l’aggressione russa, per rafforzare le difese aeree dell’Ucraina proteggendo le infrastrutture critiche contro gli assalti aerei russi ora e nei prossimi mesi, per riparare e rafforzare le sue infrastrutture energetiche durante l’inverno. Sono stati anche discussi gli sforzi in corso per allineare e ampliare il sostegno dei donatori alla ripresa economica dell’Ucraina, così come il lavoro comune con la comunità globale per affrontare le sfide energetiche, economiche e sulla sicurezza alimentare provocate dalla guerra voluta dalla Russia”. Oltre a Meloni, alla call organizzata da Biden hanno partecipato il primo ministro canadese Justin Trudeau, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro giapponese Fumio Kishida, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il presidente polacco Andrzej Duda, il presidente rumeno Klaus Iohannis, il primo ministro britannico Rishi Sunak e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna.

  • Ucraina: generale Kiev, «avanziamo su fronte sud»

    L’esercito di Kiev rivendica un avanzamento sul fronte sud. “Nel settore di Tavria, le forze di difesa avanzano”, ha scritto su Telegram il generale Oleksander Tarnavskyi, usando il nome militare del fronte meridionale. Secondo Tarnavskyi, comandante delle forze del fronte sud, nelle ultime 24 ore i suoi uomini hanno ucciso 261 russi e ne hanno catturati altri dieci.

  • Usa: Camera respinge tentativo di bloccare sfiducia a McCarthy

    Con un voto di 218-208 la Camera dei rappresentanti ha respinto la mozione che puntava ad affossare la mozione di sfiducia nei confronti dello speaker repubblicano Kevin McCarthy. Come esito del voto, la Camera procederà al voto della mozione di sfiducia, presentata dal deputato repubblicano Matt Gaetz, a capo di una pattuglia di una decina di dissidenti dell’ala ultra conservatrice del partito.

  • Usa: alla Camera in corso voto per fermare mozione sfiducia a McCarthy

    Alla Camera dei rappresentanti è in corso il voto per affossare la mozione di sfiducia nei confronti dello speaker Kevin McCarthy, presentata dal deputato trumpiano Matt Gaetz. Per bloccare la mozione è sufficiente la maggioranza semplice.

    A favore del proseguimento dell’iter della mozione di sfiducia si sono al momento pronunciati 10 deputati repubblicani, cinque in più di quanti McCarthy possa permettersi di perdere per mantenere il suo scranno. Oltre 200, al momento, i voti Democratici favorevoli alla mozione di sfiducia.

  • Usa, c’è de-escalation Serbia al confine con il Kosovo

    “Da quando abbiamo lanciato l’allarme di un dispiegamento senza precedenti di forze serbe al confine con il Kosovo, abbiamo anche constatato una de-escalation da parte di Belgrado”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.

  • Usa, abbiamo fondi per Ucraina ancora per un po’

    “Abbiamo fondi per sostenere i bisogni dell’Ucraina ancora per un po’ ma il Congresso deve agire”. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Il sostegno a Kiev rafforza anche la nostra sicurezza nazionale”, ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca.

  • Michel, «in intese coinvolgere i 27, Tunisia sia lezione»

    - In primo luogo è importante seguire le procedure e assicurarsi che gli Stati membri diano il loro mandato alla Commissione e poi gli Stati membri, durante questo processo, dicano sì o no, nonostante ciò che la Commissione ha negoziato. Questa è una lezione chiara. Il coinvolgimento degli Stati membri è fondamentale per il suo successo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, ospite della spagnola Tve, rispondendo ad una domanda sul Memorandum con Tunisi. “Abbiamo l’impressione di negoziare caso per caso con alcuni di questi Paesi e, probabilmente, abbiamo bisogno di principi globali” sul tema. (

  • Usa: dem, «nessuno aiuto a McCarthy, voteremo per destituirlo»

    - I democratici della Camera non intendono dare nessun aiuto a Kevin McCarthy e voteranno, quando verrà messa ai voti la mozione per destituirlo, contro lo Speaker repubblicano. “Noi seguiamo il nostro leader e non salveremo Kevin McCarthy”, ha dichiarato la deputata della sinistra dem Pramila Jayapal, al termine della riunione di due ore mezzo in cui i deputati dem hanno deciso la linea da seguire nella votazione prevista per oggi. La decisione dei democratici arriva dopo che il deputato trumpiano Matt Gaetz ha presentato una mozione di ’sfiducia’ dello Speaker, reo ai suoi occhi di aver fatto passare con i voti dem la misura per evitare lo shutdown e di aver fatto quello che definisce “un accordo segreto sull’Ucraina” con loro. Ora che i dem hanno annunciato che voteranno in favore della mozione, a Gaetz potrebbero bastare appena 4 voti per far cadere lo Speaker. Per questo nelle ultime ore, gli occhi di tutti erano rivolti ai dem per eventuali mosse, come l’astensione, che avrebbero aiutato lo Speaker a superare la mozione dell’estrema destra repubblicana. Anche deputati dem più centristi, che a volte votano con i repubblicani, hanno deciso di non tendere la mano allo Speaker: “il Gop ha il controllo della Camera ed è sua responsabilità scegliere i leader, è una decisione che non pertiene a nessun democratico”, ha dichiarato il moderato Jared Golden.

  • Michel sente Biden e alleati, «uniti negli aiuti a Kiev»

    “Colloquio telefonico con il presidente Joe Biden e i leader copresidenti del G7 e del gruppo B9 (Bucarest Nine, ndr) per garantire il nostro pieno sostegno all’Ucraina. Siamo uniti e pronti a fornire ulteriori attrezzature militari, sostegno finanziario e politico all’Ucraina. Pace e sicurezza in Ucraina equivalgono a pace e sicurezza in Europa”. Lo annuncia, su X, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel

  • Biden sente gli alleati Nato, «aiuti a Kiev finché serve»

    “Buona conversazione telefonica con i leader della Nato ospitata dal presidente Joe Biden. Mentre la Russia continua la sua brutale guerra, siamo tutti impegnati a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario”. Lo scrive, su X, il segretario generale della Nato Jens Stolnteberg.

  • Netanyahu, ’agiremo contro le intimidazioni ai fedeli’

    “Condanno con fermezza tutti i tentativi di intimidire i fedeli e adotterò azioni immediate e decise contro tutto questo”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu riferendosi agli sputi da parte di alcuni ebrei ortodossi contro pellegrini cristiani in processione con la croce sulle spalle in Città Vecchia a Gerusalemme. “Israele - ha aggiunto su X - è impegnato a salvaguardare il sacro diritto di culto e di pellegrinaggio ai luoghi santi di tutte le fedi. Un comportamento offensivo verso i fedeli è sacrilego e inaccettabile. Non sarà tollerata ogni forma di ostilità verso chiunque impegnato in riti religiosi”.

  • Hunter Biden si dichiara non colpevole

    Hunter Biden si è dichiarato non colpevole delle accuse sul possesso illegale di un’arma nel 2018.

  • Anche Vienna e Praga introducono controlli con Slovacchia

    Anche l’Austria e la Repubblica ceca seguono l’esempio di Varsavia e introducono controlli lungo la frontiera con la Slovacchia per limitare l’arrivo di migranti irregolari. I controlli al confine austriaco inizieranno a mezzanotte e avranno, per il momento, una durata di dieci giorni, ha annunciato il ministro degli Interni di Vienna Gerhard Karner.

  • Fonti Ue, «Saied avrebbe voluto prima rata aiuti più alta»

    “Non abbiamo capito ancora cosa volesse dire Saied. Non abbiamo avuto la trascrizione e stiamo lavorando per avere più informazioni”. Lo ha detto un alto funzionario Ue soffermandosi sul Memorandum sui migranti dopo l’annuncio di Tunisi di voler rifiutare i fondi europei. Saied, secondo l’interpretazione della fonte, “avrebbe preferito più aiuti” rispetto alla prima tranche decisa dalla Commissione. Sullo stato dell’intesa l’alto funzionario non ha voluto dire troppo anche perché, ha ricordato, il Consiglio “non è stato coinvolto” nei negoziati. Ma, ha sottolineato, “non possiamo dire che il Memorandum sia un fallimento”.

  • Zaporizhzhia: Mosca, cessate il fuoco durante rotazione addetti Aiea

    L’esercito russo ha dichiarato per oggi un cessate il fuoco temporaneo nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia per consentire il passaggio degli osservatori dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) ai fini di una rotazione del personale. Lo ha riferito il ministero russo della Difesa. Lo riporta la Tass. “Sul percorso dal punto di passaggio designato dagli osservatori - un ponte distrutto vicino al villaggio di Kamenskoye - dalle 6 alle 19(dalle 5 alle 18 in Italia) è stato dichiarato un cessate il fuoco, che è stato rigorosamente osservato dal personale militare russo”.

    Ucraina, I leopard in azione nella regione di Zaporizhzhia
  • Ue, Stati valutino rischi sicurezza e furti tecnologia

    La Commissione europea chiede agli Stati dell’Ue di effettuare una valutazione dei rischi ritenuti più sensibili e correlati alla sicurezza tecnologica e a possibili sottrazioni di tecnologia. Andrà valutata in particolare la situazione su quattro aree tecnologiche: tecnologie avanzate dei semiconduttori, Intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche e biotecnologie. L’intervento dell’esecutivo comunitario prende la forma di una raccomandazione con principi guida per strutturare le valutazioni collettive del rischio, compresa la consultazione del settore privato e la tutela della riservatezza

  • Fonti Ue, «su migranti e Ong cerchiamo un punto caduta»

    “Stiamo cercando un punto di caduta sul regolamento sulle crisi e sul ruolo delle Ong” nel pacchetto legislativo sul Patto sulla migrazione e asilo. Le delegazioni sono in contatto, vediamo gli sviluppi nelle prossime ore”. Lo ha detto un alto funzionario Ue soffermandosi sulla distanza tra alcuni Paesi membri, inclusi Italia e Germania, sul regolamento delle crisi migratorie. La discussione di Granada è su un piano diverso dal negoziato legislativo ma, ha aggiunto la fonte, “il fatto di avere un’intesa potrebbe influenzare” la discussione.

    Migranti, Crosetto attacca il cancelliere tedesco Scholz
  • Accordo Ue-Mercosur: negoziatori si incontrano oggi a Brasilia

    Rappresentanti del Mercosur e dell’Unione europea (Ue) si incontrano oggi a Brasilia per analizzare lo stato di avanzamento dei negoziati verso un accordo di libero scambio nel contesto di prevedibili discussioni riguardanti un ’allegato’ presentato da Bruxelles riguardante i rischi di deforestazione dell’Amazzonia legati alla produzione agricola, che però il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula. da Silva, ha definito “inaccettabile”. L’incontro rientra “nell’ambito” delle consultazioni permanenti svolte in videoconferenza tra i negoziatori dei due blocchi e non presenta caratteristiche che possano definirsi particolari, ha spiegato all’ANSA una fonte del ministero degli Esteri brasiliano. Lula, attuale presidente pro tempore del Mercosur, ha espresso il suo interesse a firmare l’accordo fra i blocchi entro la fine del 2023, ma non intende accettare le condizioni aggiunte quest’anno dalla Ue sulla deforestazione. In questo senso uno dei temi dell’agenda odierna dovrebbe essere la recente risposta inviata dai governi del Mercosur alla “lettera di accompagnamento” comunitaria. Tatiana Paredes, sottosegretaria al Commercio estero del Ministero dello Sviluppo e dell’Industria, ha dichiarato prima dell’inizio dei lavori che i negoziati “non saranno facili”, aggiungendo che non “è possibile” prevedere cosa potrà emergere dai colloqui tra sudamericani ed europei. Infine la responsabile ha invitato tutti a “non interpretare come segnale politico rilevante” il fatto che l’incontro di Brasilia, che si svolgerà a porte chiuse, avvenga in presenza. Il team di negoziatori brasiliani sarà coordinato dall’ambasciatore Mauricio Cavalho Lyrio, capo della Segreteria degli Affari economici e finanziari del ministero degli Esteri

  • Ucraina: Kiev inserisce 3 colossi cinesi in lista «sponsor della guerra»

    Tre colossi cinesi del petrolio e del gas finiscono nell’elenco dell’Ucraina delle aziende straniere che Kiev accusa di sponsorizzare l’invasione russa. La China National Offshore Oil Corporation (Cnooc), la China Petrochemical Corporation (Sinopec) e la China National Petroleum Corporation (Cnpc) sono state segnalate dall’Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione (Nazk). Lo riferisce la Cnn. Per la Nazk tutte e tre le società “continuano a sviluppare progetti congiunti con la Russia e a finanziare l’industria strategica della Russia con il pagamento di importanti tributi”. Sono in tutto 12 ora le aziende cinesi presenti nella lista.

  • Spagna: il re incarica Sanchez di formare un governo

    Il re di Spagna Felipe VI ha affidato al leader socialista Pedro Sanchez l’incarico di formare un nuovo governo. Lo ha riferito la presidente del Congresso Francina Armengol, dopo essere stata ricevuta dal monarca

    Feijo'o bocciato in Spagna, ora tocca a Sanchez
  • Banca Mondiale conferma le previsioni: l’India crescerà del 6,3%

    La crescita indiana si attesterà al 6,3% nell’anno fiscale in corso, iniziato il 1°aprile scorso: lo prevede la Banca mondiale nel suo aggiornamento “India Development Update”, pubblicato oggi, che conferma la costante e rapida crescita dell’economia del paese, a dispetto delle sfide globali. Secondo l’istituzione, che conferma le stime del rapporto di aprile, quando aveva abbassato la precedente previsione dal 7,2% al 6,3%, la crescita più robusta si avrà nel settore dei servizi, con il 7,4%, e negli investimenti, che cresceranno dell’8,9%. Inoltre, proseguirà il consolidamento fiscale, con un calo del deficit dal 6,4 al 5,9% del Prodotto interno lordo e una stabilizzazione del debito pubblico intorno all’83 per cento del Pil. Mentre l’inflazione al dettaglio resta alta, al 6.83% in agosto, e rischia di rallentare i consumi, si prevede che sia gli investimenti privati che quelli pubblici saranno consistenti. Per tenere sotto controllo l’inflazione, Delhi ha varato alcune misure sui beni di prima necessità, tra cui il divieto all’esportazione di riso non basmati e una tassa del 20% su quelle del riso parboiled. In generale, secondo la Banca Mondiale, l’economia dell’Asia del Sud dovrebbe crescere del 5.8% nel 2023, con un passo rallentato rispetto agli anni pre-pandemia, e non abbastanza rapido per raggiungere gli obiettivi di sviluppo attesi.

  • Parlamento europeo approva Media Freedom Act, sì a spyware per reati gravi

    Via libera della plenaria del Parlamento europeo al Media Freedom Act, la legge Ue sulla libertà e la trasparenza dei media. Il testo è stato approvato con 448 voti a favore, 102 contrari e 75 astensioni. Gli eurodeputati prevedono l’obbligo per i Paesi Ue di garantire la pluralità dei media e proteggerne l’indipendenza da interferenze governative, politiche, economiche o private. L’uso di software spia può essere giustificato “solo come misura di ’ultima istanza’, da valutarsi caso per caso, e se disposto da un’autorità giudiziaria indipendente per indagare su un reato grave, come il terrorismo o la tratta di esseri umani”.

  • Shoigu esclude nuova mobilitazione per la guerra in Ucraina

    - Lo Stato maggiore delle forze armate russe non ha intenzione di annunciare un’ulteriore mobilitazione poiché ci sono abbastanza militari per portare a termine l’operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, citato dalla Tass. “Lo Stato maggiore non ha piani per un’ulteriore mobilitazione. Le forze armate hanno il numero necessario di militari per portare a termine l’operazione militare speciale. Ciò è in gran parte dovuto alla ferma posizione patriottica dei nostri cittadini, che si uniscono attivamente alle file dei difensori della Patria”, ha detto Shoigu in teleconferenza con lo Stato maggiore russo.

  • L’India chiede al Canada il rimpatrio di 41 diplomatici

    L’India ha chiesto al Canada di rimpatriare 41 componenti della sua missione diplomatica entro il 10 di ottobre: lo scrive il Financial Times. Secondo il quotidiano, che cita fonti informate della vicenda, l’India ha minacciato di revocare l’immunità ai diplomatici che non lasceranno il paese entro il 10 ottobre. L’India aveva già anticipato che lo staff dell’ambasciata canadese avrebbe dovuto essere ridotto: secondo Arindam Bagchi, portavoce del ministero agli Esteri di Delhi, nella sola capitale indiana il governo canadese è presente con 62 persone, più di tutto il personale indiano in Canada. L’imposizione di Delhi si iscrive nella crisi dei rapporti tra i due paesi dopo le affermazioni del premier Trudeau sul potenziale ruolo di agenti legati al governo indiano nell’assassinio di Hardeep Singh Nijjar, cittadino canadese e leader separatista sikh; l’India ha rifiutato le accuse come “assurde e dettate da secondi fini”. La settimana scorsa l’argomento è stato sollevato dal Segretario di stato americano Antony Blinken durante il suo incontro con il Ministro agli Esteri indiano S. Jaishankar. Nell’occasione, Jaishankar ha detto ai giornalisti che i governi indiano e canadese devono incontrarsi e discutere per risolvere le differenti posizioni, ma ha sottolineato ancora una volta, che l’atteggiamento di permissività del Canada verso i terroristi deve essere modificato.

  • Ue, “in contatto con Tunisi per attuazione del Memorandum”

    “Siamo in contatto con le autorità tunisine per l’attuazione del Memorandum d’intesa”. Lo spiega una portavoce della Commissione Ue interpellata dall’ANSA sullo stop annunciato dal presidente tunisino Kais Saied ai fondi europei. La portavoce non ha rilasciato ulteriori commenti.

  • Nigeria, almeno 40 morti in naufragio nave passeggeri

    Almeno 40 persone risultano disperse e si presume siano annegate nel naufragio di una nave passeggeri nello stato di Kebbi, nel nordovest della Nigeria, dopo che l’imbarcazione si è capovolta a causa delle forti correnti, informano le autorità locali. “Stiamo ancora cercando 40 passeggeri con l’aiuto di sommozzatori locali e crediamo che siano annegati”, ha dichiarato Bala Mohammed, l’amministratore del distretto di Yauri, dove ieri è avvenuto l’incidente.

  • India: raid della polizia di Delhi a casa di 30 noti giornalisti

    Allarme tra i giornalisti indiani per i raid eseguiti questa mattina da una squadra speciale della polizia di Delhi nelle abitazioni di una trentina tra giornalisti, editori, disegnatori, attivisti, collegati al sito di notizie online NewsClick. Vari giornalisti, tra cui Abhisar Sharma e Aritry Das raccontano che gli agenti, presentatisi all’alba nelle loro abitazioni, hanno sequestrato di computer e cellulari.

    Lo storico Sohail Hasmi, intellettuale molto noto, anche per le visite guidate che conduce nella capitale, ha definito l’ispezione “fortemente intimidatoria e repressiva della libertà di stampa e di opinione”. Oltre alle abitazioni nella capitale sono state ispezionate le case di alcuni collaboratori di Mumbai. La polizia ha fatto sapere che nessuno è stato arrestato, e che le ispezioni, sarebbero connesse a presunti finanziamenti esteri ricevuti da NewsClick.

    A fine agosto agenti dell’Agenzia governativa avevano già perquisito l’abitazione del direttore del sito Prabir Purkayashta, dopo che il New York Times aveva scritto che il portale fa parte di una rete globale finanziata dal miliardario statunitense Neville Roy Singham, che avrebbe legami con il governo cinese, affermazioni negate da Singham. Preoccupazione per le ispezioni è stata espressa dal Press Club of India “stiamo seguendo gli sviluppi dei raid con apprensione. Siamo solidali coi giornalisti e chiediamo al governo di dare spiegazioni al più presto”. I partiti di opposizione hanno accusato il governo di avere ispirato un’ennesima azione diversiva per non affrontare i problemi del Paese. Il leader del Congresso Pawan Khera su X ha definito l’azione, in lettere maiuscole “Distrazione”.

  • Polonia introduce controlli ai confini con la Slovacchia

    La Polonia ha deciso di ripristinare temporaneamente il controllo al confine con la Slovacchia. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Mariusz Kamiński, sottolineando che rispetto all’anno scorso l’immigrazione clandestina e il numero dei migranti individuati in Slovacchia sono aumentati di quasi il mille per cento.

    “In sole due settimane abbiamo individuato e arrestato 551 migranti illegali”, ha detto Kaminski, citato dall’agenzia Pap. I controlli saranno introdotti a mezzanotte e dureranno per 10 giorni, ma è molto probabile che verranno prolungati, ha spiegato.

  • Wsj, Meta studia abbonamenti fino a 13 euro per l’Ue

    Meta sta esplorando la possibilità di far pagare fino a circa 13 euro (14 dollari) gli utenti nell’Ue per accedere a versioni senza pubblicità di Instagram e Facebook, oppure di accettare annunci personalizzati per le versioni gratuite. Lo riporta il Wall Street Journal, sarebbe la proposta dell’azienda alle autorità di regolamentazione Ue.

    Secondo il piano, Meta addebiterebbe circa 10 euro al mese su un account FB o Instagram da computer e 6 euro per ogni account aggiuntivo collegato. Per gli utenti che desiderano utilizzare le piattaforme su smartphone, la tariffa mensile per le versioni senza pubblicità salirebbe a circa 13 euro.

  • Weber, sostegno a Tunisi, non c’è alternativa all’intesa

    “Non c’è nessuna alternativa a collaborare con i nostri i vicini, il memorandum con la Tunisia è la via giusta e un esempio per gli accordi in futuro”. Lo ha detto il presidente del Ppe, Manfred Weber, in conferenza stampa a Strasburgo, rispondendo a una domanda sulla decisione del presidente tunisino Saied di respingere i fondi Ue parte dell’accordo firmato a luglio.

    “Parliamo di Tunisia solo quando si parla di migranti, ma dobbiamo ascoltare le loro preoccupazioni, sul loro sviluppo economico. Se ci sono problemi sull’attuazione” dell’accordo, “bisogna trovare una soluzione, io resto in supporto”, ha sottolineato Weber.

  • Ft, Ue verso lo sblocco dei fondi diretti all’Ungheria

    La Commissione Ue si appresta a sbloccare circa 13 miliardi di euro di fondi diretti all’Ungheria entro fine novembre. Lo rivela il Financial Times online, sottolineando come la decisione potrebbe garantire il sostegno di Budapest per un aumento del bilancio dell’Ue e una significativa assistenza finanziaria a Kiev. Lo scorso dicembre l’Ue aveva disposto il congelamento di 22 miliardi di euro di fondi per la coesione, a cui vanno sommati i 5,8 miliardi del Pnrr ungherese, a causa del braccio di ferro tra Bruxelles e Budapest. Lo sblocco dei fondi è correlato alla riforma della giustizia messa in campo dal governo di Viktor Orban.

  • Turchia: inflazione in crescita, supera il 60%

    L’inflazione su base annua in Turchia ha toccato il 61,53% in settembre, segnando un lieve aumento rispetto ai dati di settembre quando era al 58,94%. Lo rende noto l’Istituto di statistica nazionale Tuik facendo sapere che la crescita dei prezzi da agosto a settembre è stata del 4,75%.

    Migranti, fra Roma e Berlino si prova a cercare un compromesso
  • Niger: mediazione algerina, golpisti negano di aver accettato

    Il Niger nega di aver accettato un’iniziativa di mediazione dell’Algeria per una soluzione pacifica e politica della crisi innescata dal golpe militare di fine luglio contro il presidente Mohamed Bazoum. “Sorpresa” è arrivata nelle ultime ore dal ministero degli Esteri nigerino che afferma di aver appreso “dai social e da alcuni media di un comunicato stampa del governo algerino che indica che il Niger avrebbe ’accettato la mediazione dell’Algeria che ha proposto ai militari una transizione di sei mesi”.

    Il Niger, dove i militari hanno preso il potere, “respinge queste conclusioni” e al contempo “ribadisce la volontà di preservare i rapporti di amicizia e fratellanza con l’Algeria”, secondo una nota riportata dal giornale nigerino Le Sahel. Tutto dopo che ieri il ministero degli Esteri di Algeri aveva fatto sapere di aver ricevuto “una notifica di accettazione della mediazione algerina volta a promuovere una soluzione politica per la crisi politica in Niger” sulla base di un piano presentato dal presidente Abdelmajid Tebboune.

    Australia, referendum per i diritti degli aborigeni in costituzione
  • Turchia: 007 Ankara, comandante Pkk ucciso in Siria

    L’agenzia nazionale di intelligence turca (Mit), ha annunciato di aver ucciso Muzdelif Taskin, uno dei comandanti del Pkk, nel corso di un’operazione a Qamishli, nel nord della Siria. Lo scrive l’agenzia Anadolu.

    Taskin, nome in codice Aslan Samura, era arrivato in Siria dall’Iraq ed è considerato da Ankara l’organizzatore dell’attentato di Daglica del 2007 nel quale persero la vita 12 soldati turchi, mentre altri 12 rimasero feriti.

    Nobel per la Medicina alla tecnologia dei vaccini anti-Covid a Mrna
  • Gb, designazione agente straniero usata per manipolare opinione pubblica

    Le autorità russe ricorrono alla designazione di ’agente straniero’ per manipolare l’opinione pubblica nell’ambito della narrativa anti-occidentale e bellicista promossa da Mosca. Lo scrive l’intelligence britannica nell’ultimo rapporto dedicato alla guerra in Ucraina e postato su X dal ministero della Difesa di Londra. Il rapporto cita a conferma “un nuovo sondaggio condotto dal Centro statale russo di ricerca sull’opinione pubblica (VTsIOM)”.

    “Il 26 settembre il VTsIOM ha riportato i risultati di un’inchiesta sull’atteggiamento dei russi nei confronti di persone e organizzazioni registrate come ’agenti stranieri’. Il 61% degli intervistati considera gli ”agenti stranieri” come “traditori” che “diffondono menzogne” sulla Russia”, si legge nel rapporto britannico, dove si ricorda che “la Russia ha ampliato la legislazione sugli agenti stranieri dopo l’invasione dell’Ucraina”.

    Tali misure “restringono significativamente lo spazio informativo all’interno della Russia, rendendo sempre più difficile articolare qualsiasi punto di vista, compreso il dissenso sulla guerra, che si discosti dalla linea ufficiale”, conclude l’intelligence.

    EPA/Johanna Leguerre

  • A Kharkiv si lavora a scuola sotterranea contro raid russi

    A Kharkiv, nell’est dell’Ucraina, verrà costruita la prima scuola completamente sotterranea del Paese con l’obiettivo di difendere gli studenti dai frequenti attacchi russi. Lo ha annunciato il sindaco della città,Ihor Terekhov. Lo riporta il Guardian.

    “Tale rifugio consentirà a migliaia di bambini di Kharkiv di continuare la loro formazione in presenza in sicurezza anche nel pieno della minaccia missilistica”, ha scritto il sindaco su Telegram.

    A Kiev Zelensky incontra Tajani: grazie per solidarietà
  • Maxi operazione contro il Pkk in Turchia, 67 arresti

    Le forze di sicurezza hanno catturato 67 sospetti terroristi durante una maxi operazione antiterrorismo contro il Pkk in tutta la Turchia alla quale hanno preso parte circa 13.400 forze di sicurezza, dopo l’attacco kamikaze di domenica ad Ankara. Lo ha riferito il ministro degli Interni del Paese Ali Yerlikaya, citato da Anadolu.

    Dodici sospetti terroristi sono stati catturati nelle province di Mersin, Van, Sanliurfa, Mardin e Aydin, ha detto Yerlikaya su X. Altri 55 sono stati trattenuti in operazioni in 16 province. Alle 8.30 ora locale sono state effettuate 466 operazioni nelle zone rurali, ha sottolineato.

    Nobel medicina per studi vaccini Covid, Oms: gran giorno
  • Seconda visita di un ministro di Israele in Arabia Saudita

    Nella seconda visita ufficiale di sempre, il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi è atterrato a Riad in Arabia Saudita per partecipare al Congresso straordinario della Unione universale postale. La visita si inserisce nel tentativo in atto da tempo, diretto dagli Usa, di una normalizzazione tra Israele e Arabia Saudita che non hanno tra loro relazioni diplomatiche.

    La visita di Karhi fa seguito a quella - recente - del ministro del Turismo Haim Katz, la prima in assoluto di un rappresentante ufficiale del governo israeliano a Riad.

    Le immagini di Khankendi (Stepanakert), città principale Nagorno-Karabakh
  • Isw, Kiev riconquista posizioni che aveva perso a Robotyne

    Le forze ucraine hanno riconquistato le posizioni perse in un sistema di trincee a sud-ovest di Robotyne, nell’oblast di Zaporizhzhia. A sostenerlo è il think tank statunitense Institute for the study of war (Isw), aggiungendo che le truppe di Kiev “sono avanzate marginalmente nell’area di confine tra gli oblast di Donetsk e Zaporizhzhia nel corso delle continue operazioni di controffensiva” e vicino a Bakhmut.

    “I filmati geolocalizzati pubblicati il 2 ottobre indicano che le forze ucraine sono avanzate marginalmente a nord-ovest di Novomayorske (18 km a sud-est di Veylka Novosilka, nel Donetsk)”. Nel suo ultimo aggiornamento, Isw ha riferito che “sta aggiornando la sua valutazione del 1 ottobre, secondo cui le forze ucraine hanno perso posizioni in un sistema di trincee a sud-ovest di Robotyne (13 km a sud di Orikhiv) a causa dei contrattacchi russi tra il 13 e il 30 settembre.

    I filmati geolocalizzati pubblicati il 2 ottobre e le immagini satellitari indicano che le forze ucraine probabilmente hanno ripreso queste posizioni tra il 12 e il 17 settembre e le mantengono attualmente”.

    Ucraina, Borrell: "L'unica pace possibile e' quella di Zelensky"
  • Kiev, nella notte abbattuti un missile e 29 droni su 31

    Le forze russe hanno attaccato nella notte il territorio dell’Ucraina con 31 droni e un missile da crociera. Lo ha riferito l’Aeronautica di Kiev su Telegram, sottolineando che il missile e 29 Uav sono stati abbattuti. “Nella notte del 3 ottobre 2023, gli invasori russi hanno attaccato con 31 Uav d’attacco Shahed e un missile da crociera Iskander-K. I lanci sono stati effettuati dalla Crimea temporaneamente occupata”, si legge nell’aggiornamento. “In totale, le forze e i mezzi dell’Aeronautica Militare, in collaborazione con la difesa antiaerea delle Forze di Difesa dell’Ucraina, hanno distrutto trenta bersagli aerei: 29 Shahed-131/136; 1 missile da crociera Iskander-K”.

    Trump: "Il procuratore e' corrotto, contro di me una caccia alle streghe"
  • Raid russi nella notte sulla regione di Dnipropetrovsk

    Le forze russe hanno attaccato questa notte la regione ucraina di Dnipropetrovsk, 13 droni e un missile da crociera sono stati abbattuti, ma i raid hanno colpito la città di Pavlograd. Lo ha dichiarato su Telegram il capo del consiglio regionale di Dnepropetrovsk, Nikolai Lukashuk, aggiungendo che colpi di artiglieria hanno provocato danni anche nel distretto di Nikopol.

    “La nostra aeronautica ha abbattuto un missile e 13 droni nemici. Purtroppo si registrano arrivi sul territorio di un’impresa di Pavlograd. Due edifici di produzione sono rimasti danneggiati. A Dnipro sono scoppiati due incendi a causa della caduta di detriti, uno in un’impresa privata, l’altro in un garage”, ha scritto il funzionario. “Di notte, il nemico ha bombardato con l’artiglieria la comunità di Myrivsk nel distretto di Nikopol. Di conseguenza, 2 case private e una dependance sono state danneggiate”, ha aggiunto, sottolineando che negli attacchi non ci sono stati feriti.

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  • Mosca denuncia, attacco con bombe a grappolo su regione Briansk

    La Russia ha denunciato un attacco ucraino con bombe a grappolo sulla regione di confine di Briansk. In un post su Telegram, il governatore Alexander Bogomaz ha accusato “le Forze armate ucraine di aver sparato munizioni a grappolo contro il villaggio di Klimovo.

    Secondo le informazioni preliminari, non ci sono state vittime. Diversi edifici residenziali sono stati danneggiati”. Il governatore ha poi reso noto che nella notte la difesa aerea russa ha abbattuto un drone ucraino sopra il distretto di Trubchevsky, nella stessa regione, senza registrare vittime o danni.

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  • Abbattuto un drone ucraino su Bryansk

    Un drone ucraino è stato abbattuto stanotte sul distretto di Trubchevsky della regione russa di Bryansk. A dichiararlo il governatore Alexander Bogomaz sul suo canale Telegram, secondo quanto riportato dalla Tass. “Un tentativo di attacco terroristico ucraino con un drone è stato sventato. Un drone ad ala fissa è stato abbattuto dai sistemi di difesa aerea del ministero della Difesa russo sul distretto di Trubchevsky. Non sono stati causati feriti o danni”, ha affermato il governatore.

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  • Pentagono a Congresso, stiamo finendo i fondi per Kiev. Biden: Non possiamo permettere stop ad aiuti

    Non possiamo in nessun caso permettere che il sostegno dell’America all’Ucraina venga interrotto. Sono in gioco troppe vite, troppi bambini, troppe persone”. Lo ha ribadito il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, durante una riunione del suo gabinetto, dopo che sabato, per evitare lo shutdown, sono stati approvati nuovi fondi di bilancio fino al 17 novembre, ma senza quelli destinati a Kiev.

    Tra l’altro, il Pentagono ha avvertito il Congresso dell’esaurimento dei fondi per sostituire le armi che gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina, affermando che la Difesa è già stata costretta a rallentare le forniture di mezzi ad alcuni reparti. Nella lettera inviata dal sottosegretario alla Difesa Michael McCord ai leader di Camera e Senato, si afferma che sono rimasti a disposizione solamente 1,6 miliardi di dollari dei 25,9 miliardi che il Congresso ha messo a disposizione del Pentagono per ripristinare le scorte di armamenti e materiali inviati all’Ucraina.

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  • Putin verso la candidatura per elezioni russe del 2024

    Putin potrebbe accennare alla sua candidatura come presidente alle elezioni del 2024 al forum che si terrà a novembre. È quanto riportato da Kommersant che ha citato fonti non identificate.

    Nobel medicina per studi vaccini Covid, Oms: gran giorno
  • Giappone: registrato il terzo settembre più caldo in 125 anni

    Il Giappone ha registrato il suo settembre più caldo da quando sono iniziate le rilevazioni delle temperature 125 anni fa, ha detto l’agenzia meteorologica, in un anno che dovrebbe essere il più caldo della storia umana.

    La temperatura media del torrido settembre, come riportano i media locali, è stata di 2,66 gradi Celsius (36,78 gradi Fahrenheit) più alta del solito, ha detto lunedì l’Agenzia meteorologica giapponese. Si tratta “del dato più alto dall’inizio delle statistiche nel 1898”, ha affermato l’Agenzia meteorologica giapponese in una nota.

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  • Nobel pace Matviychuk, Putin va fermato con ingresso Kiev nella Nato

    “La resa non sarebbe pace, ma occupazione. Bisogna fermare Vladimir Putin o l’intero sistema di sicurezza euro-atlantico sarà a rischio”. Lo dice in una intervista a Repubblica la dirigente della Ong Premio Nobel per la Pace Oleksandra Matviychuk.

    Per l’Ucraina, “non è una questione di ’rischi’ Questa non è una guerra tra due Paesi, ma una guerra tra due sistemi: autoritarismo e democrazia. Se l’ordine giuridico internazionale non verrà ripristinato nel prossimo futuro, avrà conseguenze negative a lungo termine per lo sviluppo del mondo. I governi investiranno denaro non nell’istruzione, nella scienza, nella sanità, nella protezione sociale e nella risoluzione delle sfide globali come il cambiamento climatico, o la disuguaglianza sociale, ma nelle armi, comprese quelle nucleari”.

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  • Terremoti: scossa magnitudo 5.8 in Papua Nuova Guinea

    Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8 è stata registrata poco prima delle 4, ora italiana, in Papua Nuova Guinea. L’epicentro è stato localizzato a 130 km di profondità al largo dell’Oceano Pacifico, nell’area di Bougainville. Il terremoto è stato localizzato dalla Sala sismica Ingv, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, di Roma.

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