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Quando l’arbitro è donna: a Qatar 2022 storica prima volta per la francese Frappart

Stephanie Frappart dirigerà oggi Germania-Costarica, prima donna ad arbitrare al Mondiale. Sarà assistita da altre due donne, la brasiliana Neuza Back e la messicana Karen Diaz Medina, mentre il quarto ufficiale sarà l'honduregno Said Martinez

di Dario Ricci

Qatar 2022, cammelli protagonisti dei Mondiali

3' di lettura

Sarà pure il mondiale dei diritti violati, ma sta per regalarci una prima volta assoluta nella storia del calcio proprio ampliando e approfondendo il valore globale del football, oltre ogni barriera di genere e identità; magari frutto, questa prima assoluta, della scaltrezza politica della Fifa, che espone il suo emblema più bello proprio sui campi da gioco qatarioti; magari invece pure e semplice conseguenza logica di un talento – quello per fischietto e cartellini – che ha pochi uguali anche in campo maschile. Insomma, le giuste percentuali del cocktail appena descritto individuatele pure a vostro piacimento: fatto sta che Stephanie Frappart dirigerà oggi Germania-Costarica, prima donna ad arbitrare al Mondiale, per di più in una sfida decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale. Frappart sarà assistita da altre due donne, la brasiliana Neuza Back e la messicana Karen Diaz Medina, mentre il quarto ufficiale sarà l'honduregno Said Martinez.

Primo Mondiale

Novantadue anni, 22 edizioni. Tanto c’è voluto per vedere una donna fischiare a un campionato del mondo. Di più. Proprio il mondiale più discusso (e discutibile) di fischietti al femminile ne riunisce ben tre (su 36 convocati): oltre alla Frappart, infatti, ecco la ruandese Salima Mukansanga (prima arbitra in Coppa d’Africa) e la giapponese Yoshimi Yamashita (prima a dirigere gare della Champions d’Asia). A completare la squadra, poi, anche tre guardalinee: la brasiliana Neuza Back, la messicana Karen Diaz Medina e la statunitense Kathryn Nesbitt. Un team tanto ampio e assortito che davvero la scelta del responsabile degli ufficiali di gara Fifa, Pierluigi Collina (a suo tempo – val la pena ricordarlo – un fuoriclasse dell’arbitraggio, che diresse anche la finale mondiale del 2002 vinta dal Brasile di Ronaldo il Fenomeno sulla Germania) non può essere considerata casuale, col chiaro intento di voler lanciare un messaggio universale ed esplicito a un mondo sin dalle origini arroccato nel suo conservatorismo maschilista.

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Talento naturale

Certo poi che quando ti capita di avere a disposizione un talento naturale come quello di Stephanie Frappart, tutte le scelte diventano più facili. Trentottenne della Val-d’Oise, a Nord di Parigi, ha giocato a calcio prima di scegliere, appena 18enne, l’arbitraggio (che già aveva cominciato a praticare fin dai 13 anni). Da lì in avanti, l’ascesa è stata prepotente e inarrestabile: prima donna a dirigere una partita internazionale (la Supercoppa tra Liverpool e Chelsea il 14 agosto 2019); prima fischiare in Champions League (nel 3 a 0 della Juventus contro la Dinamo Kiev, il 2 dicembre 2022 a Torino); prima, nel marzo 2021, ad arbitrare una gara valida per le qualificazioni alla Coppa del Mondo (Paesi Bassi-Lettonia), fino allo scorso maggio quando – manco a dirlo, prima donna nella storia – ha arbitrato la finale della Coppa di Francia. Insomma una predestinata e al tempo stesso un esempio cui da oggi potranno ispirarsi molte bambine nel mondo ,che come lei si immagineranno con un fischietto in una mano e i cartelli giallo e rosso nell’altra, pronte a arbitrare sul più prestigioso palcoscenico del football globale.

Esempi

E a proposito di esempi, Frappart è solo l’ultimo anello di una catena che ha avuto diverse ‘pioniere’ di alto livello, che hanno preparato il terreno all’ufficiale di gara transalpina (senza dimenticare che in altre realtà, come il basket Nba, le arbitre sono ormai consuetudine da diverse stagioni). In ambito calcistico, di certo la più nota è Bibiana Steinhaus, 43enne tedesca da poco ritiratasi (nella vita fuori dal campo è agente di polizia nella Bassa Sassonia), che tra il 2017 e il 2020 ha arbitrato (anche) nella Bundesliga maschile, chiudendo la carriera dirigendo la Supercoppa tedesca tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund. E in Italia? Punto di riferimento è Maria Sole Ferrieri Caputi, livornese classe 1990: anche per lei, dopo l’inevitabile gavetta, quest’anno è arrivato l’esordio in serie A maschile, il 2 ottobre scorso, nella gara tra Sassuolo e Salernitana vinta per 5 a 0 dagli emiliani. Partite e fischi a loro modo storici, cui oggi forse penserà Stephanie Frappart, fischiando il calcio d’inizio della sfida tra tedeschi e costaricensi. 

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